Mare, montagna, buon cibo, natura ed esperienze dinamiche. La Liguria offre qualsiasi cosa un viaggiatore possa desiderare. Oggi vogliamo invitarvi ad esplorarla dall’alto con un percorso mozzafiato e antichissimo: l’Alta Via dei Monti Liguri. Da un confine all’altro della regione potrete conoscerne gli angoli più segreti.

Chi di voi non si è chiesto, almeno una volta, come facessero a muoversi qualche secolo fa? Non solo prima che arrivassero le auto, ma ancora prima. Quando non c’erano le carrozze e molti non potevano permettersi dei cavalli. Tra le testimonianze di quell’epoca, un percorso affascinante tra cielo e terra, tra le vette e la costa. È l’Alta Via dei Monti Liguri, 440 km di sentieri per scoprire la varietà e unicità della Liguria.

Panorami incredibili e variegati
Alta Via dei Monti Liguri

Percorsa dall’uomo fin dalla preistoria, l’Alta Via dei Monti Liguri si compone di 44 tappe, che collegano le estremità della riviera ligure, da Ventimiglia a Ceparana, quasi al confine con la Toscana. E’ percorribile tutto l’anno, sostando in uno dei numerosi rifugi e agriturismi dove dormire.

Le verdi praterie – quasi mai sotto i mille metri di quota – e le rocce, le Alpi e la costiera, gli Appennini e le valli. L’Alta Via dei Monti Liguri è l’itinerario perfetto per tutti, per scoprire l’essenza vera di questa terra. Il percorso è tracciato da un segnavia, una bandierina bianco/rossa con la scritta “AV”, per orientarsi tra i sentieri. Tra angoli soleggiati e zone all’ombra dei boschi, si può passeggiare circondati da atmosfere spesso surreali, segnate talvolta da nebbie olografiche. E un panorama mozzafiato: quando il cielo è limpido, si possono ammirare contemporaneamente le cime del Monviso e del Monte Rosa e la Corsica all’orizzonte.

Alcune tappe sono brevi, dei raccordi per raggiungere o abbandonare l’Alta Via. Altre sono itinerari escursionistici, alcuni dei quali richiedono più giorni di traversata, come il sentiero n. 53 da Portofino al Passo della Scoffera, e il sentiero n. 70, che collega il Monte Zatta con l’Alta Via delle Cinque Terre.

L’alta via dei Monti Liguri in 8 weekend

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La mappa dell’Alta Via dei Monti Liguri, attraverso le 44 tappe. Foto via cailiguria.it

Centinaia di chilometri di sentieri e mulattiere che si possono percorrere in 8 itinerari:

  1. Val Nervia: un itinerario in 4 tappe che parte dalla stazione ferroviaria di Ventimiglia e arriva ai paesaggi alpini dei monti Toraggio e Pietravecchi (oltre i 2000 metri).
  2. Alpi Liguri: 5 tappe, un po’ impegnative perché arrivano fino al tetto della Liguria, il monte Saccarello (2200 metri), regalando anche splendide viste sulle Valli Tanaro e Arroscia.
  3. Melogno: ad altitudini inferiori, le 6 tappe di questo itinerario conducono tra le fortificazioni sabaude, andando da Colle Scravaion o Colla San Giacomo.
  4. Beigua: una tra le zone più boscose d’Italia, ospita il Parco Naturale omonimo, che vi sorprenderà per la ricchezza e varietà della flora e della fauna.
  5. Praglia: 6 tappe nei pressi del capoluogo ligure, caratterizzate da vette intorno a 1000 metri che fronteggiano la costa.
  6. Scoffera: lungo questo itinerario si incontrano il centro abitato di Barbagelata, il più “alto” della Via (1090 metri), il monte Antola e il Parco Aveto, fino al monte Ramaceto, caratteristico per la conformazione ad anfiteatro.
  7. Zatta: alcune delle tappe più suggestive dell’intero percorso, come il monte Aiona, dall’aspetto quasi lunare in inverno per i canalini di ghiaccio, la zona di Prato Mollo e il Passo di Cento Croci.
  8. Vara: attraverso la valle più biologica d’Italia, si giunge alla fine dell’Alta Via, non prima di un’ultima salita impegnativa, sul monte Gottero (oltre 1600 metri), per poi proseguire nel Parco Montemarcello-Magra, seguendo il corso del fiume.
La cima del Monviso al tramonto
Dall Alta Via si può ammirare la cima del Monviso. Foto via Wikipedia

Il tesoro nascosto di Genova

Il tratto della via che si trova alle spalle di Genova è uno dei meno conosciuti (itinerario Praglia), perfetto per chi desidera scoprire atmosfere essenziali. Circa 55 km, quelli tra le tappe 21 e 26, lungo i quali il capoluogo ligure rimane il riferimento per orientarsi. Infatti, chi si trova già sull’Alta Via può lasciarla (attraverso il valico Crocetta d’Orero) e organizzare un’escursione al sistema dei forti che circondano la città. Viceversa, dall’abitato si può partire per visitare i forti e poi raggiungere il grande tracciato principale. Una soluzione di particolare fascino per chi parte da Genova, è utilizzare il trenino a scartamento ridotto, che in un’ora collega Piazza Manin e il paese di Casella.
Dal Passo del Faiallo fino al Passo del Turchino, passando per Praglia e il Passo dei Giovi, la vista non annoia mai. C’è la città, la costa, i borghi e la natura incontaminata. E non perdete l’occasione di assaggiare, durante le soste, le specialità culinarie genovesi, come il famoso pesto ma anche le fritture tipiche dei paesi della provincia.

