Avete presente la Magna Grecia?
Quel concetto che si studia alle elementari, alle medie e forse in prima superiore? Vi ricorda qualcosa oltre a qualche insegnante polverosa, che diciamoci la verità, avrà avuto la nostra attuale età e con il cavolo che oggi noi ci consideriamo polverosi, o sbaglio?
Nulla?
Male, perché adesso che l’estate si avvicina, qualche nozione in campo Magna Grecia e dove era non ci farebbe male, dato che i nostri simpatici Greci pare sapessero sempre dove “piantare le tende” per costruire colonie.
Non a caso nella lista delle migliori cale e baie in cui fare il bagno, figurano molte zone appartenute alla Magna Grecia.
Vogliamo cominciare?
- Le acque trasparenti davanti alla spiaggia Macarro di Valentina Scognamiglio via Flickr
- La spiaggia Macarro di Valentina Scognamigliio via Flickr
- La spiaggia Macarro di Clarita via Flick
Macarro, la spiaggia di un “uomo felice”
Basilicata
Il nome viene dal greco e significa “uomo felice”, ma guarda un pò!
Ed in effetti la località é talmente bella che nessun uomo che ci metta piede può considerarsi altro che felice.
Qualcuno ha cercato di cambiarle il nome in “Cala’i Don Nicola”, ma potreste trovarvi ad ottenere come risposta, qualora la cercaste con tale nome, un “non saprei” in dialetto locale. Sconsigliato: vi perdereste uno dei posti più selvaggi, remoti e straordinari che l’Italia ancora annovera nel suo patrimonio.
Quindi, preparatevi per le acqua cristalline e la spiaggia nera di Macarro e …buon relax!
- Grotta Byron di Michael Clarke Stuff via Flickr
- La Grotta Byron di Siby via Flickr
- I marosi sulla Grotta Byron di Fa73 via Flickr
“La Grotta di Byron”, il suo pensatoio
Liguria, a metà strada tra Porto Venere e Riomaggiore.
Qualcuno la chiama “Grotta d’Arpaia”, ma tutti la conoscono come la “Grotta di Byron” che soleva recarvisi in barca a riflettere guardando le onde infrangersi sulle rocce. Secondo la leggenda, poi, attraversò questo braccio di mare anche a nuoto per andare a trovare il suo amico Shelley che soggiornava poco distante.
Oggi, invece dei poeti, qui si immergono amanti dell’apnea e delle immersioni per curiosare tra i fondali ed ammirare i pesci. Non siete né l’uno né l’altro?
Nessun problema: anche una gita in barca con tuffo finale nelle acque azzurre e blu sono un ‘alternativa tutt’altro che disprezzabile.
- La Scala dei Turchi di Domenica Prinzivalli via Flickr
- Il bagliore della marna della Scala dei Turchi di Irene Grassi via Flickr
- La Scala dei Turchi ed il mare di Sicilia di Giampaolo Macorig via Flickr
La “scala dei Turchi”, la spiaggia del Commissario Montalbano
Vicino a Porto Empedocle, seguendo le indicazioni per Lido Rossello.
Perché abbia un nome così strano è presto detto: gradinate in marna bianca come il gesso sotto ad un sole accecante e con lo sfondo dell’azzurro immenso del mare Mediterraneo che sa già di Africa.
E gli antichi pirati arabi, qui chiamati generalizzando ”Turchi”, se ne servivano da approdo sia per andare a razziare i villaggi siciliani che per fuggire altrettanto rapidamente dagli abitanti degli stessi.
Un tempo nota per lo più solo ai locali, oggi i gialli e la relativa serie televisiva ispirata alla figura del testardo commisario Salvo Montalbano hanno reso la “Scala dei Turchi” una delle mète più frequentate dell’area.
Le spiagge che circondano la “Scala” e la “Scala” stessa sono oggi prese d’assalto in estate ed é difficile trovare un pò di privacy, ma l’esperienza estetica é unica e irrinunciabile. E poi, una delle spiagge attorno alla “Scala” é composta interamente da ciottoli di quarzo e da frammenti di conchiglie: un ‘ottima occasione per trovare un monile unico per una collana o un braccialetto speciale.
- Calamosche di Eleonora via Flickr
- Calamosche di Frédérique Voisin Demery via Flickr
- Calamosche di Dario Moriella via Flickr
Calamosche, siete già stati ai Caraibi, quest’anno?
Tra Eloro e la riserva di Vicari, seguite le indicazioni per la Spiaggia Calamosche sulla strada che collega Pachino e Noto.
Posteggiate nel parcheggio a pagamento all’inizio della riserva di Vicari e poi iniziate la vostra avventura. Camminate per circa 20 minuti per raggiungere la “Tonnara” e poi via per un tratto più lungo, tra rovi e rosmarino selvatico, fino alla spiaggia.
Ci metterete un ‘ora, e ricordate acqua e cappello, ma il risultato é da lasciarvi senza fiato: acque limpide e cristalline in cui gruppi di pesci gialli e dai colori più incredibili si rincorrono, sabbia bianca e fine e qualche volta lo scirocco.
Se qui vengono a girare i commercials che hanno ambientazioni caraibiche, ci sarà un motivo, no?
- Le Due Sorelle sulla Riviera del Conero di Luigi Masella via Flickr
- Le Due Sorelle e l’acqua cristallina della Riviera del Conero di Castgen via Flickr
- Le Due Sorelle di Fausta Filipponi via Flickr
“Le due sorelle”, la caletta più esclusiva della Riviera del Conero
Tra Numana e Sirolo, Riviera del Conero, Costa Est Italia
Questa stretta striscia di spiaggia al lato del Monte Conero vi stregherà, ma siate saggi: non è un posto per vacanza da famiglia con bimbi al seguito.
