Visitare luoghi che hanno una storia lunga nel tempo è sempre affascinante. Ancora di più quando questi sono dei Tesori Nascosti a due passi da noi. Vi portiamo alla scoperta degli antichi mulini della Liguria. Tra l’Appennino e la Val d’Aveto, la tradizione locale e la manualità di un mestiere si mescolano per offrire un’esperienza turistica slow. In una cornice quasi fiabesca.

Quando abbiamo cominciato a preferire le città industriali alle campagne immerse nella natura? Lunga storia, mille ragioni, e non siamo qui per parlarne. Ma se oggi vivamo sempre più in spazi urbani, in vacanza amiamo immergerci nella natura e nella storia di quello che siamo stati. Viaggiamo per scoprire Tesori Nascosti intorno a noi. E “Tesori Nascosti” è proprio il nome di un progetto – finanziato dall’UE – che ha come obiettivo quello di valorizzare il turismo slow, in luoghi incontaminati del Mediterraneo. Anche per combattere l’overtourism che affligge molte aree, snaturate dal turismo di Massa. Tra i tesori nascosti da scoprire per promuovere un nuovo tipo di turismo, le Valli e il Parco Aveto, in Liguria.

Qui, alle spalle del Golfo del Tigullio, tra foreste lussereggianti, si trovano piccoli borghi ricchi di storia, antichi mulini, e chilometri di sentieri da percorrere a piedi. I paesaggi sono incredibili: dagli oliveti e vigneti, fino ai boschi di castagni e agli altopiani con pascoli e malghe, da cui ammirare scorci di mare e cavalli selvaggi. Partiamo alla scoperta di alcuni tesori nascosti del Parco Aveto. Gli antichi mulini che raccontano la memoria del luogo, la lunga storia contadina, le antiche produzioni tipiche ma anche le specialità a chilometro zero.

Mulino Belpiano

Nel Parco Naturale Regionale dell’Aveto, nel piccolo borgo di Borzonasca, si trova il Mulino Belpiano. Costruito nel 18esimo secolo, l’attuale struttura risale al 1832. É unico nella regione e forse addirittura in Italia. Particolare perché costituito da due parti adiacenti, di cui una alta 7 metri e detta “torre“.

La particolare struttura del mulino Belpiano, con la "torre"
La particolare struttura del mulino Belpiano, con la “torre”

Non è stato costruito in prossimità di un torrente, ma più vicino alle abitazioni. Quindi vi fu annesso un sistema di canali per convogliare il flusso d’acqua. E per la stessa ragione, è caratterizzato da un altro dettaglio speciale: una turbina orizzontale, anziché verticale, perché più funzionale vista la quantità d’acqua limitata.

All'interno del mulino Belpiano
All’interno del mulino Belpiano

Mulino Belpiano è rimasto inattivo per oltre 60 anni, e nel 2016 una parte è stata finalmente riattivata. Durante il periodo natalizio, il mulino è aperto ai visitatori che vogliono ammirare il tipico presepe di Belpiano, oltre che la peculiare architettura dell’ edificio. La Direzione Regionale per i Beni Culturali lo ha definito un luogo di “interesse culturale particolarmente importante“.

Mulino di Gramizza

Restiamo nella valle dell’Aveto, ma ci spostiamo un po’ più a nord, nella località di Gramizza, frazione di Santo Stefano d’Aveto. Qui troviamo l’azienda agricola Fontana Liliana, che possiede un antico mulino, ancora in funzione. É anzi uno dei fiori all’occhiello dell’attività dell’azienda, insieme alla segheria.

la segheria del mulino di Gramizza
La segheria del mulino di Gramizza

Questa volta la costruzione è adiacente a un torrente, il suggestivo Gramizza, ed è aperta e attiva tutto l’anno. La peculiarità del luogo è l’essere alimentato completamente a energia idrica. Infatti, le acque del torrente muovono una ruota persiana che aziona il meccanismo delle due strutture produttive.

La ruota che, attraverso la forza dell'acqua, alimenta il mulino
Il mulino di Gramizza è alimentato ad energia idrica

Il mulino ha tre macine in funzione: una per il grano, una per granturco e ceci e un’altra per le castagne. Quest’ultima è un’ulteriore specialità: infatti, nella proprietà vi è una superficie dedicata ai castagni di antichi ecotipi locali. L’azienda vende farine di diversi tipi e ortaggi di stagione.

Un sacco di farina
Il mulino di Gramizza produce farine da diverse fonti

Le meraviglie del Parco Aveto

Il Parco Aveto è un’area verde da esplorare, perla dell’Appennino Ligure. Infatti, è molto conosciuta per il turismo montano, oltre che per la lavorazione del legno. Le vette e i borghi, le foreste e i laghi: l’offerta turistica è molto varia. Numerose le attività sportive da poter praticare: dallo sci in inverno, alla pesca e all’escursionismo per 12 mesi. E a livello culturale, da non perdere le manifestazioni di tradizioni contadine locali, come l’annuale Transumanza a Santo Stefano d’Aveto. I prodotti tipici soddisfano tutte le preferenze di gusto: dolce con la Pinolata o diverse varietà di miele, e salato con formaggi e salumi locali.

Spostandosi un po’ più a ovest, a pochi km dal confine con il Piemonte, in un’altra valle attraversata da un torrente, si trova l’antico borgo di Tonno. Da lì, parte un sentiero per scoprire un intero complesso di edifici, risalente al 1420. E ancora una volta, si tratta di mulini antichi (due mulini e un granaio in realtà), con le macine originali ancora visibili. Il tutto, nella fiabesca cornice di un bosco adiacente al rio.

Torrente Liguria

Dove Dormire Green nel Parco Aveto

A Borzonasca un antico mulino trasformato in agriturismo e ristrutturato secondo i principi del Feng Shui è l’accommodation perfetta per questo itinerario. Il Centro Anidra è un B&B con annesso eco-campeggio, così l’ospite può scegliere la formula di soggiorno più adatta alle proprie esigenze e preferenze. Elemento principe della struttura è sicuramente il legno. Oltre alla funzione ricettiva, Centro Anidra offre spazi per convegni e seminari, corsi di yoga, percorsi benessere. Ancora, nel parco viene organizzato l’Aperitour, un percorso di degustazione dei prodotti biologi a km zero, accompagnati da vini locali. E infine, i laboratori della Fattoria Didattica per bambini e ragazzi, anche nell’ambito delle gite scolastiche. Incontrare gli animali della fattoria, scoprire le piante dell’orto medioevale, risalire il corso del fiume, creare con materiali, forme e colori della natura e riscoprire l’arte degli antichi mestieri, insegnano come interagire con l’ambiente rispettandolo e valorizzandolo senza sprechi. Da non perdere!

Sapevate che la Liguria nasconde queste meraviglie? Un vero e proprio viaggio nel tempo, a un’epoca in cui l’uomo viveva quasi in simbiosi con la natura. Storie e luoghi così affascinanti e suggestivi possono aiutarci a riscoprire il valore di quel rapporto armonioso (e non di abuso) con Madre Terra. Come rimanere indifferenti a questo richiamo? Scoprite gli alloggi eco-sostenibili della zona e lasciatevi conquistare!

Immagine di copertina: mulino di Gramizza, azienda agricola Fontana Liliana. 

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