Si sa, al giorno d’oggi viviamo più velocemente e abbiamo sempre meno tempo per fermarci a guardare il mondo che ci circonda. La rapida urbanizzazione delle città sta causando un progressivo aumento della produzione di rifiuti. Questo mette a dura prova l’ambiente. A tale proposito, il riciclo e la raccolta differenziata svolgono un ruolo fondamentale per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha monitorato la gestione dei rifiuti urbani nei Paesi membri, ed i risultati sono sorprendenti. Partiamo alla scoperta delle buone pratiche di riciclo da diversi paesi del mondo che possono essere adottate a livello locale in modo da modellare delle città rispettose dell’ambiente.
Germania
La Germania si trova al primo posto per la quantità di rifiuti riciclati. Il 68% della popolazione tedesca fa la raccolta differenziata, punto di partenza per il riciclo ed il riutilizzo di un materiale. La nazione ha condotto una campagna per ridurre gli sprechi quotidiani insegnando ai cittadini la differenza tra rifiuti, compost e riciclaggio, e aumentando il prezzo della plastica per ridurne l’utilizzo.
Inoltre, la Germania ha adottato un sistema di riciclaggio delle bottiglie di plastica e vetro (Pfandsystem o vuoto a rendere) che permette ai cittadini di recuperare il deposito che era stato pagato al momento dell’acquisto.
Il “Grüne Punkt” riveste un ruolo importante: è stato fondato nel 1990 e conosciuto dal 90% della popolazione tedesca. Si tratta di un sistema di recupero di imballaggi plastici leggeri, carta e vetro che collega produttori, rivenditori, consumatori ed industrie di riciclaggio agevolando l’economia circolare. Il sistema ha favorito l’aumento della quantità di plastica riciclata dal 3% nel 1991 al 54% oggi.
Corea del Sud
Al secondo posto per la quantità di rifiuti riciclati c’è la Corea del Sud. La rapida urbanizzazione della capitale, Seoul, ha prodotto un’elevata quantità di rifiuti e la nazione ha adottato un programma di riciclaggio tra i più severi a livello globale, principalmente concentrato sulla riduzione dei rifiuti nelle discariche.
Inoltre, investendo nel progetto “Green Growth”, la Corea del Sud ha portato avanti una strategia di crescita ecosostenibile ed è riuscita a raggiungere la soglia del 59% di rifiuti riciclati.
Slovenia e Austria
Slovenia e Austria si trovano al terzo posto per la quantità di rifiuti riciclati, recuperando il 58% della spazzatura prodotta.
La Slovenia ha adottato un programma di riciclaggio rapido ed efficace attraverso centri di raccolta, contenitori stradali e raccolta rifiuti a domicilio.
L’Austria si è concentrata sul raggiungimento degli obiettivi proposti dall’Unione Europea in merito all’economia circolare; infatti, come la Germania, ha adottato un sistema che organizza la raccolta, lo smistamento ed il recupero dei rifiuti di imballaggio (Altstoff Recycling Austria).
In aggiunta, la nazione ha vietato l’utilizzo di prodotti con un tasso di emissione di carbonio organico superiore al 5%, impedendo così che finisca nei campi.
Belgio
Al quarto posto per la quantità di rifiuti riciclati si posiziona il Belgio, con il 55% di materiale riutilizzabile. In Belgio, il sistema di riciclo dei rifiuti è obbligatorio e viene opportunamente controllato. Infatti, il sistema belga è fondato sul principio “chi inquina paga” ed il governo fa pagare i cittadini per la spazzatura prodotta attraverso l’acquisto dei sacchi dell’immondizia. Se gli operatori ecologici notano che i rifiuti non sono stati smistati adeguatamente, attaccano un adesivo rosso sul sacco e lo lasciano davanti alla casa così che tutti i vicini vengono a conoscenza del comportamento scorretto.
Svizzera
In Svizzera ci sono veri e propri “investigatori della spazzatura” il cui compito è quello di rilevare i rifiuti sospetti: ricercano il colpevole e addebitano una sanzione.
Paesi Bassi
I Paesi Bassi sono una nazione molto verde, e ciò si rispecchia anche nella mentalità della popolazione riguardo la protezione dell’ambiente. Ogni casa separa i bidoni della spazzatura con diligenza:
- Nero per i rifiuti residui (non riciclabili)
- Verde per i materiali organici (biodegradabili)
- Blu per la carta
- Arancione per la plastica e le lattine
Tra le buone pratiche di riciclo, la raccolta differenziata è molto diffusa nel mondo perché semplice e facile da apprendere. Nonostante ciò, la gestione inadeguata dei rifiuti è ancora un problema poiché la raccolta differenziata viene considerata sconveniente da una buona parte della popolazione mondiale.
Egitto
In Egitto, gli Zabbaleen (operatori ecologici informali) hanno dato inizio alla tradizione di guadagnarsi da vivere raccogliendo rifiuti a domicilio a partire dal 1940. Gli Zabbaleen sono una comunità di oltre 70 mila persone e raccolgono 2/3 dei rifiuti di El Cairo, riciclandone l’85%.
L’importanza di un’azione collettiva
Queste buone pratiche di riciclo provenienti da diversi paesi del mondo sono d’esempio per capire l’importanza di agire collettivamente per attenuare il cambiamento climatico.
Le strategie di crescita nel rispetto dell’ambiente possono essere adottate sia localmente sia individualmente. A livello locale, le iniziative si basano sull’interazione di autorità, organizzazioni e cittadini per pianificare una transizione ecologica che rifletta le necessità del territorio.
A livello individuale, serve impegno costante per condurre uno stile di vita ecologico e sostenibile.
Immagine di copertina: foto di mali maeder via Pexels