Parma è capitale della Cultura 2020. La competizione virtuosa del MIBACT ha assegnato il riconoscimento alla città emiliana di Correggio e di Verdi, culla dell’arte, della musica e del buon cibo, che sa mettere in rete i suoi tesori culturali all’insegna della sostenibilità. Una città da visitare almeno una volta nella vita, ecco perché.
Parma è stata scelta come Capitale della Cultura 2020 dal Mibact, selezionandola tra dieci candidate: Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. L’annuncio è stato dato da Dario Franceschini con una cerimonia pubblica nella sede del Mibact a Roma.
La città emiliana di Correggio e Bodoni, di Parmigianino e Toscanini, di Verdi e di Bertolucci è stata premiata per la qualità dei progetti culturali presentati, che puntano alla sostenibilità, ed elevata a capitale della cultura in Italia. Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha commentato ‘sono più emozionato oggi delle elezioni. Mi avete lasciato senza parole’.
A Parma la cultura batte il tempo
Stupendo questo video che presenta la città di Parma come Capitale della Cultura, tra passato, presente e futuro. Dalle suggestive immagini in bianco e nero del grande regista Bernardo Bertolucci, ai tesori del suo territorio ripresi in volo: il romantico Castello di Torrechiara e il labirinto più grande del mondo.
“La competizione diventa ogni anno più forte”, ha commentato il ministro Franceschini, “con città che presentano progetti straordinari. Parma è stata scelta all’unanimità per le sue peculiarità nell’arte, nella musica nel cibo.”
Ma il premio non è solo per questo. Si è voluto premiare una città che è riuscita a fare sistema, coinvolgendo pubblico e privato in un modello di sviluppo sostenibile, per riqualificare i suoi complessi museali e monumentali.
A portare Parma alla vittoria sono stati soprattutto i sette distretti socio-culturali, dislocati in diverse aree della città, che diventeranno spazi di creatività, riflessione, rigenerazione e innovazione.
Parma è stata scelta città della Cultura 2020 – dice il verdetto della giuria – per l’elevata qualità della progettazione territoriale a tema culturale, coinvolgendo soggetti privati, l’università, le istituzioni pubbliche, le associazioni sociali. Trentadue sfide unite sotto il motto “la cultura batte il tempo” e divise in produzioni, cantieri, esposizioni e rassegne, costruite insieme a tutto il territorio di Parma, in una sinergia virtuosa e corale tra pubblico e privato.
Il progetti presentati a Parma puntano sulla sostenibilità sociale, ambientale, economica e culturale. Trasformare lo spazio significa rigenerare il tempo che quello spazio produce, significa mettere in gioco una visione di città trasversale ai vari ambiti: dalla cultura, all’urbanistica, dal sociale, al turismo, dall’ambiente, alle pari opportunità.
Le dieci città finaliste per la Capitale della Cultura 2020
Le altre nove città valutate dalla commissione dei sette esperti nominata dal Ministero dei Beni Culturali erano Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. Ciascuna con un progetto interessante che mette la cultura al centro della crescita sociale, economica e civile dei territori. In palio per Parma, la vincitrice, un milione di euro contribuire alla realizzazione del progetto e perseguire un modello di sviluppo sostenibile.
“Ce l’abbiamo fatta!” ha commentato con grande entusiasmo il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, che ha comunicato subito l’intenzione di collaborare con le altre città candidate vicine, Piacenza e Reggio Emilia.
Un motivo in più per scoprire Parma (e il suo territorio)
Parma, che nel 2015 aveva già ricevuto il riconoscimento di “Città creativa UNESCO per la Gastronomia“, diventa così Capitale della Cultura 2020.
E’ un motivo in più per visitare questa incantevole cittadina, che la rivista internazionale Forbes definisce uno dei più grandi tesori gastronomici dell’Italia. Certo, le specialità uniche della cucina locale valgono un viaggio: dal Parmigiano-Reggiano, al prosciutto di Parma, dagli anolini, ai tortelli, dalla torta fritta alla Malvasia (vino tipico dei colli parmensi).
Parma 2020 è una città capace di rilanciare il suo ruolo culturale. Una città che parte dal suo ricco passato e dal suo presente multiculturale, per costruire la sua contemporaneità.
Una città da visitare almeno una volta nella vita. Ricca di monumenti importanti, dal Duomo al Battistero, ma anche di pianure da pedalare e di castelli da scoprire, di antichi teatri e nuovi centri culturali, di Parchi Naturali (dal Parco del Taro, al Parco dei Boschi di Carrega) e tante realtà, associazioni ed ospitalità eco-friendly, impegnate nella promozione di un turismo diverso e più lento, rispettoso dei luoghi, delle persone e dell’ambiente.
… cosa aspettate ad organizzare il vostro prossimo weekend a Parma?