E’ il posto per voi se cercate sole, mare, silenzi e siete di quelli che partono con frutta, acqua (tanta!), libri e voglia di staccare.
Ricordatevi: accessibile solo via mare con imbarcazione privata o con corse giornaliere dal porto di Numana.
Volendo potreste anche sfidare la gravità e gli strapiombi e raggiungere la spiaggia dal percorso interno, ma io non mi avventurerei troppo: avventura ok, ma non troppo.
Ah, il nome: guardate il Monte Conero e seguite il suo profilo nel mare. Vedete quelle due rocce che affiorano bianche? Sono le due sorelle.
Sono lì da sempre e lo saranno per sempre: una sicurezza in questo mondo fa piacere ogni tanto.
- Grotticelle di dplastino via Flickr
- Sabbia di Gianfranco Repucci via Flickr
- L’acqua cristallina di Grotticelle di Castgen via Flickr
Capo Vaticano, siete già stati in una delle migliori spiagge italiane?
Capo Vaticano, nei pressi di Vibo Valentia, Calabria, Sud Italia.
Questa meravigliosa spiaggia vicino a Ricadi, nella privincia di Vibo Valentia, é poco conosciuta e frequentata dagli Italiani, tranne i locali, ma i Francesi l’hanno adottata e definita “la terza migliore spiaggia italiana” (“Les Grands Voyageurs”) e per Trip Advisor é una delle 100 spiagge più belle al mondo.
Che cosa rende questa spiaggia così unica e famosa?
Gli Antichi Greci, i soliti noti, la chiamavano “Mantineo”, il luogo dove comunicare con Dio.
La baia é in realtà un susseguirsi senza soluzione di continuità di cale, calette, insenature in cui ognuno può trovare il suo “paradiso privato”.
Una delle spiagge più note é quella di Grotticelle: sabbia come un velo di cipria, luce calda ed avvolgente, mare cristallino e raramente mosso grazie alla protezione offerta dal prospicente Golfo di Messina. Cosa si può desiderare di più?
- La spiaggia di San Nicola di Cippalippainthesky via Flickr
- Il tramonto a San Nicola di Diego Menna via Flickr
- Le insenature di San Nicola di Greenpointofview via Flickr
San Nicola Arcella, avete bimbi? Ecco la vostra spiaggia
Provincia di Cosenza, Calabria, Sud Italia.
Perfetta per le famiglie, la spiaggia di San Nicola non é però solo una spiaggia per le famiglie.
Questa é davvero la vostra destinazione se volete un’esperienza di vacanza a 360°gradi: dal mare alle montagne.
San Nicola é infatti in cima ad una collina verde, attraversata da percorsi, e l’abitato, piccolo e raccolto, é sullo strapiombo che affaccia sul Mediterraneo: suggestivo, no?
- La Torre che separa le due spiagge di Erchie di Misha Yusarov via Flickr
- La spiaggia di Erchie di Antonio Salsano via Flickr
- Erchie di Antonio Salsano via Flickr
La spiaggia di Erchie, Maiori
Tra Amalfi e Salerno, Campania, Sud Italy.
Erchie é un piccolo borgo di circa 120 abitanti a pochi chilometri dalla rinomata Amalfi. Ed é davvero perfetta se avete bimbi piccoli: qui non sono ammessi autoveicoli di nessun tipo e non solo la qualità dell’aria ne trae un bel vantaggio, ma i bimbi sono liberi di correre finalmente senza essere richiamati e tenuti a freno.
E non solo, c’é di più: la spiaggia ha sabbia dorata e con una camminata di pochi passi, attraversando una grotta naturale, eccovi alla “Spiaggia degli innamorati”.
Ed il nome Erchie?
Beh, ancora lo zampino dei Greci: qui c’era un antico tempio dedicato a Ercole.
- Santa Maria di Leuca di TheReflexMan via Flickr
- Santa Maria di Leuca di Paul Britton via Flickr
- Santa Maria di Leuca di Patrick Nouhailler via Flickr
Santa Maria di Leuca, scogliere ed anfratti nel punto più orientale dell’Italia
Costa Est della Puglia, Sud Italia.
Ed ecco di nuovo i nostri affezionati Greci: il nome deriva da Leucosya, una stupenda sirena che incantava, con il canto, i marinai che solcavano questi mari.
Ed il plurale non é per nulla casuale: qui si incontrano l’Adriatico e lo Ionio, qui in un secondo vi immergete in due mari: vuoi mettere?
- Is Arutas: diverse sfumature di blu di Piermario via Flickr
- Is Arutas: la spiaggia di quarzo bianco di Daniele via Flickr
- Is Arutas di Antonio Trogu via Flickr
Is Arutas, deserta e preziosa
Sud Sardegna.
Da Oristano prendere la strada per Cuglieri e seguire le indicazioni per Tharros.
Lontana dal clamore e dal jet set della Costa Smeralda, ecco la penisola del Sinis e la sua area protetta. Se volete incontrare molti più animali che umani, salvo qualche surfista, ecco il vostro posto.
Oltre al windsurf, la spiaggia é l’ideale per le immersioni, c’é un bar e se siete dei tipi da camper, qui c’è posto.
Ma soprattutto qua c’è una spiaggia incredibile: minuscoli frammenti di quarzo bianco, dai colori cangianti che rispecchiano i colori incredibili del mare che vanno dal rosa, al verde al blu: attenzione, questa é un ‘area protetta, non contro di voi, ma per voi. Contribuite a proteggerla.