Iniziato ufficialmente il giorno 25 Settembre, tra acquazzoni al Centro,  sole inaspettato al Sud e nevicate precoci al Nord, anche il timido Autunno sta muovendosi nella Penisola.

Fino a qualche decennio fa, e qualcuno come me se lo ricorderà, l’Autunno aveva il suono della campanella del “Tutti a scuola!”, l’odore dei quadernoni a quadretti e delle matite dalla punta di grafite nuove nuove ed il rumore di… beh , il rumore era quello inconfondibile delle foglie accartocciate che si sbriciolavano sotto i mocassini nuovi mentre andavi a scuola a piedi.

E come non ricordare i frutti dell’ippocastano: il riccio si apriva e dentro c’era questo ovale, quasi perfetto nella forma, e di sicuro perfetto nel colore marrone intenso e lucido: Come intensa era la delusione quando i tuoi amichetti più grandi ti dicevano “Ma non si può mangiare, è velenoso!” ed il sorriso quando la nonna diceva “ Tienili nelle tasche e non ti verrà il raffreddore quest’anno”. Giorni pieni di nostalgia per l’età (innegabile..) ma anche per giorni in cui la Natura ed i suoi colori segnavano davvero il passaggio del tempo e delle fasi nella nostra vita. Un po’ diverso ora in cui per raggiungere scuola o lavoro si prendono mezzi che scorrono su nastri neri e grigi contornati da semafori e lampioni; altro che tigli, ippocastani e platani dalle variopinte foglie scricchiolanti, oggi non riconosciamo un platano da un tiglio.

Foliage: 3 itinerari tra i colori in Italia

Eppure è ancora possibile vedere i colori accesi del nostro Autunno e vi suggeriamo dove ammirare qualche “fuoco autunnale”. Oddio, certo, potreste anche prendere un biglietto aereo per Boston e risalire in automobile la costa nord est del New England per poi inoltrarvi nel Parco dell’Adirondack, ma magari per quest’Autunno potete iniziare da qui:

 

Il foliage nelle Langhe (Piemonte)

Autunno nelle Langhe, Piemonte, foto di jacqueline.poggi, via Flickr
Autunno nelle Langhe, Piemonte, foto di jacqueline.poggi, via Flickr

Le Langhe: un’area collinare compresa tra le province di Cuneo ed Asti e nota in tutto il mondo per le sue eccellenze enogastronomiche (Barolo, Barbaresco e Tartufo bianco d’Alba per citare le punte dell’iceberg ).

Il viaggiatore provetto sa che una gita in “Langa”, come dicono gli indigeni, ha sempre il suo perché: d’estate il fresco è assicurato da passeggiate in distese di vigneti in cui iniziano a dorarsi i grappoli di nebbiolo  e da soste in osterie per gustare un calice di fresco bianco Arneis.

Non appena l’estate lascia il campo alle prime nebbie che salgono dalla valle, quasi al commando di una bacchetta di un magico direttore d’orchestra, la sinfonia di tutti i rossi, gli arancio ed il giallo si dispiega davanti a noi: zafferano, zucca, ruggine, bronzo,  oro,  porpora, carminio, magenta,  senape, ocra e sfumature e tonalità per cui, secondo me, non hanno ancora inventato un nome.

Iniziate a risalire in “Langa” partendo da Alba, fate sosta a Monforte d’Alba e terminate all’insegna della meditazione nel “Bosco dei pensieri” a Serralunga d’Alba. E’ proprio a Serralunga che Oscar Farinetti, patron di “Eatitaly”, ha acquistato un ‘intera proprietà, una volta dei Savoia e ha deciso di preservare il bosco caduco dall’invasione delle viti così che oggi, seguendo due diversi percorsi, si ammirano i colori cangianti del platano, della roverella, del castagno e si scoprono le citazioni di famosi “intenditori” di altri “rossi” come Baudelaire che ebbe a dire “ Un uomo che beve solo acqua ha qualcosa da nascondere”.

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I colori del Parco Regionale di Montevecchia (Lombardia)

Parco Regionale
Parco Regionale di Montevecchia, foto di Giorgio Badaini, via Flickr

Il Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone: 2741 ettari di bosco in alta Brianza, ai confini del Lago di Lecco.

