La permacultura è una disciplina introdotta in Italia abbastanza recentemente ma che ha origini ben più datate, seppure non esattamente antiche.

I primi a parlare di permacultura furono infatti, circa 30 anni fa, gli australiani Bill Mollison, ricercatore e biologo del Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation(CSIRO)e oggi del Permaculture Institute, e David Holmgren suo studente.

Per primi Mollison e Holmgren hanno tracciato le basi di un nuovo approccio estendendolo dall’agricoltura, ambito in cui originariamente era nato, a tutti i sistemi che riguardano la vita umana dall’architettura alla gestione delle comunità.

Cosa è la permacultura?

In breve potremmo dire che è una disciplina che mira a realizzare ecosistemi permanenti e autosufficienti.
Il termine viene dalla fusion di due parole

  • Permanente – qualcosa, cioè, che è destinato a durare
  • Agricultura – la pratica di coltivare il suolo e di allevare animali

Alla base della disciplina c’è quindi la volontà di creare “qualcosa” destinata a durare e per riuscirci questa cosa, che sia l’agricoltura o qualsiasi altro sistema umano, deve poter essere autosufficiente e rigenerarsi, altrimenti è destinata a scomparire
Mollison e Holmgren sono partiti da un ‘osservazione attenta della Natura e di come funziona, di come ogni risorsa naturale sia, generalmente, destinata a non terminare ma a autorigenerarsi e a dar luogo a un circuito virtuoso in cui ogni elemento è funzionale all’altro, se non alterata.
Tale osservazione li ha portati a individuare principi applicabili ai diversi sistemi umani e agli ambienti, città o campagna, in cui gli umani vivono con obiettivo l’autosufficienza dei medesimi.

Casa svedese
Una tradizionale casa in legno rossa e tetto coperto di zolle di erba in Svezia fotografia di Phototouring via Flickr

L’approccio della permacultura per le abitazioni

Se è vero che non sempre è possibile né necessario partire da zero e costruire nuovi edifici, è anche vero che molto si può fare per dotare gli edifici esistenti di una serie di strumenti tali da ridurre lo spreco di energie e massimizzare le risorse.
Rientrano in tale ottica l’uso di pannelli solari per l’energia o i nuovi sistemi di coibentazione per il mantenimento delle temperature in inverno.

Pane
Pane prodotto da piccoli produttori con farine bio fotografia via Unsplash

L’approccio ispirato alla permacultura in campo economico e finanziario

Lontano dal propugnare un’acritica lotta al sistema capitalistico, l’approccio ispirato alla permacultura mira a un uso più equilibrato e sensato delle attuali risorse per scongiurare il pericolo di esaurirle tutte e non lasciare nulla alle generazioni future.
Tra le azioni concrete ci sono:

  • Sostegno ai piccoli business e alle piccole attività rispetto alle attività delle grandi multinazionali
  • Sostegno al commercio equo e solidale
  • Investimenti in ricerca di nuove energie
Gruppo di persone
Gruppo di lavoro fotografia di Susan Sermoneta via Flickr

La permacultura nella gestione delle comunità

Qualsiasi sforzo di cambiamento di qualsiasi sistema sarebbe però impossibile o non duraturo se frutto di una mera imposizione.
Per tale motivo, la permacultura parte da un lavoro sulle comunità per definire una serie di tecniche e modalità di creazione consenso tali da poter sostenere processi decisionali che siano condivisi e, quindi, abbracciati e sostenuti.

Costruzione sostenibile in UK
Il primo esperimento di una costruzione sostenibile del Low Carbon Trust a Earthship Brighton, Stanmer Park, Falmer, East Sussex, UK fotografia di Esa Ruoho

La permacultura e l’architettura

Considerando l’architettura come l’arte che definisce gli spazi in cui l’essere umano vive e lavora, la permacultura è uno degli approcci più innovativi e interessanti in tale ambito.
Ad oggi l’approccio della permacultura ha determinato una crescente attenzione verso tecniche e materiali sostenibili e rigenerativi nel tentativo di ridurre l’impatto sull’ambiente naturale.
Una sfida notevole.

Una sfida che una famiglia italiana ha deciso di far sua qualche anno fa in uno dei luoghi più impervi e belli della Sicilia: le falde dell’Etna.
Proprio qui, a 900 metri sul livello del mare, è nata la Casa di Paglia Felcerossa.

Muro di paglia
Il dettaglio di uno dei muri in paglia di Casa di Paglia Felcerossa fotografia tratta da casadipagliafelcerossa.it

Composta da una costruzione principale e da due piccole casette, Felcerossa è un concentrato di principi di permacultura applicati a tutte le attività umane:

  • architettura – la casa principale ha la struttura portante in legno e balle di paglia e l’energia per riscaldare l’acqua, ad esempio, è data dai pannelli solari.
    Le due unità minori sono state edificate usando la roccia lavica e arredate con materiali a basso impatto e pur essendo arredate in modo essenziale garantiscono i comfort di una qualsiasi abitazione comune.
  • Alimentazione – i prodotti che si portano in tavola sono quelli dei campi della zona e quindi soggetti alla stagionalità
  • Cultura e tempo libero – il teatro di Felcerossa è aperto sia ai locali che ai turisti che si fermano qui con attività di intrattenimento, seminari e workshop vari.
Teatro all'aperto
Casa di paglia Felcerossa, il teatro all’aperto fotografia tratta da casadipagliafelcerossa.it

Felcerossa è infatti una struttura aperta ai turisti che non solo cercano un luogo per visitare l’Etna, le Grotte di Alcantara, Taormina o le barocche Noto e Modica, ma è il luogo perfetto per chi desidera vivere per qualche giorno l’atmosfera della campagna e provarsi con le attività quotidiane di una fattoria: dalla cura degli animali alla raccolta dell’uva o alla preparazione dei campi per la prossima semina.

A noi piace perché rende concreto il sogno di poter vivere in armonia con la Natura e si trova in una terra bellissima, la Sicilia.