Il trasporto aereo è la fonte di emissioni di gas serra in più rapida crescita ed è già responsabile del 3% delle emissioni totali di gas serra. Il sito ecopassenger.org dà in pochi click una buona idea di quanto viaggiare in aereo inquini e quanta CO2 si possa risparmiare preferendo a un volo il treno.

viaggiare in aereo non è sostenibile
Dati sul viaggio Milano-Parigi. Via ecopassenger.org

Insomma, è chiaro che viaggiare in aereo non è sostenibile e se rimane sempre vero che ognuno di noi può e deve fare scelte più rispettose dell’ambiente contribuendo a rendere il mondo più pulito, è anche vero che è arrivato il momento di agire con delle soluzioni politiche che migliorino l’intero settore dei trasporti.

Negli ultimi anni le persone che viaggiano sono aumentante esponenzialmente e sono sempre di più quelle che usano l’aereo, anche per le proposte delle compagnie low cost che permettono di raggiungere nuove destinazioni con piccole somme.

Come si può combattere questa tendenza? Dando alle persone delle alternative, che siano abbastanza comode e convenienti. In Europa c’è chi ha già fatto qualche proposta: alcuni deputati francesi hanno proposto di sopprimere tutti i voli delle tratte aeree coperte da treni veloci e che non comportano un risparmio di tempo superiore a due ore e mezza, il Belgio ha proposto di tassare i biglietti aerei per disincentivarne l’utilizzo e a livello europeo si discute ormai da tempo di riformare la tassazione sul carburante dei velivoli. Ogni scelta ha ovviamente delle conseguenze, ma è importante agire al più presto.

Viaggiare in aereo non è sostenibile

Viaggiare in aereo o in treno in Italia e in Europa

Sopprimere alcune tratte, disincentivare l’uso dell’aereo: in ogni caso sembra che i treni ad alta velocità siano il sistema più adatto a sostituire le tratte aeree. Ne è una prova anche l’Italia. Nel 2017, 7 passeggeri su 10 sulla tratta Roma-Milano scelgono il treno (due per l’aereo e uno per la macchina o l’autobus), contro il 36% del 2008.

Un dato che si può spiegare forse anche con una maggiore consapevolezza ambientale, ma soprattutto con la nuova concorrenza sulla rete ad alta velocità rappresentata da Italo e quindi con la conseguente riduzione del prezzo dei biglietti.Ma in Europa la concorrenza spesso non c’è e le compagnie ferroviarie sono monopoliste: forse in Italia non è necessario arrivare a sopprimere delle tratte, ma negli altri paesi è fondamentale trovare una soluzione.

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Per le tratte internazionali, il discorso cambia completamente. A causa della scarsa integrazione dei sistemi ferroviari nazionali, il numero di passeggeri sulle tratte dei paesi membri è in costante aumento. Le policy nazionali possono quindi essere un punto di partenza, ma probabilmente non sono sufficienti ad affrontare la vera fonte della crescita dell’uso dell’aereo. La soluzione sarà lo sviluppo generale del servizio ferroviario a livello europeo?


Autore: Chiara Marras

Sono Chiara, 30 anni, una laurea in tasca e tanti progetti in mente. Credo fortemente nel web come punto di scambio e divulgazione e penso che uno dei temi più urgenti in questo momento sia l'eco-sostenibilità. Perché allora non riscoprire il viaggio come unione con la natura e con la cultura locale?
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