Tra faggete, praterie di crinale e rocce di antichissima formazione, il parco del Beigua è una bellezza naturale incomparabile, riconosciuta anche dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Ecco un’itinerario per scoprirlo lentamente e alcune idee per dormire eco-friendly

L’Osservatorio Nazionale sul Turismo Isnart ha registrato negli ultimi anni che nei comuni in cui è presente uno dei siti Patrimonio Unesco il flusso di visitatori e ospiti nelle strutture ricettive hanno subìto un forte aumento. I turisti italiani preferiscono località ecologicamente protette, probabilmente dovuto al fatto che sempre più individui hanno acquisito una certa consapevolezza dell’importanza di preservare e valorizzare il proprio territorio. Tra questi luoghi vi sono numerose riserve e siti di interesse naturalistico che realizzano programmi di escursionismo e passeggiate. In occasione della Giornata Europea dei Parchi, il 24 maggio, le iniziative per conoscere e visitare questi luoghi, saranno tante in tutta Italia e proseguiranno anche nei giorni successivi fino a giugno.

Ponte carrabile di inzio percorso anello-foto di Emanuele Benigni
Ponte carrabile di inzio percorso anello-foto di Emanuele Benigni

Alla scoperta del Parco del Beigua

Il comprensorio del Beigua, è un insieme di paesaggi mozzafiato che mutano di continuo, caratterizzato dalla macchia mediterranea e dal bosco misto, fino alle faggete e alle praterie di crinale, connotato da rocce di antichissima formazione. Un comprensorio caratterizzato da un elevato grado di biodiversità, che nel 2005 è stato insignito di un prestigioso riconoscimento internazionale, quale Geoparco Europeo e Globale sotto l’egida dell’Unesco.

Il Parco, istituito nel 1995, rappresenta la più vasta area naturale protetta della Liguria, con i suoi ventisei chilometri di crinale montuosi a due passi dalla Riviera Ligure. Segnalato a livello internazionale, il Parco evidenzia eccellenze dal punto di vista avifaunistico, rapaci diurni come il Biancone e l’Aquila Reale solcano i suoi cieli. Tra i volatili di più elevato valore di conservazione si segnala il Succiacapre, specie con abitudini crepuscolari, notturne. Un altro volatile, visibile nei paraggi durante le ore diurne, è la bellissima Ghiandaia, dallo splendido piumaggio grigio azzurro.

Il comprensorio inoltre è attraversato da diversi percorsi, tra cui un facile sentiero per tutti, della distanza di circa 6 km, che si può attraversare in poche ore.

Itinerario Anello della Badia di Tiglieto in Nordic Walking

L’impiego intenzionale di appositi bastoncini da Nordic Walking unito ad una postura corretta e ad una buona preparazione, permettono di affrontare in scioltezza questo tipo di tracciato di livello medio.

Partendo dall’antico ponte medievale in pietra di Serpentino, all’inizio del quale si possono notare ancora i ruderi di un vecchio mulino, il tracciato si snoda in un variare continuo di paesaggi, in mezzo ai boschi, passando dal dominare le profonde gole del torrente Orba, scavate nella roccia, alle più tranquille e armoniose anse sabbiose.

Il sentiero dal ponte, si lascia alle spalle una gigantesca quercia secolare, per addentrarsi dapprima nella vegetazione per poi sbucare su una balconata naturale dalla quale si ammirano estasiati le suggestive gole dell’Orba.

In seguito la vegetazione sarà più fitta e il terreno decisamente più roccioso, ma sempre di facile accesso, fino a giungere al Rio Masino, costeggiando alcune case. Sempre immersi in boschi di querce si continua a scendere, oltrepassando terreni per lo più abbandonati e anche una cava in disuso, giungendo a un ponticello che oltrepassa un affluente dell’Orba e che immette in una zona umida, questa volta ricca di faggi e felci rigogliose, che costeggiano il fiume.

Una vecchia ferriera che costeggia anch’essa il fiume indicherà il punto da cui si perviene al caratteristico ponte che attraversa il torrente Orba. Giunti sull’altra sponda si affiancano delle costruzioni, Case Quizza e si attraversa una vecchia mulattiera che porta ad un segnavia.

Qui la strada diventa carrozzabile e segue alcuni tornanti che viene abbandonata poco dopo per entrare questa volta in un bosco di vecchi castagni, pini silvestri e carpini bianchi, col sentiero disseminato da miriadi di pigne.

In fondo al sentiero imponenti alberi da fusto, indicano la presenza di un parco, curato e recintato, costeggiato da un’antica mulattiera che immette alla piana della Badia di Tiglieto dove si erge un antico monastero cistercense del XII secolo.

L’abazia risale al 1120 ed è il primo insediamento cistercense in Italia e anche il primo costruito al difuori dai confini francesi.

Qui ci si può allietare, dopo la camminata, riposando all’ombra dei suoi alberi oppure nell’immensa radura che si può ammirare tutta intorno e che invita a tuffarsi nel verde del Beigua.

Quando si cammina e si riscopre la natura, non è mai una giornata persa.

Con l’arrivo della bella stagione, poi,  fare attività sportiva all’aria aperta è una cosa molto importante e salutare.

Scegliere l’attività più idonea è il primo passo. Il trekking e il più evoluto Nordic Walking, che in questi anni sta spopolando, rappresentano sicuramente il modo migliore per aiutare la forma fisica. Camminare si sa, fa bene e conferisce  una sensazione di appagamento, senza troppi sforzi, con dei benefici impensabili. E il corpo ringrazia!

Nel Parco è possibile organizzare campi estivi, nonché cimentarsi in altre attività sportive come l’arrampicata e il bouldering, l’orienteering, il canyoning, la mountain bike, il podismo e il trail running….

Per maggiori informazioni: compagnia di trekking dilettantistica info@crocedivie.org.

Dormire in armonia con la natura, nel Parco del Beigua si può!

Trascorrere una vacanza immersa nella natura, con la certezza di rispettare l’ambiente, il luogo e le persone che vi abitano. Nel parco del Beigua abbiamo trovato delle bellissime proposte di ospitalità green. Dal rifugio escursionistico circondato da boschi e colline, alla villa storica immersa nel verde, tra aiuole fiorite, prati e boschetti, dove recuperare le energie dopo una giornata di escursioni nel Parco.

Per ridurre al minimo il loro impatto ambientale utilizzano prodotti per la pulizia ecologici, promuovono la raccolta differenziata oltre l’80%, adottano lampadine a basso consumo e accorgimenti di bioarchitettura. L’acqua è riscaldata dal sole, grazie ai pannelli solari, e gli sprechi sono ridotti al minimo grazie ai riduttori di flusso e ai sistemi di recupero dell’acqua.

Trovate la vostra sistemazione eco-friendly e partite alla scoperta delle meraviglie naturali del Parco del Beigua!

Foto di copertina: Parco del Beigua, foto di Raffele Sergi, via flickr

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Autore: Emanuele Benigni

Nasce nel 1974, a Viadana, piccolo comune mantovano della pianura padana. Da sempre interessato ai viaggi e allo sport, ha praticato il calcio, la bicicletta (di cui possiede diversi modelli da strada e da sterrato) e le arti marziali. Ha studiato architettura a Firenze, dove ha anche lavorato per anni nell’Ostello della Gioventù, entrando in contatto con viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Da qualche anno ha intrapreso il progetto ViaggiVerdi, a cui tuttora collabora, appassionandosi alla fotografia, tema ricorrente degli ultimi viaggi.
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