L’Appennino Reggiano è un mosaico di crinali panoramici, foreste di castagno, borghi che sembrano sospesi nel tempo e rocche che raccontano storie di contesse e pellegrini. In poche decine di chilometri puoi alternare escursioni su creste panoramiche, visite a pievi romaniche che raccontano secoli di fede, formazioni gessose spettacolari e notti lontane dal caos, in strutture che praticano un turismo davvero sostenibile. Ecco cinque esperienze da non perdere, pensate per chi vuole respirare la storia e la natura dell’Appennino Reggiano.
1. I castelli matildici: Carpineti e Rossena, cuore della storia medievale

Nell’Appennino Reggiano il Medioevo non è soltanto un ricordo: è una presenza che si sente ancora, potente e viva, tra i castelli matildici, legati alla figura carismatica di Matilde di Canossa. Tra i più affascinanti spicca il Castello di Carpineti, uno dei centri principali del potere matildico.
Arroccato su un crinale panoramico, il castello domina la valle come un guardiano di pietra. La fortificazione era infatti un luogo strategico dell’ampio sistema difensivo matildico. Camminare lungo i suoi percorsi, tra le rovine di torri, cortili e antiche mura, significa immergersi nella storia dell’XI secolo, sulle tracce di una delle figure più affascinanti dell’Italia medievale.

A poca distanza, il Castello di Rossena completa l’itinerario medievale. Meno conosciuto rispetto a quelli di Canossa e di Carpineti, è altrettanto suggestivo, ed è probabilmente il meglio conservato. Meta perfetta per chi ama i luoghi poco turistici ma ricchi di fascino. Da entrambi i castelli, lo sguardo spazia libero sulle colline, rivelando un paesaggio armonioso rimasto quasi immutato nei secoli.
2. Le antiche pievi romaniche e la magia dei borghi dell’Appennino Reggiano

Tra i paesaggi silenziosi dell’Appennino Reggiano si incontrano alcune delle testimonianze artistiche e spirituali più affascinanti della regione: le pievi romaniche, antichi edifici in pietra che punteggiano il territorio e che da secoli custodiscono storie di pellegrini, monaci e viandanti. Qui l’architettura si fonde con il paesaggio, creando un’atmosfera di armonia che ancora oggi incanta chi percorre queste vallate.
Una delle più rappresentative è la Pieve di San Vitale, esempio elegante dell’architettura romanica appenninica, caratterizzata da linee essenziali e da un perfetto equilibrio tra forma e spiritualità. Ma l’intero territorio reggiano è costellato di piccoli gioielli: chiese rurali, oratori, battisteri e altre pievi millenarie che hanno svolto un ruolo fondamentale nella vita delle comunità locali. Molte sorgevano lungo gli antichi percorsi di collegamento tra pianura e montagna, diventando punti di riferimento per chi attraversava l’Appennino.
Questi edifici sono spesso immersi nella magia dei borghi storici dell’Appennino Reggiano, luoghi dove il tempo scorre lento e la tradizione è ancora protagonista. Borghi come Carpineti, dominato dall’imponente castello matildico; Castelnovo ne’ Monti, con il suo centro antico affacciato sul profilo inconfondibile della Pietra di Bismantova; Toano, custode della splendida Pieve di Santa Maria Assunta; o Marola, noto per l’antica abbazia benedettina immersa tra boschi e silenzi.
3. I Gessi Triassici: un paesaggio geologico unico in Italia
Pochi luoghi in Italia offrono uno spettacolo naturale paragonabile ai Gessi Triassici dell’Appennino Reggiano. Qui, formazioni geologiche di oltre 200 milioni di anni emergono come sculture modellate dal tempo. Il paesaggio è caratterizzato da dorsali bianche, doline, canaloni e rilievi che sembrano provenire da un altro mondo.
Questo complesso geologico, unico nel suo genere e patrimonio UNESCO dal 2023, racconta la storia antichissima dell’area, quando queste rocce si formarono in un ambiente marino salmastro. Oggi i Gessi Triassici offrono uno scenario perfetto per escursioni, fotografia naturalistica ed esplorazioni.
Uno dei percorsi più suggestivi è il Giro dei Gessi Triassici, un itinerario escursionistico ad anello che attraversa i punti più affascinanti del comprensorio. Tra saliscendi, viste panoramiche e tratti immersi nella macchia boschiva, il cammino regala un incontro diretto con la geologia e la natura più selvaggia dell’Appennino.
4. Itinerari naturalistici nell’Appennino Reggiano, verso Monte Valestra, Monte Fosola e la Sella della Serra

