Tra montagne rigogliose e il riflesso argentato del bacino di Cabril, in Portogallo, c’è un luogo che sembra sospeso tra sogno e realtà. Rio Zêzere @exit_republic_portugal2025 è un approdo per chi cerca silenzio e comunità, natura autentica e nuove prospettive di vita.
In questo angolo nascosto del Portogallo centrale, abbiamo intervistato Costanze, berlinese che ha scelto di trasformare due ettari di terra in rifugio sostenibile e spazio di condivisione.
La sua storia ci accompagna in un viaggio fatto di coraggio, semplicità e desiderio di vivere in armonia con il paesaggio e con le persone.
Qual è la storia che ha dato vita a Rio Zêzere @exit_republic_portugal2025?
In un momento storico complesso, ho sentito il bisogno di cercare un posto ai margini dell’Europa, un rifugio lontano dal “centro della tempesta”, ma senza rinunciare all’identità europea. Non volevo vivere da straniera in senso stretto, ma contribuire, anche nel mio piccolo, a mantenere l’Europa un luogo di pace.
Nel 2022 ho esplorato a lungo la Spagna del sud, ma l’ho trovata troppo secca e affollata. Poi sono arrivata in Portogallo, nel suo cuore verde: qui ho trovato acqua, natura, quiete, e una comunità accogliente e rilassata. Così ho scelto questo terreno di due ettari come mia seconda casa.
Dalla terra all’ospitalità
Da poco abbiamo iniziato a proporlo come destinazione di vacanza o come possibile nuovo inizio per chi cerca uno stile di vita diverso, con vista diretta sulla diga di Cabril e il Rio Zêzere, celebrato da poeti e circondato da boschi, ruscelli e villaggi quasi abbandonati. È un territorio fertile, dove vivere bene e con semplicità è ancora possibile.
Come vivete la sostenibilità a Rio Zêzere @exit_republic_portugal2025?
Siamo appena agli inizi, quindi molte cose sono ancora in fase di progettazione. Intanto acquistiamo cibo locale da vicini e agricoltori della zona, utilizziamo esclusivamente l’acqua del posto e la trattiamo con attenzione, e stiamo progettando un impianto fotovoltaico.
Per le costruzioni usiamo materiali naturali e locali – legno di eucalipto, argilla, paglia – e con l’aiuto di un vicino abbiamo già creato le prime terrazze e spazi per camper.
Il sogno è realizzare un progetto di permacultura con alberi da frutto, orti e la possibilità per altri di coltivare la terra. Intanto raccogliamo vino, mele cotogne e olive: quest’anno faremo il nostro primo olio d’oliva dalle circa 70–80 piante della proprietà.
Quali esperienze apprezzano di più i vostri ospiti?
Lavorare insieme. Soprattutto imparare a costruire con le proprie mani, senza debiti e senza mutui trentennali. In questo periodo stiamo realizzando una casa in argilla con un amico che ci sta insegnando le tecniche: condividiamo volentieri questo sapere, sia attraverso workshop, sia come esperienza di work & travel.
Quali percorsi nella natura amate condividere con chi vi viene a trovare?
Dipende da cosa cercano. Alcuni amano percorrere i corsi d’acqua selvaggi nei dintorni, altri preferiscono la nostra terrazza incantata, con un ruscello ai piedi della montagna.
Accompagniamo spesso i nostri ospiti nei laghi nascosti o nei punti più suggestivi del Cabril, ma consigliamo anche gite a Tomar – ultimo rifugio dei Templari – o a Coimbra, l’antica città universitaria.
Chi vuole il mare, in un’ora può raggiungere spiagge solitarie e incontaminate sull’Atlantico. E per chi sogna di stabilirsi qui, organizziamo visite a terreni e case “off-market” che attendono nuovi abitanti.
Cosa significa per voi far parte della comunità Ecobnb?
Abbiamo scoperto Ecobnb per caso e ci è subito piaciuta l’idea: chi cerca lì non ha paura di una ragnatela o di incontrare un cinghiale selvatico. Anzi, sono persone che apprezzano la natura, la comunità e il desiderio di imparare.
Riscoprire l’essenziale nel cuore verde del Portogallo
Tra le acque cristalline del bacino di Cabril, nel rigoglioso cuore verde del Portogallo, Rio Zêzere @exit_republic_portugal2025 è più di una destinazione: è un invito a riconnettersi con la natura, immergersi nella vita sostenibile e riscoprire ciò che conta davvero.
Qui la semplicità diventa uno stile di vita, ogni momento offre l’occasione di rallentare, e la domanda che molti di noi si pongono – come tornare a vivere davvero? – trova risposta nel ritmo della terra, nella comunità e nella quieta bellezza che ci circonda.
