Inverno Liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa è molto più di un libro: è un viaggio collettivo nato dall’incontro tra Michele Nardelli e Maurizio Dematteis. Attraverso un reportage che va dalle Alpi alle Madonie in Sicilia, il testo ci racconta come il cambiamento climatico, la crisi economica e la trasformazione culturale stiano ridefinendo la vita nelle terre alte e mettendo in discussione l’industria dello sci di massa.
Una Montagna che Non è più la Stessa
Il libro parte da un momento rivelatore: la consapevolezza che la montagna, come è stata conosciuta per decenni, non esiste più. Dopo la pandemia, l’evidente fragilità dell’economia sciistica si è rivelata in tutta la sua gravità. In un contesto in cui il cambiamento climatico accorcia le stagioni, i costi di gestione aumentano e la crisi economica rende lo sci uno sport sempre più elitario, il libro solleva una domanda cruciale: quale futuro possiamo immaginare per la montagna?
La Monocultura dello Sci
Gli autori propongono una riflessione profonda, paragonando l’industria dello sci al fordismo. Come l’industria automobilistica ha plasmato la città, la monocultura della neve ha cambiato le montagne, imponendo un modello che privilegia la quantità alla qualità e urbanizzando paesaggi fragili. Questo modello ha marginalizzato le economie tradizionali e reso la montagna dipendente dagli impianti di risalita e dalle seconde case, riducendo progressivamente il numero di abitanti, indebolendo le economie locali e limitando il ricorso a filiere del territorio.
Una Visione a Lungo Termine
La crisi climatica e la crescente scarsità delle risorse richiedono cambiamenti radicali, non semplici aggiustamenti. Invece di rincorrere emergenze, è necessario adottare una visione di lungo termine che ridia valore alla montagna in tutte le sue dimensioni. Emerge l’urgenza di ripensare ad un nuovo patto sociale e culturale che unisca le competenze degli abitanti della montagna “restanti” con le idee e l’energia dei giovani “arrivanti”.
Nuove Esperienze di Rinascita per le Terre Alte
Inverno Liquido racconta esperienze innovative che stanno già tracciando un nuovo modo di vivere le terre alte: dalle iniziative di Valpelline alle cooperative di comunità dei Briganti del Cerreto e della Valle dei Cavalieri e alla comunità dei Custodi del Monte Mutria. Questi progetti dimostrano come la montagna possa rinascere, basandosi su un modello diversificato e sostenibile, fondato su un’economia locale e su una comunità più inclusiva.
Un Appello per il Futuro delle Terre Alte
I”Inverno Liquido” ha dato vita ad una “comunità di pensiero” che, come un collettivo di scrittura, esplora e immagina un futuro diverso per le terre alte. La riflessione non si esaurisce in questo libro: è l’inizio di una collana che analizzerà, a partire dalle montagne, le trasformazioni profonde del nostro tempo. Con questo progetto, gli autori lanciano un appello: “Non ci si salva da soli. Occorre incrociare gli sguardi, condividere le conoscenze e tessere alleanze ampie e plurali.” Un primo passo per costruire, insieme, il futuro sostenibile dei territori di montagna.