Realtà o fantasia? Se è vero che i musei custodiscono il passato, ciò non significa che non possano anche essere innovativi e guardare al futuro. Scopriamo i 3 musei green più belli del mondo!
Oggi, molti musei stanno seguendo il trend dell’eco-sostenibilità, rinnovandoalcune componenti di antichi edifici, o addirittura incorporando pratiche del tutto eco-friendly in nuove costruzioni. Il Museo Green, è una galleria o esposizione permanente che ingloba uno o più elementi importanti di sostenibilità ambientale. Questo non riguarda solo gli edifici, ma anche i processi di organizzazione e le iniziative educative promosse da ciascun centro culturale.
Infatti, un aspetto molto importante dei musei green è che l’eco-sostenibilità diventa parte integrante della Mission e Vision del museo stesso. Oltre alla salvaguardia e protezione dell’ambiente, uno degli obiettivi principali dei musei ecologici è la promozione di una rinnovata cultura della sostenibilità, di cui diventano portavoce.
Ma quali sono le caratteristiche che deve avere un museo per essere considerato green?
Uno o più di questi accorgimenti possono combinarsi, come ad esempio:
- un’architettura eco-sostenibile o bioarchitettura
- un sistema di energia 100% rinnovabile
- un sistema di riscaldamento a pannelli solari, pompa di calore, geotermico o altro sistema efficiente
- un’illuminazione a led, per minimizzare i consumi di energia
- attuare meccanismi contro ogni spreco, dalla raccolta differenziata, all’eliminazione della plastica e dell’usa e getta
- promozione della mobilità sostenibile: ad esempio sconti sul biglietto di ingresso per chi arriva con i mezzi pubblici o in bicicletta
- innovazioni green: dalle ricariche per le auto elettriche a disposizione degli ospiti, ai biglietti digitali per evitare lo spreco di carta
- iniziative educative focalizzate sulla sostenibilità, sia per i dipendenti del museo che per i visitatori
E altro ancora…
Quali musei potrebbero allora trovarsi sul podio dei musei eco-sostenibili?
Scopriamo i 3 musei green più belli al mondo: dalla Russia, alla Francia, fino agli Stati Uniti. In ciascuno di questi spazi espositivi ecologici troverete una combinazione di tradizione e innovazione, e una sorprendente attenzione all’eco-sostenibilità. Pronti per partire?
1. Hermitage di San Pietroburgo: uno dei musei più belli e green del mondo
Sconosciuto a pochi, e amato da molti, il Museo Statale Hermitage di San Pietroburgo ospita una delle più importanti collezioni d’arte del mondo – racchiusa nel grandioso Edificio che in origine era la residenza degli Zar. Al suo interno si trovano opere di Caravaggio, Cézanne, Gaugin, Monet, Matisse, Picasso, Van Gogh… solo per citarne alcuni.
Se l’Hermitage detiene molti primati, tra cui quello di museo più visitato al mondo, il museo potrebbe ricevere anche la medaglia di bronzo in eco-sostenibilità. Seguendo il trend della sostenibilità ambientale, il complesso architettonico dell’Hermitage ha recentemente ridotto il consumo energetico di circa il 60%. Come? È bastata la semplice conversione del tradizionale sistema di illuminazione con lampadine a risparmio energetico. Ciò lo ha fatto posizionare ad uno dei primi posti tra i musei più eco-sostenibili del mondo, data la grandezza dell’edificio e l’importanza a livello mondiale. Anche un antico palazzo può quindi guardare al futuro, e innovarsi diventando sempre più eco-sostenibile.
Consiglio Green
Se in inverno le temperature possono spaventare, raggiungere il museo a piedi da qualsiasi punto della Prospettiva Nevskij non è poi così difficile. Percorrere la via principale di San Pietroburgo, lunga quasi 5 chilometri, è inoltre il miglior modo per conoscere il centro più vitale della città, affollato a qualsiasi ora del giorno e della notte. Spostarsi a piedi è sicuramente il modo più green di raggiungere il museo: assicurati di indossare le calzature adatte, e non te ne pentirai.