Gli amanti del trekking troveranno nell’Appennino Reggiano un vero paradiso. Per questo itinerario abbiamo selezionato tre percorsi ricchi di fascino, adatti a chi cerca natura, silenzi e panorami indimenticabili.
• Monte Valestra: la balconata naturale sulla valle
Il percorso che sale al Monte Valestra è forse uno degli itinerari più amati. Il percorso prende avvio dal borgo di Valestra e sale tra boschi e affioramenti rocciosi dove riaffiorano antichi fossili marini, testimoni della storia geologica del territorio. Si raggiunge poi l’oratorio di Santa Maria Maddalena, edificato sopra una cavità naturale nota come “Buco del Diavolo”, prima di proseguire verso la vetta del Monte Valestra, dove sono stati rinvenuti reperti dell’età del Bronzo. Da qui il sentiero scende lungo il crinale fino all’oratorio di San Michele, attraversando cavità millenarie e splendidi punti panoramici che uniscono natura, storia e spiritualità.
• Monte Fosola: l’escursione immersa nei boschi
Meno conosciuto ma molto suggestivo, il Monte Fosola offre un cammino tranquillo, quasi meditativo. L’itinerario parte dal Castello di San Pietro di Carpineti, attraversando boschi, crinali panoramici e scorci sulla valle sottostante. Si dirige poi verso la Pieve di San Vitale, simbolo di spiritualità e storia. Lungo il percorso si alternano rilievi geo-morfologici che offrono viste spettacolari e momenti di contemplazione, unendo l’interesse storico-architettonico a quello naturalistico. Infine, il tracciato scende dolcemente tra boschi e sentieri, regalando un’esperienza completa di paesaggio, cultura e autenticità appenninica.
• Sella della Serra: crinali e viste a perdita d’occhio
Questo itinerario segue un’antica dorsale panoramica che collega il Ponte di Cavola ai borghi di montagna, ripercorrendo in parte l’antico tracciato medievale che un tempo portava all’“hospitale” di San Giacomo. Il percorso sale tra vigneti, campi e boschi di roverella fino a Cogliolla, da cui si apre una vista spettacolare sulla dorsale Monte Fosola–Castello di Carpineti–Monte Valestra. Prosegue poi tra calanchi, casali e paesaggi agrari curati, raggiungendo il borgo di Savognatica, ricco di architetture tardo-medievali e scorci autentici. L’ultima parte del sentiero conduce alla Sella della Serra e scende verso Carpineti, attraversando boschi arenacei e zone dove affiorano strati rocciosi con fossili miocenici, perfetta conclusione per un itinerario che unisce storia, natura e geologia.
5. Un soggiorno eco-friendly nel cuore dei boschi dell’Appennino Reggiano: Tenuta Frascanera



Per vivere pienamente lo spirito dell’Appennino Reggiano, niente è meglio di un soggiorno immerso nella natura. Circondata da sette ettari di boschi e prati incontaminati, Tenuta Frascanera è un casale in pietra dell’Ottocento sapientemente restaurato, che unisce il fascino delle antiche dimore rurali al comfort moderno. Dalla sua posizione privilegiata sulla sommità di una collina si apre un panorama mozzafiato sui monti dell’Appennino Tosco-Emiliano.


Le due unità abitative, accoglienti e curate nei dettagli, ospitano fino a dieci persone e offrono spazi caldi, verande panoramiche e una piscina riscaldata immersa nel silenzio dei boschi. Qui ogni soggiorno diventa anche esperienza: yoga e attività olistiche all’aria aperta, passeggiate tra querce secolari, momenti conviviali nei portici e attività nell’azienda agricola biologica della tenuta. A pochi minuti da borghi autentici come Valestra e dai grandi scenari dell’Appennino Reggiano, la struttura offre privacy totale, natura intatta e un’ospitalità sostenibile che trasforma una semplice vacanza in un ritorno essenziale alle cose che contano.
L’Appennino Reggiano è molto più di una destinazione: è un’esperienza da vivere con calma, lasciandosi sorprendere dalla sua storia millenaria, dai paesaggi intensi e dalla calorosa ospitalità delle sue strutture eco-sostenibili.



