Si chiama Simbiosi la prima rivista dedicata agli alberi, alle foreste e a chi le abita, che promuove un nuovo rapporto tra uomo e natura
Gli alberi e le foreste sono così centrali nella lotta ai cambiamenti climatici, che l’attenzione di governi, aziende e associazioni si sta concentrando su di loro, e fortunatamente stanno crescendo i progetti di piantumazione. A questi esseri viventi sono stati dedicati numerosi libri, e ora persino una rivista. È infatti uscito il primo numero di Simbiosi, la prima rivista italiana dedicata interamente agli alberi, alle foreste e a chi le abita, il cui obiettivo è dare vita a nuove foreste e migliorare il nostro rapporto con la natura. Vediamo come…
Come nasce la rivista Simbiosi
Simbiosi, è la rivista edita da Pietro Comeri, che racconta un rapporto nuovo e più sostenibile tra uomo e natura. Il progetto prende avvio da una sua domanda semplice: come garantire un futuro migliore ai nostri figli? La prima risposta di Pietro era appunto piantare alberi.
Ma, in seguito, Pietro si è accorto che questo non era abbastanza. Vedeva crescere boschi urbani in file ordinate di pioppi, la cui funzione primaria era catturare la CO2. Approfondendo e confrontandosi con numerosi esperti di biologia e habitat si è reso conto che si doveva fare molto più.
Gli alberi, privi del loro ecosistema, sono qualcosa di innaturale. Un bosco, infatti, è molto di più dell’insieme di alberi che lo compongono, è una simbiosi perfetta di vegetali e animali, un luogo ricco di biodiversità. Per questo, il progetto di piantumazione si è evoluto in “Nuove Antiche Foreste” e nella rivista Simbiosi.
Nuove Antiche Foreste
Un tempo, migliaia di anni fa, l’intera pianura padana era ricoperta da boschi, con stagni, paludi, e una biodiversità inimmaginabile. Oggi è una delle zone del pianeta terra più colpite dall’inquinamento dell’aria, che causa ogni anno migliaia di vittime.
Per questo, il progetto “Nuove Antiche Foreste” vuole partire proprio dalla Pianura Padana per piantare nuovi alberi e creare vere foreste.
Il progetto, portato avanti dall’associazione Città di Smeraldo Aps di Modena, prevede queste quattro fasi, e circa 15 anni per essere realizzato:
- rewilding: il terreno antropizzato torna ad essere selvatico in modo naturale, evolvendo verso un prato stabile;
- piantumazione: dopo circa un anno di rewilding, si iniziano a piantare arbusti e alberi d’alto fusto, che per circa due anni crescono e prendono possesso sei propri spazi;
- bosco: gli alberi ad alto fusto cominciano ad emergere formando nuovi boschi, per questa fase servono altri due anni;
- bosco maturo: la foresta si trasforma in un ecosistema complesso, ricco di biodiversità. Per questa fase servono dagli otto ai dodici anni.
Chiunque ha un terreno a disposizione può partecipare al progetto e contattare l’associazione info@cittadismeraldo.it
Perché sono importanti gli alberi?
La rivista Simbiosi ci ricorda in ogni pagina, quanto gli alberi sono importanti per la nostra vita, e come possiamo salvare il Pianeta piantando alberi.
Sembra scontato, ma gli alberi sono essenziali per:
- Fornire ossigeno fondamentale alla nostra esistenza
- Combattere il riscaldamento climatico assorbendo l’anidride carbonica
- Pulire l’aria
- Migliorare la termoregolazione dell’ambiente e il clima
- Conservare l’acqua e prevenire l’inquinamento idrico
- Grantire la biodiversità
- Favorire il nostro benessere
A quali domande risponde la rivista Simbiosi?
Le due domande fondamentali a cui vuole rispondere la rivista Simbiosi sono:
- Come possiamo ritrovare un equilibrio con la natura?
- Cosa possiamo contribuire praticamente?
Attraverso numerosi articoli, che spaziano dalla biodiveristà, all’ecosofia, dalla botanica, alla zoologia, dalla fotografia naturalistica alle ricette selvatiche, potrete scoprire tante cose che non sapevate sulle piante.
Solamente dopo aver letto il primo numero – dichiara Pietro Comeri – avremo una prospettiva diversa degli alberi, anche nel guardare semplicemnte un uccello bagnarsi in una pozza d’acqua, oppure quando sentiremo il grillo frinire o quando vedremmo cadere cullato dal vento un seme vecchio di patriarca. Infatti vedremo questi piccoli quadri come un qualcosa di meraviglioso, che é parte integrante di quel tutto di cui noi siamo parte. E allo stesso tempo potremmo capire che é l’Uomo che ha biosogno della Natura e non viceversa.
In conclusione: prima capiremo l’importanza degli alberi, prima smetteremo di distruggere il nostro Pianeta.
Cosa aspettate a sfogliare le pagine di questa bellissima rivista?
Imamgine di copertina: Niko photos