Siete pronti per un viaggio alla scoperta di quella che un tempo doveva essere la lussureggiante Natura della “Pianura Padana” e delle sue sorgenti?

Bene: scarpe comode e pronti  a macinare chilometri lungo uno o più degli undici percorsi studiati ad hoc dall’ente del parco e.. non dimenticate la vostra macchina fotografica o gli smartphone per immortalare questi capolavori temporanei.

E magari potreste imbattervi nei fiammeggianti colori dei castagni e trovarvi a camminare sul soffice manto creato dalle foglie ma soprattutto dai ricci che cadono e lasciano sfuggire i ..marroni.

Riempitevene le tasche per arrostirli sul fuoco a casa e nel mentre uno stop all’Agriturismo La Costa in Perego per gustare le tagliatelle di farina di castagne con formaggella e spinaci.  Lo so…dovevamo parlare dei colori dell’Autunno, ma io sono anche per la riscoperta “del gusto” dell’Autunno, voi no?

 

L’Autunno nel Parco delle Cinque Terre (Liguria)

Autunno nel Parco delle Cinque Terre, GenovaGerry
Autunno nel Parco delle Cinque Terre, foto di GenovaGerry, via Flickr

Parco Cinque Terre: cinque villaggi di pescatori oggi meta del turismo estivo alla scoperta di una costa  stretta, aspra e  quasi selvaggia.

Se d’estate ci si scontra lungo i sentieri che portano da un villaggio all’altro, l’Autunno regala silenzi squarciati dalle strida dei gabbiani e scorci e panorami incredibili del Patrimonio dell’Unesco (1997).

Ed è proprio  ora che le Cinque Terre regalano colori degni di un tesoro regale: le foglie dei limoni assumono forme indefinite ed il loro verde intenso diventa un argento grigio delicatissimo che si sposa perfettamente con l’altra nuance di verde degli olive secolari  punteggiato dalle macchie di lavanda e dei fiori di rosmarino e di salvia che ancora si ostinano a fiorire nel tardo Autunno ligure.

Ed alla fine dei percorsi, che abbiate scelto il “Sentiero dell’Amore” o quello degli dei poco importa, non potete far altro che regalarvi una pausa di riflessione e di “decantazione” dopo un’abbuffata per gli occhi e per l’olfatto e bicchiere alla mano, osservate l’ultimo sole che accende il bronzo dello “Sciachetrà” (una sola “c” mi raccomando)  o il verdognolo del “Vermentino”.. ah! Il “Foliage” made in Italy

 

Il tuo “foliage”

foglie pioggia, Vincenzo_1949
foto di Vincenzo_1949, via Flickr

Volete regalare ai bimbi qualche ora di tranquillità alla scoperta dei colori e delle forme delle foglie autunnali?

Scarpe comode, stivali e un sacchetto di carta, tipo quelli del panettiere.
Andate in un parco o scegliete uno degli itinerari segnalati e lasciate i “mostriciattoli” liberi di trovare foglie, rami e bacelli vari.

Unica condizione: che siano secchi e colorati.
Tornati a casa, mettete il prezioso bottino ad asciugarsi: l’ideale sarebbe appendere il tutto in locale caldaia o in ambiente caldo ma non a diretto contatto della fonte di calore. Se non avete a disposizione che i termosifoni, magari proteggete foglie e ramoscelli tra due fogli di spessa carta assorbente.. colorata anche quella: iniziamo subito l’educazione al colore!

Passata una nottata, raccogliete il vostro “bucato” e fogli A3 bianchi alla mano invitate i bimbi, ma non siate timidi, provate anche voi, a fare composizioni con le foglie, i ricci, i ramoscelli e magari qualche altro oggetto che li/vi incuriosisce: un petalo di un fiore che avete in casa, un’immagine di una rivista, etc…

Se invece tra i vostri piccoli c’è qualche futuro ricercatore, perché non incollare la foglia, scriverne il nome e cercare sul web tutte le informazioni relative a quella pianta?
Infine…perchè non postare i vostri lavori su blog.viaggiverdi e raccontarci come è andato il vostro pomeriggio autunnale?

 

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