Uno dei forti vicino a Genova, il Forte Diamante. Foto via Wikipedia
Uno dei forti vicino a Genova, il Forte Diamante. Foto di Vmenkov via Wikipedia

Alta Via dei Monti Liguri: un percorso per tutti

L’Alta Via dei Monti Liguri, oltre alla lunghezza notevole e la particolarità del suo percorso, è anche l’arteria principale di una rete di sentieri sparsi per l’intera regione. Nell’antichità, erano percorsi da mercanti, pastori, taglialegna. Sono stati abbandonati per secoli, dopo l’invenzione delle carrozze e successivamente dei motori. Da qualche anno, sono stati recuperati e resi nuovamente percorribili, grazie ad un ottimo sistema di segnaletica, su iniziativa dei volontari della Federazione Italiana Escursionismo e del Club Alpino Italiano (FIE e CAI).

Ad ogni sentiero accessibile è associata una scheda dettagliata, redatta per fornire le informazioni essenziali a chi decide di percorrerlo durante un’escursione. Sono spiegate le caratteristiche del percorso, il dislivello, la lunghezza, tempo di percorrenza, grado di difficoltà e raggiungibilità in auto, in bicicletta o mezzi pubblici. Inoltre sono segnalate le strutture ricettive della zona.

Grazie al Progetto d’iniziativa regionale Alta Via del Monti Liguri e a dei fondi ministeriali e regionali, sono stati realizzati dei percorsi facilitati per dare la possibilità a persone più svantaggiate di godere dell’esperienza. Sono infatti adatti a ipovedenti, disabili, anziani con difficoltà deambulatorie e famiglie con bambini piccoli. Questi sentieri sono tutti in prossimità dei Centri Servizi Alta Via, che offrono anche accompagnamento nel percorso con guide esperte, oltre che di trasporto tramite bus navetta, per raggiungere le aree rurali.

Una guida per scoprire la natura e le attività del percorso

Dal mare a boschi, passando per i crinali panoramici, ora innevati, ora rigogliosamente verdi, l’Alta Via è un viaggio tra meraviglie della natura. Il tragitto attraversa quattro importanti Parchi Regionali, da ovest a est: quelli delle Alpi Liguri (tappe dalla 3 alla 7), del Beigua (tappe 19 e 20), dell’Aveto (dalla 31 alla 35) e il parco di Montemarcello-Magra (tappa 43).

Il Parco Naturale del Beigua, collegato con Alta Via
Il Parco Naturale del Beigua, collegato con Alta Via. Foto via Wikimedia Commons

L’Alta Via rappresenta un eccellente corridoio di connessione con le altre aree naturali protette della Liguria: ad esempio, dalla tappa 17, prendendo il sentiero “Bormida Natura”, si possono raggiungere le aree di Bric Tana e Piana Crixia. E ancora, anche i siti della Rete Natura 2000 sono facilmente raggiungibili da moltissime tappe della Via.

Una deviazione da non perdere per chi si trova nella zona di Genova, è il Monte Antola. Uscendo dall’Alta Via dopo la tappa 26, un sentiero conduce al Parco Regionale omonimo, dove in primavera, con un po’ di fortuna, si coglie il momento giusto per ammirare la meravigliosa fioritura del narciso.

Oltre che quello naturalistico, l’Alta Via custodisce un patrimonio storico e culturale importante. Per esempio, gli antichi insediamenti rurali sulla sommità delle montagne, che si possono trovare in vari punti del percorso, come Realdo (IM), Canate (GE) e Zignago (SP). E poi castelli e musei, villaggi medievali, ponti in pietra, e le tradizionali sagre nei paesi dell’entroterra. Tutto facilmente raggiungibile, grazie alla fitta rete di collegamenti – pedonali e non – di cui vi abbiamo parlato.

E per i più dinamici, a cui non basta passeggiare godendosi la natura da terra, non mancano le attività avventurose. C’è il parapendio, con diversi punti di decollo, tra cui i Passi del Turchino e del Faiallo. In inverno, si possono praticare lo sci di fondo, fuori pista e lo sci alpinismo. Nel Parco dell’Aveto, sono stati realizzati percorsi di canyoning, per gli appassionati. E infine, nei pressi del massiccio del Beigua (tappa 20), si può fare arrampicata sportiva, e sentieri escursionistici e vie ferrate sono sparse lungo tutto il tragitto – ricordate che sono ben 440 km!

Cascata si riversa in un lago, in mezzo alle rocce. Liguria
La cascata del serpente, nel Parco del Beigua, è uno dei posti dove praticare canyoning. Foto di Pampuco, via Wikipedia

L’Alta Via dei Monti Liguri regala un’esperienza a 360 gradi. C’è tutto, per tutti i gusti. Il mare e la montagna; la storia e la natura; l’avventura e la quiete di un paesaggio incontaminato. Escursionisti solitari appassionati di esplorazione, famiglie che vogliono organizzare un gita fuori porta, turisti che hanno solo un weekend per rilassarsi e vivere qualcosa di indimenticabile: non vi resta che partire per scoprire la meravigliosa Liguria, attraverso un percorso insolito. E per riposarvi dopo la camminata, scegliete uno degli Ecobnb della regione, per sentirvi tutto il giorno – e la notte – connessi con la natura.

Info: a questo link puoi scaricare le mappe e i percorsi dettagliati dell’Alta Via dei Monti Liguri

In copertina, paesaggio al tramonto da Piani di Praglia, in Provincia di Genova, da cui si può vedere il Monviso, Alta Via dei Monti Liguri. Foto di Andou, via Wikipedia