Avete mai pensato di andare in un bosco e abbracciare un tronco di un albero?! È un’azione, forse, un po’ strana che però sta iniziando a prendere piede un po’ dappertutto e, quindi, anche qui da noi in Italia. Lo ‘Shirin-Yoku‘ ha origine in Giappone ed è una terapia per l’equilibrio interiore che è nata circa una quarantina di anni orsono.
Lo Shinrin-Yoku ossia il bagno nella foresta!
Quando si entra in un parco o in bosco si viene avvolti come per incanto in un’atmosfera di serenità e tranquillità che raramente è possibile ricreare altrove.
È un senso di pace che pervade anima e corpo e ci ricarica come per magia oppure si ha come l’impressione di essere avvolti in qualcosa di misterioso e si ha come la sensazione che tra gli alberi il tempo si fermi o, quanto meno, rallenti e che tutto torni ad essere davvero a misura d’uomo….
In Giappone viene detta, per l’appunto, Shirin-Yoku che vuol dire bagno nella foresta e si tratta di un semplice abbraccio a un tronco di un albero.
Dove praticare lo Shinrin-Yoku
Questa terapia green può essere praticata ovunque perché sia in città sia in qualsiasi posto di vacanza si può trovare una pianta da stringere a sé. Si tratta di un’esperienza in cui è possibile spogliarsi dallo stress di tutti i giorni per andare alla scoperta di bellezze naturali che, magari, sono anche a due passi da casa e che però per colpa della frenesia quotidiana non abbiamo mai visto per davvero e come si deve.
Quando nasce e per merito di chi lo Shinrin-Yoku?
Lo Shinrin-Yoku nasce, come già detto, in Giappone negli anni Ottanta dello scorso secolo grazie al Ministro (Akiyama Tomohide) dell’Agricoltura, della Foresta e della Pesca.
In Giappone si tratta di un metodo particolare della medicina che è equiparabile quasi alla nostrana aromaterapia.
Lo “Shinrin-Yoku che fa bene a mente e corpo
Secondo degli studi scientifici si sa che passeggiare tra gli alberi fa davvero del bene.
Ma com’è possibile?
È possibile perché la sola presenza delle piante è benefica e rilassante grazie al colore verde delle voglie che infonde un senso di rilassamento, al silenzio, al profumo e alla natura del bosco. Ed è in questo modo che girovagando nella natura si riesce a mettere da parte (almeno per un momento) i brutti pensieri, il senso di frustrazione, lo stress che caratterizzano le nostre vite e tante altre brutture in genere.
E, quindi, da qui al voler abbracciare un albero la strada è davvero molto breve!! O sbaglio??
E, difatti, il legame che ci unisce alle piante è davvero molto ma molto antico.
Le piante sono sulla terra da circa 400 milioni di anni perciò da parecchio prima di noi e producono l’ossigeno che ci dà la possibilità di vivere.
Il ruolo fondamentale delle piante
Gli alberi sono esseri davvero assai importanti sotto tanti punti di vista. Dal punto di vista scientifico le piante hanno il compito di regolare sia il clima sia sono davvero fondamentali per combattere, o almeno provarci, il cambiamento globale così come il riscaldamento globale.
Ma non solo questo.
Infatti le piante sono un collante tra le persone dato che creano comunità e danno una mano a chi soffre di depressione, disagio psichico e ansia come poco altro riesce a fare.
Una particolarità, forse un po’ meno nota ai più, delle piante è quella che stando a recenti studi esse siano in grado di comunicare tra di loro in caso, ad esempio, di pericoli che le possono minacciare.
Come praticare lo Shinrin-Yoku
Per praticare lo Shinrin-Yoku è importante trovare un bosco, un parco o un posto naturale non affollato e che sia in grado, come già detto in precedenza, di trasmettere un senso di pace e tranquillità.
Serve poi camminare nel parco lentamente così da poter immergerci davvero nella sua atmosfera che si compone, tra le altre cose, di profumi e suoni celestiali come il canto degli uccelli.
E questa procedura richiama alla mente il principio su cui si basa la meditazione-camminata Zen che però nel nostro caso è reso più vivo dal forte contatto con il verde che ci sta attorno mentre ci addentriamo passo dopo passo all’interno del parco stesso.
Bisogna poi focalizzarci sul nostro movimento così da poter vivere totalmente questa esperienza.
Guardiamoci in giro, senza fretta, e scegliamo il “nostro” albero.
Una volta trovato quello che preferiamo dobbiamo avvicinarci piano piano per poter entrare in contatto sia mentale sia fisico con lui.
Bisogna essere rispettosi di questo “gigante verde”!
Iniziamo accarezzando la superficie della pianta e fermiamoci ad ascoltare il nostro respiro e i pochi rumori che normalmente si sentono nel parco.
E, quindi, circondiamolo con le braccia oppure se è troppo grande per poterlo abbracciare avviciniamo la schiena così da sentirci vicini all’albero.
È fondamentale prendersi tutto il tempo che ci serve per vivere quest’esperienza senza fretta alcuna.
Focalizziamoci sulla grande e potente energia che certamente ci trasmette la pianta.
Respiriamo a pieni polmoni quest’aria che è piena di sostanze che il parco rilascia ed è la scienza che afferma che quest’aria è in grado di stimolare il nostro sistema immunitario così com’è in grado di stimolare anche le facoltà creative.
Sicuramente quest’esperienza è un vero e proprio toccasana sia per mente sia per il corpo che dovremmo imparare a fare con regolarità!!
Provare per credere!!
Ma siete ancora lì?? Che cosa state aspettando??