Oggi raggiungiamo la bella Turchia, paese che è ponte naturale tra oriente e occidente e che ha una storia millenaria, dagli Ittiti agli Ottomani. Ci spingiamo sino alla parte sud-ovest del Paese, dove ci aspettano incredibili ed incontaminate spiagge, vivaci cittadine e imponenti monumenti.
Pronti? Partiamo insieme per un viaggio indimenticabile in Turchia, tra località di mare dove d’estate accorrono i turisti, località rurali dove assaporare la natura e l’autenticità, e cibi strabilianti dovunque ti giri. La nostra destinazione è la Valle Kaya e la vicina costa, conosciuta anche come la Riviera Turca.
Per arrivare, la via più comoda è certamente atterrare all’aeroporto di Dalaman, poco distante dai villaggi più caratteristici della zona e dal mare. Le cose da fare, vivere e sperimentare sono tante e non è semplice raccontarlo: passeggiare tra profumi e colori dei mercati, sorprendersi davanti alla vista delle isole di Fethiye, ammirare la città fantasma di Kayaköy, camminare nella natura che nasconde tombe antichissime, tuffarsi nel blu del mare. Questa zona della Turchia saprà sicuramente emozionarti, ma proviamo ad andare con ordine e scopriamo alcune delle cose da non perdere.
I villaggi, l’autentica Turchia
Qui si respira l’essenza della vita locale di queste zone, sono piccoli borghi circondati dalle montagne e dal verde dove la vita procede a ritmi lenti, in un’atmosfera rilassata. Ma a Kaya, a Hisaronu e negli altri centri abitati troverai comunque un gran numero di ristoranti e bar, dove gustare le prelibatezze locali, rilassandoti.
Le spiagge, incontaminato blu
Anche in questo caso le scelte sono tante, e dipende dai gusti personali: chi predilige le spiagge più appartate troverà il paradiso a Gemiler, insieme di baie e calette meravigliose dove si trovano inoltre interessanti reperti archeologici; chi ama più la vita da spiaggia, sceglierà la baia di Fethiye da cui si ammirano anche dodici bellissime isolette. Ma come non nominare la spiaggia di Patara, a sud di Fethiye, con i suoi 18 chilometri di spiaggia e la possibilità di vedere le tartarughe caretta caretta, e naturalmente la spiaggia più fotografata della Turchia, quella di Oludeniz, la Laguna Blu.
Fethiye, tra turismo e siti archeologici
Con i suoi 147 mila abitanti, è la città più grande della zona. Essa sorge nell’antica Telmesso ed è uno dei centri turistici più noti della Turchia. Il mio consiglio è quello di dedicare una giornata o due alla visita della città, ma mai in agosto quando i turisti la affollano. Sebbene lontana dall’autenticità dei villaggi dell’entroterra, la città regala scorci preziosi. Tra i tanti ristoranti e locali, c’è un vivace e meraviglioso mercato settimanale che conserva il suo carattere turco. Oltre le già citate spiagge e isole, Fethiye offre delle testimonianze storiche che meritano sicuramente una visita, dalle tombe di Telmessos scavate nella roccia, il teatro e i resti della fortezza costruita dai Cavalieri di Rodi.
La Via Licia
Uno dei modi più belli per scoprire la zona è camminare lungo questo percorso di trekking, uno dei più conosciuti al mondo. Si tratta di 540 km di percorso, a tratti molto impegnativo, che dal mare passa alla montagna, che rappresenta una porta sul passato. Nel cammino da Oludeniz a Antalya sono infatti tantissime le antichi costruzioni, le tombe scavate nelle rocce, e rovine archeologiche risalenti al periodo del popolo dei Lici.
Dove dormire in questo angolo incontaminato della Turchia
Nel villaggio di Kaya, poco distante da Fethiye e dalla Laguna Blu, è possibile soggiornare in una bellissima struttura eco-sostenibile. The Fig Garden offre ai viaggiatori 2 cottage suggestivi e rustici, circondati da un giardino di alberi da frutto. Sarai accolto da un cesto di prodotti locali e potrai trascorrere giornate di assoluto relax, senza alcuno stress. I cottage, che dispongono di pannelli solari e lampadine a basso consumo, possono essere affittati insieme o separatamente. Entrambi dispongono di bellissime terrazze private con un Barbecue e condividono una piscina.
Foto di copertina di Chris_Parfitt via Flickr