2. Il Museo Quai Branly a Parigi: un museo green in apparenza e in sostanza
A due passi dalla Torre Eiffel, si trova il più esotico dei musei di Parigi, il Museo Quai Branly. Aperto solo nel 2006, questo museo etnologico è dedicato alle culture primitive di Asia, Africa, Oceania e Americhe.
Il museo ha installato un’architettura “green” di nome e di fatto, ergendo un muro vegetale di 800mq: questa sorta di “giardino verticale” è in grado di incrementare notevolmente l’aria verde cittadina, garantendo una minore dispersione termica sia nella stagione invernale che in quella estiva. Come se non bastasse, in questo Museo Green si trovano anche pannelli fotovoltaici e sonde geotermiche per il riscaldamento.
Nato da un progetto di J. Nouvel, la facciata verde che dà sulla Senna rappresenta un mix perfetto tra bellezze architettonica, innovazione e sostenibilità. Si può dire che il museo sia diventato famoso proprio per la sua facciata “green”, che nasconde in realtà un impegno più profondo per la sostenibilità ambientale, che va ben oltre la superficie.
Consiglio Green
Dove dormire eco-friendly nei dintorni del Museo Quai Branly? A pochi passi da quest’attrazione si può alloggiare all’iconico Hotel Gavarni, raffinato angolo di pace nella frenetica realtà parigina. L’hotel è impegnato nello sviluppo sostenibile e nella tutela dell’ambiente, essendo anche il primo hotel di Parigi e dell’Ile de France ad essere onorato dal marchio europeo Ecolabel.
3. Medaglia d’oro per San Francisco: la California Academy of Sciences
La medaglia d’oro tra i Musei Green, la vincerebbe sicuramente la California Academy of Sciences. Questa storica istituzione scientifica situata a San Francisco, combina istruzione, sensibilizzazione alle tematiche ambientali e ricerca scientifica in maniera innovativa, attirando visitatori da tutto il mondo. La California Academy of Sciences è anche uno dei maggiori musei al mondo: composto da ben 11 edifici interni, oggi comprende un acquario, una grande serra che ospita vari tipi di foresta tropicale, un museo di storia naturale e un planetario.
L’iconica location nel Golden Gate Park, rende l’impegno ambientale del museo ancora più visibile. Il suo inconfondibile tetto verde, e “vivo”, è stato progettato da Renzo Piano e completato solo nel 2008, ed è fonte di energia, controlla le acqua reflue, e serve come fonte di nutrimento per i numerosi esemplari di piante che l’Accademia ospita (più di 46 milioni!). Come se non bastasse, la struttura riesce anche a ridurre la necessità di energia, mantenendo all’interno dell’edificio una temperatura costante. Inoltre, l’aria condizionata è stata sostituita con finestre apribili, mentre pannelli solari sono fonte di energia per l’illuminazione. Le strutture metalliche sono anche composte quasi al 90% da materiale riciclato.
Ma l’asso nella manica della California Academy of Sciences è proprio il suo impegno pubblico per l’educazione ambientale e per la promozione della sostenibilità nei confronti dei visitatori.
Consiglio Green
Perché non prendere una bicicletta per esplorare il Golden Gate Park? Pedalare lungo le piste ciclabili e le strade alberate che attraversano l’immenso parco è uno dei modi migliori per rispettare l’ambiente durante il vostro viaggio in California. Ti basterà una mappa per non perderti. Prova anche tu a scappare dalla vita frenetica di città.
I musei Green, tra tradizione e innovazione, sono in grado quindi di custodire non solo il passato, ma anche il futuro. Diffondere i saperi scientifici, l’arte e la cultura deve andare di pari passo con la diffusione di una nuova e globale cultura della sostenibilità.
Se hai visitato uno di questi musei facci sapere cosa ne pensi. Conosci altri musei che potrebbero far parte della classifica de Musei più Green al mondo?
Immagine di copertina via Canva Pro
