Tra miniere e antiche città puniche, la storica regione del Sulcis Iglesiente è un luogo magico e sorprendente. Partiamo insieme alla scoperta del profondo sudovest della Sardegna, pronti a farci sorprendere da paesaggi, persone e tradizioni. Questa zona ancora poco nota dell’isola ha infatti tanto da offrire ai viaggiatori in cerca di autenticità e bellezze naturali.

Sulcis Iglesiente
Foto via Canva Pro

Il Sulcis Iglesiente è abitato da più di 5000 anni. Furono infatti i Fenici e i Cartaginesi a scoprire per primi quei ricchi depositi minerari che hanno profondamente segnato la storia di questo territorio, lasciandoci anche incredibili testimonianze oggi custodite in imperdibili siti archeologici.
Il nome della regione deriva dalla città di Iglesias, suo capoluogo e principale città, e dall’antica città di Sulki, oggi Sant’Antioco. Ed è proprio nell’omonima isola che troviamo il nostro punto di appoggio per questo viaggio alla scoperta del territorio sardo.

Gaulos Country, un soggiorno eco-friendly nel Sulcis Iglesiente

Nella campagna antiochense e a pochi passi dal mare cristallino dell’isola, si trova la struttura che abbiamo scelto per il nostro soggiorno. Gaulos Country mette a disposizione degli ospiti due appartamenti di 55mq ciascuno, all’interno di una tenuta di 13000mq con ulivi secolari e ginepri. Gli appartamenti, con elettricità proveniente da fonti rinnovabili, dispongono di tutto il necessario per il nostro soggiorno, compresi amache e barbecue all’esterno.

Le miniere del Sulcis Iglesiente

Miniere del Sulcis
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Oggi rappresentano un inestimabile patrimonio storico, industriale e architettonico, un tempo erano invece simbolo della forza economica. Le numerosissime miniere, inserite nella natura più selvaggia, hanno profondamente segnato questo territorio (e non solo). Oggi tra itinerari e visite guidate è possibile ripercorrere la storia, in cui boom economico e approvvigionamento energetico si intrecciano con nuove città, guerre, proteste e i primi veri e proprie scioperi.

Mare e natura incontaminata

Pan di Zucchero, Sardegna
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Visitando le miniere ormai dimesse potrai non solo scoprire la storia del Sulcis Iglesiente, ma anche ammirare la sua natura selvaggia. Come non citare, ad esempio, lo scoglio di Pan di Zucchero, un monumento naturale che si erge nel mare di Masua, davanti alla laveria della Miniera di Nebida. Ma tutto il territorio è caratterizzato da paesaggi incontaminati che meritano di essere vissuti lentamente.

Cala Domestica, tra le spiagge più belle del Sulcis Iglesiente
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Dalla spiaggia di Cala Domestica a Porto Pino, dalle Grotte di Is Zuddas alle dune di Piscinas, ti innamorerai di questi scorci e dei profumi di sale e macchia mediterranea che li caratterizzano.

Sant’Antioco e San Pietro: le due isole

Isola di Sant'Antioco
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Il Sulcis Iglesiente ha anche il suo arcipelago. Le due isole maggiori, collegate tra loro da un comodo traghetto, meritano sicuramente una visita. L‘Isola di Sant’Antioco, collegata alla Sardegna da un ponte, è la destinazione perfetta per chi cerca mare, natura e storia. Nei due centri di Sant’Antioco e Calasetta non mancano infatti siti archeologici e innumerevoli reperti di età neolitica, punica e romana. Sono inoltre presenti i resti di ben 43 nuraghi.

Isola di San Pietro
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L’Isola di San Pietro invece è un piccolo angolo di Liguria della Sardegna. Carloforte, unico centro abitato, ti accoglie con i colori pastello della sue case, con le saline, il porticciolo e numerose spiagge e cale incontaminate.

Cosa mangiare nel Sulcis Iglesiente

Cosa mangiare nel Sulcis Iglesiente
Foto via Canva Pro

Un giro in barca, un tuffo nelle acque cristalline, una passeggiata in un parco minerario e visite a musei archeologici e templi cartaginesi fanno venire appetito. E allora non resta che assaggiare il carciofo locale, il miele, le specialità di tonno preparate a Carloforte, il pecorino e tutti gli altri piatti del territorio, sempre accompagnati da un buon bicchiere di Carignano DOC del Sulcis o di Vermentino.