Parchi e Natura sono un connubio ideale per le vacanze sostenibili, a piedi o in bicicletta, a cavallo o a dorso d’asino.
In termine tecnico si chiamano ‘aree naturali protette’, ‘oasi naturali‘ o ‘riserve naturali‘, e sono tutte quelle aree terrestri (ma anche marine, fluviali o lacustri) che contengono ecosistemi ancora intatti, formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche, di interesse nazionale o internazionale.
I Parchi Nazionali d’Italia
In Italia esistono 24 parchi nazionali, che coprono complessivamente più di un milione e mezzo di ettari, pari al 5% circa del territorio nazionale. Questi parchi sono:
- Il Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi (istituito nel 1990)
- Il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (istituito nel 1991)
- Il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (attualmente il più esteso d’Italia, istituito nel 1991)
- Il Parco nazionale della Majella (istituito nel 1991)
- Il Parco nazionale del Gargano (istituito nel 1991)
- Il Parco nazionale della Val Grande (istituito nel 1992)
- Il Parco nazionale del Pollino (Istituito nel 1993)
- Il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna (istituito nel 1993)
- Il Parco nazionale dei Monti Sibillini (Istituito nel 1993)
- Il Parco nazionale Arcipelago di La Maddalena (istituito nel 1994)
- Il Parco nazionale del Vesuvio (istituito nel 1995)
- Il Parco nazionale Arcipelago Toscano (istituito nel 1996)
- Il Parco nazionale dell’Asinara (istituito nel 1997)
- Il Parco nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu (istituito nel 1998, ma attualmente non attivato)
- Il Parco nazionale delle Cinque Terre (istituito nel 1999)
- Il Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (istituito nel 2001)
- Il Parco nazionale della Sila (istituito nel 2002)
- Il Parco nazionale dell’Alta Murgia (istituito nel 2004)
- Il Parco nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese Reale (istituito nel 2007)
Esistono inoltre:
I Parchi Regionali
che coprono una superficie di più di un milione di ettari, definiti come ovvero aree protette “di valore ambientale e naturalistico, che costituiscano, nell’ambito di una o più regioni adiacenti, un sistema omogeneo, individuato dagli assetti naturalistici dei luoghi, dai valori paesaggistici e artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali”.
Le Riserve naturali
ovvero “aree terrestri, fluviali, lacustri o marine che contengano una o più specie naturalisticamente rilevanti della fauna e della flora, ovvero presentino uno o più ecosistemi importanti per la diversità biologica o per la conservazione delle risorse genetiche”. Le Riserve Naturali possono essere Integrali, quando la presenza umana è limitata a scopi strettamente scientifici e di sorveglianza, o Riserve Naturali Orientate.
Le Zone umide
costituite da paludi, aree acquitrinose, torbiere oppure zone di acque naturali od artificiali che, per le loro caratteristiche, possano essere considerate di importanza internazionale.
Le Aree marine protette
costituite da ambienti marini, dati dalle acque, dai fondali e dai tratti di costa prospicienti, che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche e biochimiche. Ad oggi, in Italia, le aree marine protette sono 30 e tutelano complessivamente circa 2.661.719 ettari di mare.
Altre aree protette
ad esempio: Aree Naturali Protette Regionali, monumenti naturali, parchi suburbani, parchi provinciali, oasi di associazioni ambientaliste (WWF, Pro Natura, LIPU, Legambiente).
Foto di copertina: scoiattolo nel Parco Valliere Moncalieri, foto di Uccio d’Agostino, via flickr