Mentre scendono copiosi fiocchi di neve, segno tangibile che da qualche parte è davvero inverno, percorriamo in auto la strada che da Aosta porta verso Cogne.   Le note di Beethoven, sonata n.13 in mi bemolle, accompagnano il nostro viaggio e si disperdono nel silenzio surreale della Natura, dove tutto è bianco e incantato.  Inizia così il nostro weekend sulla neve ai piedi del Parco del Gran ParadisoPercorriamo alcune centinaia di metri di dislivello: indispensabili da queste parti le gomme da neve o la trazione integrale, oppure ci si può affidare ai sicuri pullman di linea che di frequente coprono la tratta.

Ad Epinel (m 1470), frazione di Cogne che la precede di una manciata di chilometri, seguendo le indicazioni, arriviamo al nostro Agriturismo, tracciando per primi i solchi in una rinnovata neve soffice che continua a cadere, ammantando di bianco il già bianco tutto. Veniamo presto inghiottiti dai garages sotterranei, che ovunque, in questa zona geografica, nascondono con pudore e maestria le automobili, così stonate nel candore delle severe montagne.

L’Agriturismo Plan de la Tour  supera le nostre aspettative: la struttura è così accogliente che vorremmo passarci le giornate guardando da finestre e vetrate le cime che si ergono tutto intorno: una parte protette dal Parco, una parte no. In quest’ultima, purtroppo, in balìa dei cacciatori, vive un raro camoscio albino, in cui non è difficile imbattersi, proprio sopra ad Epinel, specialmente all’inizio della primavera. Dal lato protetto, a sud, si ergono cime maestose (P. Pousset m 3046 e tante altre), da ammirare o da raggiungere attraverso una miriade di sentieri.

In questa stretta vallata, ancora col sapore della montagna vera, si possono fare tante cose. Abbandonata l’auto a Cogne, nel parcheggio vicino al torrente, risaliamo in un attimo con scale o ascensore nel centro del paese. Sempre camminando sotto la neve, entriamo in un’enoteca calda e raffinata, dove vini e portate sono studiati e di qualità. Ritrovo piuttosto fashion, ma ugualmente piacevole.

Una passeggiata pomeridiana fino a Valnontey, ai piedi del Parco del Gran Paradiso, su percorsi innevati e paralleli al torrente, permettono di digerire facilmente la polenta Valdostana assaporata prima. Qui sembra terminare la strada, tra edifici di pietra e legno, meno patinati rispetto al capoluogo.

I tetti delle case sembrano incrinarsi sotto il peso di strati e strati di neve, che disegna forme morbide e sinuose.

L’indomani è la volta dello sci di fondo, da cui non ci si può esimere: 80 chilometri di piste impongono un tentativo, anche ai più restii. Noleggiata l’attrezzatura nel Foyer du fond, ci dirigiamo alla “Partenza” e poi ancora verso Valnontey, anello definito facile dall’addetta alla vendita biglietti. Eh sì, per praticare il fondo, qua si paga un biglietto (€ 7).

Attraversiamo prati, entriamo nel bosco, arranchiamo, con una certa facilità, nelle salite ed infine rieccoci a Valnontey. Avevamo dimenticato che in un anello, dove all’andata c’è salita, al ritorno è inevitabile ritrovare la discesa. Che comporta difficoltà maggiori. E apprendiamo troppo tardi che un anello di 5 km, più adatto ai neofiti del fondo, con minori dislivelli, parte proprio da Valnontey. Sarà per la prossima volta…

Lo sci di fondo è davvero piacevole: niente ressa, persone più rispettose dell’ambiente, atmosfera rilassata. Positivo anche vedere bambini piccoli in gruppo a lezione di sci di fondo.

La sera ancora fitti fiocchi di neve ci accompagnano a cena prima e all’Agriturismo poi.

Approfittando della tregua e dopo una ricca e sana colazione (così prezioso il latte appena munto!), ci rechiamo a Gimillan (m 1788), altra frazione di Cogne, da dove partono numerosi sentieri. Scegliamo Serve, un anello percorribile in un’ora e mezza con un dislivello di 212 m, da cui apprezziamo splendide viste sul massiccio del Gran Paradiso. Un itinerario abbastanza semplice ed estremamente gradevole, reso tuttavia avventuroso e leggermente difficoltoso dal fatto che lo percorriamo senza ciaspole!!

I nostri passi affondano nella neve, e ben presto ci ritroviamo immersi nel bianco manto fino alla vita!

Completiamo l’anello nel tempo previsto, un po’ inzuppati, ma con un bellissimo sole che ci aspetta alla baita di Gimillan.

Durante l’inevitabile ritorno, pensiamo a quanta calma e qualità del vivere ci lasciamo alle spalle; ci consoliamo pensando di tornare presto a Epinel, prima che la neve lasci il posto a prati verdi!

Info:

Per la vostra vacanza senz’auto a Cogne, sappiate che durante tutto l’inverno uno skibus gratuito garantisce i collegamenti tra il principale parcheggio e gli impianti di risalita. In più si viaggia gratis tutto l’anno sulle navette che collegano le varie frazioni.

Maggiori info su  Val di Cogne

 

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