Le sculture di Marco Matalar, artista del legno di fama mondiale, raccontano una storia di rinascita e connessione con la natura. Con i resti degli alberi devastati dalla tempesta Vaia del 2018, Matalar ha creato opere d’arte uniche e suggestive, disseminate tra i boschi e le montagne del Trentino e del Veneto. Ognuna di queste sculture è un omaggio alla natura e un messaggio di speranza, memoria e rigenerazione.
Prepara lo zaino e scopri con noi alcune delle sue opere più affascinanti, tra boschi incantati e panorami mozzafiato!
1. Il Drago Vaia di Lavarone
Un gigante di legno che racconta una storia di resilienza
Tra tutte le sculture, il Drago Vaia Regeneration è senza dubbio la più iconica. Con i suoi 16 metri di lunghezza, 7 metri di altezza e un peso di 6 tonnellate di legno carbonizzato, è la scultura di drago in legno più grande al mondo.
Questa maestosa opera è simbolo di resilienza: la sua versione originale, nota come “Drago Alato di Magrè“, fu distrutta da un incendio nel 2023, ma è risorta nel 2024 dalle sue ceneri, ancora più imponente e affascinante.
Il Sentiero del Drago è un percorso ad anello ideale per le famiglie, che può essere percorso anche in e-bike. D’inverno si trasforma in un magico itinerario per le ciaspole! Si parte dal Parcheggio Palù, seguendo le indicazioni per Magrè Tablat. Dopo aver ammirato il Drago, puoi proseguire il sentiero in discesa verso il lago di Lavarone, dove è possibile godersi una pausa rigenerante.
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2. La Lupa del Lagorai a Vetriolo Terme
La guardiana silenziosa della Valsugana
Realizzata con circa 2.000 pezzi di legno recuperati, la Lupa del Lagorai incarna la forza e l’eleganza di uno degli animali più emblematici dell’ecosistema alpino. Collocata a 1.600 metri d’altezza, offre una vista spettacolare sulla Valsugana e sui laghi di Levico e Caldonazzo.
Il percorso parte da Vetriolo Terme e si snoda lungo strade asfaltate e sentieri sterrati, passando per il panoramico Pian della Casara. Proseguendo, si raggiunge la Cima Panarotta, da cui si gode una vista spettacolare, prima di tornare al punto di partenza.
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3. L’Aquila Vaia di Marcesina
Il rapace che domina la Valsugana
Con i suoi 7 metri di altezza e 5 metri di lunghezza, l’Aquila Vaia è la più grande scultura in legno d’Europa. Situata a Monte Cucco, nella Bassa Valsugana, rappresenta la libertà e la potenza del maestoso rapace alpino.
Il percorso più agevole per raggiungerla parte dal Rifugio Valmaron, attraversa il Rifugio Marcesina e il Rifugio Barricata, e culmina in meno di 5 minuti a piedi dal punto panoramico dove sorge l’opera.
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4. L’Orso del Pradel a Molveno
Un gigante di legno tra le Dolomiti di Brenta
Immersa nel cuore delle Dolomiti di Brenta, la scultura dell’Orso del Pradel celebra il legame tra l’uomo e l’orso bruno, simbolo della fauna alpina. Con i suoi 6 metri di altezza e 8 di lunghezza, è una delle opere più imponenti di Matalar.
Si trova vicino al Rifugio Montanara, raggiungibile con la telecabina La Panoramica e la seggiovia Pradel – Palon di Tovre. Per chi ama il trekking, il sentiero panoramico da Pradel alla Montanara è un’alternativa meravigliosa, con panorami mozzafiato lungo il percorso.
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5. Il Grifone Vaia del Tesino
Unione tra Trentino e Veneto
Simbolo dell’unione tra Trentino e Veneto, il Grifone Vaia è una figura mitologica che fonde l’aquila trentina e il leone alato veneto. Situato ai confini delle due regioni, la scultura domina la conca del Tesino e offre una vista straordinaria su Cima d’Asta.
Per raggiungerla, si può parcheggiare in località Celado, scegliendo tra due punti di partenza: il Ristorante Ai Larici o il Ristorante Al Cacciatore. Per i più avventurosi, il percorso parte da Castel Tesino, dove in Piazza San Giorgio si trovano indicazioni per un sentiero di 3,4 km, percorribile in circa un’ora e mezza.
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6. L’Haflinger di Strembo
L’omaggio al cavallo simbolo della Val Rendena
Celebrando il leggendario cavallo Haflinger, simbolo dell’agricoltura della Val Rendena, il Cavallo Vaia è una delle sculture più imponenti di Matalar. Alta 7 metri e realizzata con il legno di larice, è il cavallo di legno più grande d’Europa.
Questa opera si trova nel Parco Giorgio Ducoli a Strembo, nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta, ed è facilmente raggiungibile a piedi o in bicicletta dalla pista ciclabile della Val Rendena. In alternativa, se parti a piedi o in e-bike da Pinzolo, puoi percorrere il Sentiero della Salute che attraverso il bosco ti permette di arrivare a Caderzone Terme, e da lì, in pochi minuti raggiungere la scultura.
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7. La Custode sull’Isola della Certosa
Dalla montagna al mare, il richiamo della laguna
A Venezia, sull’Isola della Certosa, Matalar ha realizzato “La Custode”, una suggestiva figura femminile alta 3 metri, creata con rami e cortecce di scarto recuperati dalla bonifica dell’isola e corde dei traghetti. Un’opera che invita a riflettere sulla tutela dell’ambiente.
Per visitarla, prendi il vaporetto di linea 4.1 dalla stazione di Venezia Santa Lucia e scendi alla fermata Certosa. Il tragitto dura circa 40 minuti.
Info: google maps
Un viaggio tra arte e natura
I sentieri delle sculture di Vaia non sono solo un itinerario artistico, ma un’esperienza emozionale che celebra la resilienza della natura e il talento di Marco Matalar. Queste opere trasformano i segni della distruzione in simboli di speranza e rinascita, invitandoci a riscoprire il legame profondo tra uomo e ambiente. Pronto a partire per questa avventura tra arte e natura?