L’Università degli Studi di Venezia ha pubblicato uno studio in cui si sottolinea come Ecobnb sia un modello economico per il turismo sostenibile post-pandemia. Vediamo di cosa si tratta.
Negli ultimi mesi, in seguito alla diffusione della pandemia di Covid-19, sono state avanzate tante proposte per la ripartenza in vista della vita che ci aspetta quando la situazione sarà migliorata. Molte di esse riguardano il turismo sostenibile. È infatti ormai evidente che il turismo di massa non sia più perseguibile e che molto deve essere fatto per rendere i turisti più consapevoli e rispettosi dell’ambiente e delle comunità locali. Secondo uno studio dell’Università di Venezia, Ecobnb è un ottimo modello per la ripartenza del turismo sostenibile post-pandemico.
Lo studio è stato realizzato da Abinanti Sushma, Brivio Elena, Chumacero Arismendis Juan Carlos, Ramos Vallejo Oscar Andrés con il supporto e supervisione del professor Jan Van der Borg.
L’iniziativa è partita dal decalogo stilato dai sindaci di Firenze e Venezia. La ricerca è stata perciò sviluppata in seguito ad una serie di lezioni di economia del turismo avanzato e di incontri mirati sul tema della sharing economy e della creazione di un’offerta turistica alternativa e sostenibile.
Pandemia e turismo sostenibile: necessità di cambiare rotta
La pandemia di Covid-19 ha messo in discussione il modo di fare turismo, in particolare nelle aree particolarmente rinomate e amate dai turisti, come Venezia o Firenze. Negli scorsi anni, infatti, il flusso incontenibile di arrivi ha causato un aumento dell’inquinamento e il deterioramento di questi siti dal valore inestimabile. Spesso e volentieri i turisti non hanno cura dei luoghi di interesse, inquinano e rendono insostenibile la vita quotidiana degli abitanti. Per questo motivo, si è reso sempre più urgente un intervento al fine di regolare l’afflusso di turisti e per preservarne il patrimonio.
Ecobnb: modello economico per il turismo sostenibile
Ecobnb è stato considerato, insieme a Fairbnb, come modello economico sostenibile e possibilità per una ripartenza post pandemica. Il turismo post-pandemico prevede infatti una maggiore consapevolezza da parte dei turisti. Essi sono impegnati in prima persona nella preservazione dei luoghi e nella conservazione di usi e costumi. Si ambisce anche alla scoperta di mete poco conosciute e alla riscoperta di antiche tradizioni. Inoltre, si punta alla valorizzazione di prodotti locali e all’utilizzo di risorse sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Le parti dello studio
Lo studio dell’Università di Venezia si divide in 4 parti fondamentali. Vediamo insieme quali sono.
1. Aspetto antropologico
Nella prima parte della ricerca si analizzano le filosofie aziendali in ottica antropologica e esperienziale. Ciò significa che forte è l’impegno a garantire attività e itinerari in armonia con il territorio e i suoi abitanti, educando i turisti a rispettare tradizioni e comunità locali.
2. Aspetto normativo
La seconda parte, più giuridica, si concentra su una comparazione legislativa. Inoltre sono state analizzate le proposte di alloggi con a cuore l’efficienza energetica e la sostenibilità sotto vari aspetti.
3. Aspetto economico ed esperienziale
La terza parte, più comparativa, ha messo a confronto in termini di prezzi e di tendenza all’uso da parte del viaggiatore di queste forme di alloggio alternative e diverse dall’alberghiero.
4. Aspetto innovativo
Nell’ultima ma non meno importante parte dello studio, si confronta Ecobnb con il modello predominante Airbnb, citando studi di altri autori e sottolineando in particolare i concetti di economia circolare e condivisione.
Turismo sostenibile: uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 ONU
Lo studio dell’Università di Venezia ha messo in luce come e perché conviene transitare alla green economy, utilizzando modelli diversi da Airbnb, simili invece a quelli proposti da Ecobnb e Fairbnb. Il progetto ha perciò evidenziato la necessità nel rendere la sharing economy sempre più sostenibile al fine di raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 ONU.
Il turismo riveste infatti un ruolo importantissimo nell’economia mondiale ed è quindi necessaria una sua revisione al fine di rendere quest’attività così piacevole e importante il più sostenibile possibile.
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