Scopri i benefici dell’oro rosso, ma soprattutto dove trovare delle destinazioni eco-friendly al profumo di zafferano in Italia!

Lo zafferano è una spezia molto utilizzata nel mondo della ristorazione ma anche nella medicina. Questo aroma è raccolto dagli stigmi del fiore Crocus Sativus, che appartiene alla famiglia delle Iridaceae. Le sue origini sono molto antiche e risalgono all’Asia Minore e all’Europa Orientale. Ad oggi viene coltivato anche in Italia come prodotto di eccellenza, soprattutto nelle regioni dell’Umbria, Sardegna e Abruzzo.

zafferano in italia
Foto di Ibrahim Hamroush, via Getty Images da Canva Pro

Viene spesso definito oro rosso, perchè si tratta di un bene molto ricercato e altrettanto costoso. La coltivazione e la raccolta dei pistilli rossi avviene esclusivamente in maniera manuale, solo in autunno e alle prime ore del mattino. Si pensi che per produrre un chilogrammo di zafferano, è necessario raccogliere più di 100.000 fiori!

Proprietà e benefici dello zafferano

Risotto allo zafferano
Foto di Kuvona da Canva Pro

L’uso più comune dello zafferano qui in Italia è sicuramente quello in cucina, dove funge principalmente da colorante e aroma per le pietanze. Uno dei piatti più tipici della tradizione lombarda ma in generale simbolo italiano anche all’estero è il risotto allo zafferano.
In quanto spezia, questa viene adoperata per arricchire e risaltare i sapori dei cibi che accompagna. Tra gli abbinamenti più celebri e gustosi vi sono quelli con i crostacei, i frutti di mare, le salse delicate e le carni in umido.

Ma questo non è l’unico modo in cui possiamo usare lo zafferano.

zafferano in farmacia
Foto di Mykola Lunov, da Canva Pro

Secondo diversi studi, questa spezia ha effetti benefici sull’attività cerebrale. Questo perchè lo zafferano è ricco di principi attivi che producono dopamina, serotonina e noradrenalina, ovvero neurotrasmettitori che sono in grado di migliorare l’umore. Essendo un sedativo, questo si può usare per la produzione di tisane e di infusi volti a calmare l’ansia.

Inoltre, è un prodotto estremamente utile ed efficace all’intestino. Serve a migliorare le funzioni digestive e a migliorare l’equilibrio dell’intestino. Molto tipica è infatti la produzione di liquori digestivi allo zafferano.

E’ interessante l’uso che si fa di questa spezia in India. Qui viene utilizzato per curare malesseri quotidiani, come mal di gola, raffreddore, tosse o febbre. Insomma, un vero e proprio rimedio della nonna!

Itinerari alla scoperta dello zafferano in Italia

zafferano
zafferano, foto via Canva PRO

1. Le strade dello zafferano in Abruzzo

La provincia dell’Aquila è una delle aree in cui avviene la produzione di questa zafferano in Italia. Qui viene raccolto e coltivato lo Zafferano dell’Aquila con denominazione DOP da generazioni. La zona di produzione è molto ampia e comprende ben 13 comuni della provincia dell’Aquila.

Partite dallo splendido capoluogo di regione e lasciatevi ammaliare dallo splendore del Gran Sasso. Da qui, dirigetevi verso sud per addentrarvi nell’altopiano di Navelli. Nella stagione della fioritura, potrete immergervi nella bellezza dei campi violacei dei fiori dello zafferano tutto attorno a voi.

altopiano di Navelli
Foto di ElioTo

Non finisce qui! Durante il percorso dall’Aquila a Navelli, attraverserete le piccole cittadine di San Pio e Camere. Sono luoghi dalla tradizione agricola antica, strade di transumanza nelle quale inizierete ad intravedere i primi pistilli rossi del pregiatissimo zafferano.

La spezia è stata importata in Abruzzo durante il XIII secolo da un monaco di origine di Navelli. Trova in questo altopiano un habitat favorevole, una propensione agli scambi commerciali e un fiorente uso in cucina e nella farmacia ancestrale.

Vi sarà possibile acquistare lo zafferano tutto l’anno nei negozi, in stimmi o in polvere. La peculiarità dello Zafferano dell’Aquila DOP è la sua forte concentrazione di calcare e di potassio, che gli donano un gusto più spinto rispetto alle altre varietà.

2. Itinerario tra l’oro rosso in Sardegna

Nella provincia di Medio Campidano in Sardegna, vi è un’estesa produzione di zafferano. Nello specifico questo si coltiva nei comuni di San Gavino Monreale, Turri e Villanovafranca.

nuraghe su mulinu in sardegna
Foto di crazy82 da Canva Pro

Il tour parte dalla cittadina San Gavino Monreale, dove potrete ammirare l’antico castello e i campi dei fiori di zafferano. Si prosegue verso Villanovafranca, un paesino in cui la tradizione si rivive ogni giorno, grazie al suo centro agricolo di eccezionale rilevanza. Poco lontano potrete visitare dei veri e propri pezzi di storia come Nuraghe Su Mulinu e i resti del castello di Las Plassas. Giungerete infine al Parco Sardegna in Miniatura a Turri, in cui potrete conoscere tutti i processi di produzione di questa spezia miracolosa.

La stagione ideale per visitare queste zone della Sardegna è l’autunno. La Sagra dello Zafferano vi offrirà la possibilità di degustarlo a pieno e di comprendere tutte le sue qualità spiegate da esperti.

La presenza della spezia in Sardegna risale ai Fenici. Da questo momento storico in poi si inizia a coltivarla nell’isola fino ai giorni nostri. Questa presenza storica ha permesso la creazione di piatti tipici a base di zafferano nella cultura in Italia.

