Se vi trovate in Emilia, in una calda giornata estiva, e sentite che l’afa vi toglie il respiro mentre il caldo vi scioglie sul divano, ecco una soluzione che fa per voi: una bella gita al Parco del Monte Fuso.

Quest’area verde si trova alle pendici del Monte Fuso, tra Parma e Reggio Emilia, più precisamente nella frazione di Scurano del Comune di Neviano degli Arduini. Partendo dalla città ducale si arriva in meno di un’ora di macchina ed è quindi un ottimo rifugio dal caldo estivo.

Il Parco è il luogo ideale per passare momenti di relax in solitudine ma anche per passeggiate con gli amici. E’ però innanzitutto un posto dove poter scoprire e conoscere la natura.

Numerose sono le iniziate proposte dalla Cooperativa di Comunità Fuso.com che gestisce le aree attrezzate, il centro visite e il ristorante. Come tante sono le attività sportive e culturali proposte dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Appennino Freemind che collabora con la Coop.

Abbiamo chiesto a Gemma Bonardi, guida escursionistica e responsabile attività outdoor della Cooperativa Fuso.com, e a Sara Comelli, atleta del gruppo Arcieri del Monte Fuso, affiliati alla ASD Appennino Freemind, di illustrarci un po’ di storia del parco e presentarci le attività che sono in programma per quest’estate.

Daini nel Parco del Monte Fuso
Daini nel Parco del Monte Fuso, foto di Andrea Merusi

Come è iniziata la vostra attività nel Parco del Monte Fuso?

Sara:  Avendo la possibilità di soggiornare nei dintorni (la mia famiglia è originaria della zona) il Parco è sempre stato un punto di riferimento per il mio svago.

Da bimba amavo passare i pomeriggi estivi sulle altalene o ad osservare gli animali. Adesso mi piace praticare attività e rilassarmi con gli amici immersa nel verde.

L’avventura come attivista del gruppo outdoor del Monte Fuso è nata, invece, dall’idea di Gemma ed altri amici atleti frequentatori del Parco di fondare un’associazione sportiva con lo scopo di promuovere varie attività all’aperto e organizzare eventi sportivi nell’area. In un anno abbiamo già all’attivo due gare di trail running, quattro corsi base di tiro con l’arco e una gara amichevole, oltre all’inaugurazione di una pista di mountain bike enduro e della relativa escursione in bici.
Abbiamo a disposizione questo posto che si presta a numerose attività, quindi credo sia giusto prendersene cura in prima persona per valorizzarlo.

Cosa possono trovare i visitatori del parco dal punto di vista naturalistico? Quali animali?

Gemma: Il Parco del Monte Fuso è caratterizzato dalla presenza di vasti recinti faunistici, all’interno dei quali sono ospitati in semilibertà un centinaio di capi suddivisi tra Cervi, Daini e Mufloni. Recentemente il Parco ha aderito anche ad un importante progetto per la salvaguardia delle razze da allevamento e della biodiversità parmense, si è quindi dotato di nuove recinzioni per ospitare il Maiale nero di Parma, la Pecora cornigliese ed il Tacchino di Parma e Piacenza. Durante le escursioni lungo la ricca rete sentieristica non è difficile osservare qualche esemplare di capriolo, scoiattolo, ghiro, volpe, istrice, tasso o faina.

E se sono in cerca di attività sportive, cosa proponete?

Sara: Il gruppo arcieri di cui faccio parte, apre al pubblico la domenica una parte del campo per far provare a chiunque, grandi e piccini, a tirare con l’arco. Chi si appassiona può approfondire il tiro con l’arco con gli istruttori della compagnia che organizzano corsi in gruppo o individuali. In tal caso ci si ritroverà in una compagnia giovane, energica e molto free(mind) pronta ad accogliervi!

Da escursionista, inoltre, posso dire che il Parco offre diversi percorsi nella natura di diverse difficoltà: facili per chi vuole semplicemente passeggiare per svagarsi; più impegnativi per chi vuole allenarsi, magari con il Nordic Walking o la corsa. In ogni caso si può ammirare la flora e la fauna del posto o magnifici scorci di paesaggi caratteristici del nostro Appennino. Sono percorsi di diversa durata da percorrere soli, in compagnia, oppure aderendo alle diverse iniziative proposte.
E’ presente anche un centro equestre per passeggiate e corsi a cavallo.
Infine, c’è la possibilità di provare l’Orienteering con apposite cartine fornite dal centro parco.

Guardando il sito internet del parco si scopre che sono tantissime le attività in programma per i prossimi mesi, quali consigliate?

Sara: Orienteering e Yoga per ritrovare se stessi (ma anche in gruppo). Per le famiglie consiglio la visita guidata nei recinti faunistici, con successivo svago nel mercatino, per gli adulti. Mentre i bimbi possono partecipare ai tanti laboratori creativi.

