Viaggiare è inevitabilmente connesso all’idea di un mezzo di trasporto, e tra tutti, l’aereo si configura comunemente al primo posto. Veloce, sicuro, economico: l’aereo è il mezzo in assoluto più utilizzato per coprire grandi distanze in poco tempo a costi proporzionali bassissimi. Quale mezzo potrebbe rappresentare meglio la nostra epoca, dove ogni cosa viene elaborata in pochi secondi e tutto è fast?

Viaggiare senza aereo e slow: quando conta il percorso, più che la meta

Negli ultimi anni, però, si sta facendo strada un’inversione di tendenza, dove il percorso diventa parte integrante dell’esperienza: si tratta dei cosidetti viaggi slow.
Questa piccola rivoluzione viene promossa dalle esperienze documentate da molti scrittori e bloggers, uno tra tutti Federico Pace con il suo libro Senza volo (Einaudi, 2008), in cui racconta pregi e difetti dei mezzi di trasporto alternativi.

Oltre ad una ragione ecologica (l’aereo è responsabile dell’80% circa delle emissioni di gas serra del Turismo), scegliere di viaggiare senza aereo presuppone uno shift nell’interpretazione della vacanza, che diventa in questo caso un vero e proprio viaggio, nella sua accezione più tradizionale dove le distanze diventano reali e noi non siamo più turisti, ma viaggiatori.

Viaggiare senza aereo e slow: quando conta il percorso, più che la meta

Come fare per Viaggiare senza Aereo?

Come fare nella pratica a mettere in atto questa scelta? Le soluzioni sono molte e più semplici di quanto pensiate.

Se si viaggia in Europa, una risposta è l’Interrail. Per i nati dopo il 2000, inoltre, è stato appena approvato un piano che garantisce ai residenti in europa un pass gratuito del valore di oltre 500 euro e validità di un mese, con il quale è possibile spostarsi in 30 paesi Europei (maggiori informazioni su https://www.interrail.eu/it/pass-interrail).

Soluzioni meno convenzionali sono ad esempio il sito findacrew.net, dove è possibile cercare passaggi in barca, proprietari o responsabili di imbarcazioni, o costruire il proprio equipaggio direttamente online.

Altrimenti si può optare per Flixbus, carpooling, traghetti o autostop, fino ad arrivare a modalità al 100% sostenibili che garantiscono un’esperienza sui generis: i viaggi in bicicletta e a piedi.

Il cicloturismo è un fenomeno sempre più diffuso: oltre ai siti dedicati (qui trovate 10 itinerari in bicicletta per girare l’Europa, e su bikeitalia.it è possibile consultare i percorsi ciclabili nazionali) vi sono inoltre progetti territoriali dedicati alla diffusione di questo mezzo di trasporto. E’ infatti attualmente in corso la progettazione di VENTO, dorsale cicloturistica di 679 km che partirebbe da Torino arrivando fino a Venezia.

Anche ai viaggi a piedi sono dedicati centinaia di blog, articoli e libri. Mattia Miraglio, 29enne di Savigliano, racconta la sua esperienza di 11.000 km percorsi a piedi nel libro A passo d’uomo-Giro del mondo a piedi, dove narra il suo viaggio dal Piemonte alla Nuova Zelanda. Graziano Viviani racconta invece i suoi 400 km a piedi attraverso l’Appennino, camminando tra boschi e antichi borghi, attraverso 4 regioni, 11 province e 3 parchi naturali di un’Italia meno nota e tutta da scoprire.

I nuovi viaggiatori dicono no all’aereo: guida allo slow travel
foto di Paul Trienekens via Unsplash

Viaggiare senza aereo è quindi sia un modo per sostenere il turismo green, sia per trasformare il proprio viaggio in una vera e propria esperienza di vita.

Le possibilità sono innumerevoli: lasciate da parte la fretta di tutti i giorni e partite!

Articolo di Giulia Fontana

Immagine di copertina: foto di Rawpixel, via unsplash

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