Lo Zafferano DOP della Sardegna differisce dagli altri per il suo forte potere colorante e le proprietà aromatizzanti.

3. Alla scoperta dello zafferano in Umbria

L’Umbria è una tra le regioni più pittoresche d’Italia, e anche qui potrete trovare un itinerario alla scoperta di questo prezioso fiore. Più nello specifico dovrete spostarvi nella provincia di Gubbio.

natura a spoleto
Foto di Buffy1982 da Canva Pro

Partite da Città della Pieve per addentrarvi nel consorzio “Il croco di Pietro Perugino – Zafferano di Città della Pieve“. La peculiarità è che in questo consorzio lo zafferano viene venduto unicamente in pistilli in modo da preservarne la sua autenticità. Seguite poi a Cascia, dove potrete visitare la Mostra Mercato dello Zafferano di Cascia.
Recatevi a Spoleto per assaporare i deliziosi maltagliati allo zafferano e ceci, piatto tipico e speciale della cucina umbra che vi lascerà a bocca aperta. L’ultima tappa è la città di Gubbio, dove vi suggeriamo di visitare l’Associazione Zafferano di Gubbio per provare il loro gustosissimo coniglio allo zafferano.

La produzione di zafferano in Umbria risale al 1279, anno in cui si trovano le prime tracce della spezia. All’epoca, veniva adoperato principalmente nella tintura di tessuti altamente pregiati, ma nel corso del tempo si è vista la sperimentazione soprattutto nella cucina del luogo.

4 Destinazioni eco-friendly al profumo di zafferano in Italia

campo di zafferano in italia
Foto di Christiane Schwerin da Canva Pro

Dopo tutte queste curiosità sarete certo desiderosi di scoprire e provare in prima persona!

Vi proponiamo quindi diverse strutture ricettive in cui potrete assaggiare lo zafferano, osservare le tecniche di produzione e coltivazione e passeggiare tra i campi fioriti. La parola chiave è sostenibilità: tutte le strutture hanno alla base una filosofia di rispetto per l’ambiente e la limitazione dell’impatto ecologico.

Sant’Egle Eco BIO Resort & Glamping

Sant'Egle Eco BIO Resort & Glamping

Sant’Egle, agriturismo biologico che coltiva zafferano in Toscana, a Grosseto. Un’antica dogana del ‘600 trasformata in un affascinante agriturismo biologico e glamping. Bike resort, centro yoga, bagno di Gong, massaggi, centro floating. Offre esempi virtuosi di risparmio energetico ed originali opere di riciclo creativo.

L’agriturismo coltiva con il metodo biologico biodinamico e sinergico spirulina, zafferano, stevia RebA, frutta, verdura e dal 2015 anche tartufo seguendo il metodo biologico sinergico e biodinamico, certificati bio.

Fattoria Donato

Fattoria Donato, a San Gimignano, propone degustazioni, cene e corsi di cucina con lo zafferano. Sulle bellissime colline di San Gimignano, tra bosco, vigneti e oliveti, in un piccolo borgo medioevale, un accogliente agriturismo biologico immerso nel verde e in posizioni panoramica.

Fattoria Donato

Qui potrete provare a colazione, pranzo e cena tutti i prodotti e i piatti tipicamente Toscani e locali accompagnati dai nostri vini. Producono vini, olio extra vergine, ceci, farro e hanno un meraviglioso orto in cui coltivano erbe e spezie, tra cui lo zafferano.
Quindi se siete alla ricerca di una vacanza culinaria, San Donato è dove potrete realizzarla!

Per saperne di più: https://sandonato.it/esperienze-in-cucina/

Tenuta di Magnì

Tenuta di Magnì

Agriturismo biologico a Ragusa, con tante attività a base di zafferano. La tenuta di Magnì è stata costruita a fine ‘800. Oggi è sede di un incubatore di imprese, al suo interno si svolgono diverse attività dalla falegnameria, all’agricoltura così come attività di onoterapia con gli asini. L’idea è avere uno spazio in cui ogni persona possa esprimere se stesso, in ogni forma d’arte.

Ospitalità eco chic tra la natura. L’agriturismo propone passeggiate e trekking con gli asini tra i campi di zafferano, partecipazione alla raccolta dello zafferano (nel mese di novembre), pranzi a base di questo fiore.

Tenuta Opuntia

Tenuta Opuntia, tra Etna e Taormina

Tra Etna e Taormina, produce zafferano biologico. Tornare all’essenza per riscoprire il piacere di vivere. A Calatabiano, a 8 km da Taormina, l’agriturismo offre una vista mozzafiato sul mare, ristorate a base di prodotti locali e a km zero, biciclette a noleggio per scoprire il territorio.

Un occhio attento al mondo vegano e vegetariano: con piatti sfiziosi e nutrienti e un occhio di riguardo per gli ospiti che presentano intolleranze al glutine o che sono celiaci: perchè il loro soggiorno non sia penalizzato, ma valorizzato con la scoperta di nuovi piatti. Al centro della loro cucina potrete assaporare lo zafferano biologico prodotto direttamente dalla tenuta.


Autore: Mariateresa Campanale

Ciao, sono Mariateresa e ho 21 anni. Sono una studentessa di Lingue Moderne presso l’Università degli Studi di Trento, ma vengo da Altamura, una città in provincia di Bari. Quando ne ho la chance amo mettere uno zaino in spalla e partire all’esplorazione, di luoghi vicini e lontani. Nel mio tempo libero mi piace lasciarmi trasportare dalla magia dei romanzi ottocenteschi.
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