A Weissensee, un vero parco giochi nella natura, nel cuore della Carinzia (Austria), si è svolto l’incontro annuale delle Perle Alpine. Le destinazioni virtuose che hanno sposato la filosofia del turismo sostenibile e della mobilità dolce tra le Alpi, si sono incontrate per fare il punto sui numerosi progetti di mobilità sostenibile e guardare al futuro.
Se non ora, quando? Il turismo deve salvare il clima
In seguito alla pandemia sempre più persone e destinazioni turistiche sono sensibili al tema dei cambiamenti climatici e stanno perseguendo la sostenibilità.
Come essere le destinazioni green più innovative e di qualità, e come diventare destinazioni modello per la mobilità sostenibile? Sono le domande che si è posto nell’incontro Perle Alpine Fred Luks, esperto di sostenibilità e trasformazione. Nel suo interevento dal titolo “Se non ora quando? Turismo sostenibile con la mobilità che garantisce la salvaguardia del clima”, ha sottolineato l’urgenza di di rafforzare le scelte eco-sostenibili nelle destinazioni turistiche.
I viaggiatori sono sempre più sensibili al tema della sostenibilità – ha sottolineato Luks – e lo saranno ancora più in futuro. La “generazione Greta” è alle porte.
Insomma, la sostenibilità è un tema cruciale oggi, come lo era la digitalizzazione negli anni novanta.
Il cambiamento è inevitabile e ci sarà comunque: possiamo, come persone o come destinazioni, scegliere di subirlo oppure di plasmarlo in modo attivo.
La mobilità sostenibile è un tema centrale, il fattore chiave per il cambiamento nel turismo. Sempre più persone perseguono la sostenibilità nella vita di tutti i giorni e anche in vancanza.
La CO2 evitata è diventata un riferimento centrale per ragionare, comunicare e diventare attori della transizione economica.
Una nuova strategia per le Perle Alpine
Peter Brandauer, presidente delle Perle Alpine, ha perciò presentato la nuova strategia “5.0” per le destinazioni alpine virtuose che fanno parte del consorzio.
Gli obiettivi sono alzare ancora di più la qualità ecologica ed essere attori del cambiamento nella direzione del rispetto ambientale. Per questo, le destinazioni Alpine Pearls hanno deciso di adottare degli ambiti d’azione aggiuntivi a quello della mobilità dolce, come la cura della biodiversità, la tutela e la protezione dell’ambiente naturale, lo sviluppo dell’economia circolare a scala regionale.
I criteri generali che distinguono da sempre le Perle Alpine rimangono così immutati, ma si aggiungono dei criteri obiettivo. Questa scelta amplia i margini di autonomia di ciascuna perla. Ogni destinazione dovrà infatti realizzare un piano d’azione graduale di miglioramento per differenziarsi ancora di più come destinazione modello nell’ambito della sostenibilità. I percorsi o piani di azione individuali avranno goals misurabili e tempistiche definite.
Il prossimo incontro del consorzio Alpine Pearls sarà al castello di Lubiana, in Slovenia, per la costituzione del GECT, che consentirà di sviluppare nuove cooperazioni e progetti in ambito europeo. Il focus delle destinazioni Perle Alpine sarà infatti ancora più incentrato sulla creazione di sinergie e collaborazioni per perseguire un unico obiettivo comune: quello del turismo sostenibile.
Immagine di copertina: lago di Weissensee, foto di Silvia Ombellini