«[…] l’influenza della cultura spagnola è l’ultima della serie, la prima è quella greca, la seconda e la terza sono saracena e la normanna; il Rinascimento l’ha sfiorata soltanto.
E’ adesso annaffiate queste diverse componenti culturali con il sole abbagliante, con la terra africana, con un mucchio di polvere e con vegetazione bellissima – e avrete la Sicilia».

Karel Capek

La Sicilia ha tanto da offrire e nel Trapanese potete scoprire alcuni lati della sua anima e della sua gloriosa storia. Tra le meravigliose città di Erice e Segesta troverete ad ogni angolo qualcosa da scoprire, siano spiagge, templi, colline rosse o saline.

È difficile descrivervi questo angolo di mondo così incredibile perché le parole non potranno mai fargli giustizia, ma credetemi quando vi dico che questo è un viaggio, anche solo di un weekend, da non perdere assolutamente quest’anno.

Dove dormire green?

Siamo nella Sicilia occidentale, in un lembo di terra racchiuso tra due mari. Qui si trova un posto che è il punto di partenza ideale per visitare tutta la zona. È Case Colomba, un antico baglio ristrutturato, immerso nella campagna Trapanese, e trasformato in un agriturismo biologico ed eco-sostenibile. Potrete dormire nelle grandi camere delle tipiche case contadine del 1800, circondati da un frutteto e un giardino arabo. Troverete a vostra disposizione una bellissima piscina, un solatio, internet, un barbecue, un ampio salone con angolo TV e anche 3 cucine per essere indipendente, senza perdere però il gusto di un’ottima colazione biologica.

Baglio Case Colomba, B&B in Sicilia

La posizione è perfetta: da qui puoi raggiungere in pochissimo tempo tutte le Riserve, i migliori borghi, le città della zona. Noleggiate direttamente nella struttura una bici e partite alla scoperta di questa terra meravigliosa!

Cosa fare in Sicilia, tra Erice e Segesta?

La storia, travagliata, gloriosa e ricchissima, è sempre evidente. Basta passeggiare tra la campagna, le colline rosse di sulla e le colline dorata dal grano per trovare antichi bagli romani, casali di origine araba, castelli feudali normanni e templi elimi e greci che dominano le vallate.
E se siete interessati e volete scoprire di più di questa storia basta raggiungere i numerosi siti archeologici, tra cui vi consigliamo la colonia greca di Selinunte, la colonia fenicia dell’isola di Mothia, le suggestive Cave di Cusa e il tempio dorico ed il magnifico teatro della città Elima di Segesta.

Selinunte
Selinunte

Naturalmente, non potete perdere la cittadina medievale di Erice. L’elemento principale è la pietra e il tempo sembra essersi fermato. C’è un silenzio inusuale, affascinante e passeggiare tra i vicoli di questo borgo in cima al Monte San Giuliano è davvero un’esperienza incredibile. Anche l’artigianato vi stupirà con i suoi coloratissimi tappeti tessuti a mano, le sue ceramiche e il corallo. Dal Castello di Venere, circondato da splendidi giardini, il panorama è incredibile e già potete ammirare le prossime destinazioni: le isole Egadi, le incredibili Saline di Trapani e la città e la costa con le sue incredibili calette e il mare cristallino.

Il castello di Erice

Tra i posti da visitare c’è anche Marsala, da raggiungere magari da Trapani lungo la riserva dello Stagnone dove si incontrano le saline (che al tramonto regalano una vista mozzafiato) e mulini a vento. In città non potete certo perdervi un bicchiere del famoso vino omonimo.

Duomo di Marsala
Duomo di Marsala

Dove tuffarsi?

Tra spiagge finissime, splendide calette e perfino terme libere questo angolo di Sicilia offre agli amanti dell’acqua un’incredibile scelta. Noi vi consigliamo la cittadina balneare di San Vito Lo Capo dove troverete ampie spiagge con un mare azzurro e incontaminato, la spiaggia Guidaloca di Scodello e le grotte di Favignana. Se cercate un po’ di relax potete scegliere tra le famose terme segestane di Castellammare del Golfo e le terme libere in località Ponte Bagni, dove troverai piccole piscine dove l’acqua sulfurea raggiunge anche i 46°.

Una ricetta per gustare i sapori del territorio trapanese

Quando tornerete dal vostro viaggio nella Sicilia Occidentale vi capiterà spesso di sentire la nostalgia dei suoi colori, dei suoi abitanti, del suo mare e dei suoi odori. Ma c’è una ricetta che in qualche modo racchiude tutto questo, l’assaggerete sicuramente durante la vostra vacanza e al momento del ritorno potrete rivivere quelle stesse sensazioni attraverso di essa. È un piatto antico e semplice, è il pesto alla trapanese. Procuratevi un mortaio e gli ingredienti:

4 pomodori maturi
una manciata di mandorle
un bicchiere d’olio extra vergine del trapanese
2 spicchi d’aglio rosso di Nubia
1 mazzetto di basilico
sale grosso

Per prima cosa scottate le mandarlo in acqua bollente per un minuto, spellatele e lasciatele ad asciugare. Sbucciate l’aglio, tagliate grossolanamente e mettetele nel mortaio. Cominciate a roteare il pestello, aggiungendo man mano il basilico, sempre accompagnato dal sale grosso per evitare che annerisca, e l’olio. Quando è tutto amalgamato aggiungete le mandorle e poi il pomodoro sbucciato e spezzettato. Aggiungete infine l’olio e verificate il sale. Il pesto è pronto, il profumo della Sicilia Occidentale inebria la vostra casa.

 

Immagine di copertina: tempio greco di Segesta, foto di Moritz Lino via Flickr