Da anni la comunità scientifica ha riconosciuto l’attività umana come principale causa del cambiamento climatico. L’industria turistica, specialmente quella di massa, è parte integrante del sistema che produce emissioni di CO2. Ecco come il turismo contribuisce al riscaldamento globale.

È ormai assodato che il nostro Pianeta stia attraversando un periodo di surriscaldamento eccessivo, ed è colpa dello smodato utilizzo che facciamo delle risorse naturali. Sappiamo che questo trend, se non contrastato, potrebbe portare a danni permanenti su scala mondiale per la biodiversità e gli ecosistemi, fino all’estinzione della nostra specie.

L’impronta Ecologia del Turismo

carboon footprint tourism
foto via Canva

Il turismo in tutti i suoi aspetti produce l’8% circa delle emissioni di CO2 a livello globale. E l’impatto ambientale dell’industria turistica è in aumento costante. Secondo uno studio pubblicato su Nature Climate Change nel 2018 infatti, le emissioni prodotte dal settore turistico sono destinate ad aumentare del 4% ogni anno. Questo dato è a dir poco allarmante e ci avvisa di quanto sia importante trovare una soluzione alternativa al turismo a cui siamo abituati.

Attività e settori del turismo che contribuiscono al riscaldamento globlale
Attività e settori del turismo che contribuiscono al riscaldamento globlale. Fonte: Nature Climate Change via SustainableTravel.org

Per capire in che ambiti sia necessario trovare alternative sostenibili, cerchiamo di analizzare quali sono i settori del turismo che maggiormente contribuiscono al riscaldamento globale.

1. Trasporti: quasi la metà delle emissioni di CO2 viene prodotta durante i viaggi

automobili, principale causa di emissioni di CO2
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L’elemento che costituisce la percentuale nettamente più alta di emissioni nell’ambito del turismo sono i trasporti. Circa il 49% delle emissioni di CO2 totali infatti, viene prodotto durante gli spostamenti. I mezzi che inquinano di più sono gli aerei, seguiti da automobili e moto. Quelli con meno impatto invece sono autobus turistici, treni e traghetti.

Vista la crescita economica che molti paesi meno ricchi stanno attraversando, sempre più persone nel mondo possono permettersi di viaggiare. Tra le tante conseguenze positive, come una maggiore interculturalità e i proventi che i turisti generano, si annida il pericolo delle emissioni di CO2.

Emissioni di CO2 dei vari mezzi di trasporto ed impatto del turismo sul riscaldamento globale
I trasporti rappresentano il principale settore del turismo in quanto a responsabilità sul riscaldamento globale. Nel grafico: emissioni di CO2 dei vari mezzi di trasporto, calcolate in base ai fattori di conversione del Regno Unito del 2020, via SustainableTravel.org

Per fare sì di diminuire le emissioni derivanti dagli spostamenti, sono attuabili diversi accorgimenti dai turisti stessi. La consapevolezza di quanto un mezzo sia inquinante rispetto agli altri, ad esempio, può far optare per uno con impatto più contenuto, così da non dover rinunciare al viaggio. Anche la scelta di una meta più vicina può ridurre notevolmente l’impatto ambientale di una vacanza.

2. Strutture Ricettive: le emissioni dirette ed indirette degli edifici turistici

cantiere hotel
foto via canva

Fra gli altri settori turistici con percentuali significative di emissioni, troviamo i processi di costruzione e gli impatti delle strutture ricettive. In questo caso possiamo individuare tra i consumi più significativi quelli conseguenti all’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili, e quelli causati dal trasporto e dalla manifattura dei materiali da costruzione. Certamente i grandi resort e delle strutture con maggiori servizi tendono a consumare di più. D’altra parte le strutture più piccole, o addirittura casalinghe, hanno meno fabbisogno energetico e producono quindi meno emissioni.

consumi di energia degli hotel
Il consumo di energia degli hotel e degli altri edifici del turismo contribuisce in modo importante al riscaldamento globale. Nel grafico è riportato il consumo di energia negli hotel delle Barbados. Fonte: Caribbean Hotel Energy Efficiency Action Program (2012) via SustainableTravel.org

Il servizio che consuma maggiore energia è sicuramente l’aria condizionata, seguita da consumi di elettricità generici, i servizi della cucina e l’illuminazione. Ma la vera discriminante tra alto e basso impatto ambientale di una struttura sta nel tipo di fonti energetiche che essa adotta. Le fonti rinnovabili, come il fotovoltaico o l’energia solare, permettono una maggiore autosufficienza ed efficienza dell’immobile, oltre che limitare di molto le emissioni di CO2.

parete verde
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Le costruzioni generate dal turismo hanno anche dei consumi indiretti. Nuove strutture, parcheggi e strade, tolgono la possibilità alla superficie di terreno occupata di essere ricoperta da alberi e vegetali, impedendole così di assorbire CO2. Anche qui, delle pratiche di edilizia emergenti, come la bioarchitettura, sono orientate alla salvaguardia dell’ambiente e all’integrazione di strutture non nocive nel paesaggio naturale.

3. Cibo: la contraddizione più grande

Cibo sprecato
Fonte: Wikimedia

Sebbene un quarto delle emissioni di gas serra a livello mondiale sia causato dalla produzione di cibo, un terzo di questo viene sprecato. Ebbene sì, gran parte della produzione di CO2 dell’industria alimentare avviene per cibi che non vengono consumati.

cibo e sprechi nel turismo
Lo spreco di cibo contribuisce in modo importante al riscaldamento globale. Nel grafico, gli sprechi di cibo negli hotel della Gran Bretagna. Fonte: Waste & Resources Action Programme, via SustainableTravel.org

La soluzione a questo problema non è né semplice, né univoca, ma una delle sue componenti è sicuramente l’ottimizzazione delle risorse alimentari. Ogni consumatore può cercare soluzioni per comprare e, quindi, sprecare meno cibo. Inoltre, visto che anche l’importazione e l’esportazione di cibi causano emissioni di gas serra, consumare prodotti di stagione e a km zero è un ottimo modo per aiutare l’ambiente, anche quando si è in vacanza!

Una direzione consapevole

tursita immersa nella natura
Fonte: Pixino

Tutte queste problematiche sono spesso poco conosciute da chi viaggia e dagli stessi albergatori. Per questo è importante promuovere opportunità di turismo ecosostenibile e pratiche di viaggio che rispettino l’ambiente. La consapevolezza dei problemi ecologici e delle loro cause, è importante per generare nelle persone un desiderio di miglioramento a 360° delle proprie esperienze di vacanza.

Non serve rinunciare al viaggio se lo si può ottimizzare e rendere sostenibile. Se non lo hai ancora fatto, è arrivato il momento di cambiare strada e di prendere un direzione più consapevole, una direzione che porta verso il turismo sostenibile!


Autore: Davide Fava

Nato e cresciuto nella zona rurale tra Mantova e Brescia, ho svolto la mia carriera universitaria a Trento. Amo profondamente le lingue, i dialetti e tutte le particolarità che ogni area linguistica presenta. Fin da piccolo ho fatto parte del gruppo scout del mio paese, cosa che mi ha fatto sviluppare un grande rispetto per la natura e da qui l'interesse per i temi di tutela ambientale.
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