Altra attività da non perdere sono le cene a tema! La mia preferita? “Grande selvaggina!”. Ma anche un semplice piatto di gramigna si magia sempre volentieri, nessuno sa prepararli come lo chef Saturno e il suo staff!

 

Le attività nel parco proseguono anche nei mesi autunnali/invernali o solo d’estate?

Gemma: Il Parco gode di un grande afflusso soprattutto nei mesi estivi, durante i quali una notevole varietà di turisti viene a rinfrescarsi e rilassarsi nelle aree pic-nic di libero accesso. Per alcuni è anche l’occasione per provare una delle tante attività sportive offerte e per assaggiare qualche buon piatto tipico.

Durante il resto dell’anno le presenze sono ridotte, ma non mancano gli amanti della quiete. Mentre gli appassionati di outdoor continuano a frequentarlo per godere delle splendide atmosfere caratteristiche di ogni stagione.

Sara:  Il tiro con l’arco si può praticare in ogni stagione, ad eccezione dei momenti di forte perturbazione. Personalmente non vedo l’ora che nevichi per provare a combinare il tiro con l’arco con le ciaspole..

Come si può coniugare un’attività venatoria come il tiro con l’arco con il rispetto della natura e degli animali?

Gemma e Sara: Il tiro con l’arco praticato dagli Arcieri del Monte Fuso, come dalla stragrande maggioranza degli arcieri, non ha nulla a che fare con la caccia con l’arco. Il nostro è uno sport di simulazione venatoria perché si svolge all’interno di ambienti naturali, come prati e boschi, ma i nostri bersagli sono tutti rigorosamente artificiali; studiamo i percorsi rispettando totalmente la natura e allestiamo punti di tiro completamente ambientati nel contesto naturale ed in piena sicurezza per l’atleta.
Il tiro con l’arco ha le sue radici nella caccia dalle origini dell’uomo, ma ora negli anni duemila può regalare nuove emozioni e soddisfazioni senza dover comportare sofferenza per gli animali. Se un nostro socio dovesse incontrare un animale vero nel bosco sapete qual è la prima cosa che fa? Lascia l’arco a terra, frecce in faretra e lo osserva, al massimo si affanna per mirarlo con l’obbiettivo della fotocamera!

Quali sono (se ci sono) le difficoltà che il Parco del Monte Fuso sta vivendo?

Sara: Credo che l’ostacolo più grande per raggiungere il parco, ma un po’ tutta la nostra montagna, sia lo stato delle strade: purtroppo le forti ed anomale piogge dell’ultimo anno hanno causato piccoli smottamenti e frane che hanno coinvolto la rete stradale rendendo meno agevole o veloce raggiungere l’Appennino. Gli abitanti (cittadini, imprese e amministrazioni) si impegnano a ripristinare il tutto, ma è innegabile che la velocità degli eventi, le difficoltà e le tempistiche per gli enti pubblici ad avere finanziamenti non aiutano. Riuscire a snellire e velocizzare questi processi potrebbe davvero rendere un servizio a tutti e non solo alle persone che vivono e lavorano in zona.

A chi consigliereste una gita al Parco del Monte Fuso?

Sara: A tutti coloro che voglio vivere un momento all’aria aperta nella natura. Il Parco si presta alle persone di tutte le età e ai più svariati modi di passare il tempo libero all’aria aperta. E’ adatto per chi ama vivere avventure nella natura, ma anche per chi predilige la comodità delle aree attrezzate e delle attività organizzate.

Grazie Sara e Gemma per la chiacchierata e le utili informazioni!

Se non ha mai visitato questo suggestivo parco dell’Appennino Emiliano, un appuntamento da segnare in calendario è il prossimo 31 agosto, quando, in occasione de “La Giornata della Biodiversità Parmense“, verrà donato al parco un ariete di razza Cornigliese nato presso il Dipartimento di scienze Veterinarie dell’Università di Parma.

Info: Parco del Monte Fuso
Contatti facebook: Parco del Monte Fuso, Arcieri del Monte Fuso, Appennino Feemind

 

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Autore: Andrea Merusi

Sono nato a Parma nel 1984. Mi sono laureato in Biologia (specializzazione Ecologia) e lavoro nel campo dello sviluppo sostenibile aziendale. Coltivo la passione della scrittura e nel 2009 ho partecipato al corso di giornalismo ambientale "Laura Conti". Ho collaborato con diversi giornali: "il Melograno", "Il Punto Magazine", "InfoPo" scrivendo articoli di divulgazione scientifica e nel 2014 ho aperto "il Taccuino di Darwin" (www.iltaccuinodidarwin.com) un portale d'informazione ambientale e culturale. Dal 2009 pubblico i miei pensieri su blog personale: www.andreamerusi.ilcannocchiale.it
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