Una nuova route eco-friendly in Lombardia. Inaugurato quest’anno, in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, il Sentiero di Leonardo ripercorre i luoghi di attività del genio assoluto nel periodo in cui lavorò a Milano, uno dei più produttivi della sua carriera. Un itinerario storico da non perdere, che porta alla scoperta di alcune delle opere più significative dell’artista e inventore rinascimentale.
240 km per ripercorrere la vita di Leonardo
Il percorso si sviluppa da Milano a San Bernardino (Svizzera), seguendo il corso dell’Adda e e del Lario e passando per Lecco, Varese, Pavia. L’itinerario è lungo 240 km e prevede numerose tappe con vari punti di interesse, descritti e raccontati nel libro di Renato Ornaghi “Il Sentiero di Leonardo. 240 km da Milano a San Bernardino. Luoghi, temi, percorsi, ospitalità“.
Per chi fosse interessato è previsto anche un ritorno che da San Bernardino scende a Milano lungo il Melsocina, il Ticino e il Naviglio Pavese. Il percorso completo forma così un anello di 520 km.
Un percorso lungo e ricco di attrazioni non solo naturali ma di vario genere ingegneria, architettura, arte e storia. Ciò che rende speciale questo percorso è che è sempre affiancato da corsi d’acqua, tra fiumi e canali. L’acqua è stato uno dei soggetti di studio preferiti di Leonardo, che in questi luoghi studiava la dinamica dei fluidi, per poi progettare grandi opere per la comunità, che tuttavia erano spesso troppo avanzate per l’epoca e nessuno era in grado di costruire.
Perchè “il sentiero di Leonardo”? La scelta è stata fatta in occasione del 500° anniversario della morte di Leonardo, nel 1509. Musei e opere in memoria di da Vinci sono diffuse in tutta Italia. Lungo questo percorso si riesce a entrare nella vita del personaggio, non solo osservando le sue opere, ma anche percorrendo i suoi stessi passi e osservando alcuni dei luoghi che lo hanno ispirato.
Leonardo Da Vinci, genio universale
In quanto al personaggio… chi non lo conosce? Un uomo di ingegno e talento universale, che ha eccelso in molti campi dell’arte e della conoscenza e ha portato il suo contributo in tutti i luoghi in cui ha vissuto durante la sua lunga vita. È stato architetto, pittore, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista. Genio a tutto tondo. Fama che gli è valsa numerosissimi riconoscimenti, dall’Aeroporto da Vinci a Fiumicino, all’uomo vitruviano sulla moneta da 1 euro, solo per citarne alcuni.
Un ampio capitolo della vita di Leonardo è legato al Ducato di Milano, dove visse per più di 20 anni. Spostandosi tra il capoluogo, Pavia, la valle dell’Adda e il lago di Lecco, trovò molti spunti di ispirazione per i suoi interessi in ambito naturalistico (i corsi d’acqua, le Alpi, gli uccelli), che ebbero anche una importante influenza sulla sua produzione artistica (i paesaggi) e ingegneristica (i canali).
Sul sentiero di Leonardo da Milano a Lecco
A partire dal capoluogo lombardo le opere di Leonardo da Vinci sono molte. In questo breve paragrafo sono riportati solo alcuni esempi, con lo scopo di dare un’idea di cosa si può trovare lungo questo percorso.
A Milano, il cavallo di Leonardo, il Cenacolo (dove si trova l’Ultima cena), la casa degli Atellani, il monumento a Leonardo in piazza Scala, nonchè i musei con sezioni a lui dedicate, tra cui il Museo della Scienza e della Tecnica, il Leonardo3, e la Pinacoteca Ambrosiana. Quest’anno inoltre, per il suo 500° anniversario, gli sono stati dedicati numerosi eventi e mostre.
Procedendo poi lungo il naviglio della Martesana, si raggiungono Gorgonzola e Trezzo sull’Adda, dove si può ammirare il sistema di chiuse con le conche che pare siano state inventate da Leonardo.
Si arriva poi ad Imbersago, dove si trovano le rapide dell’Adda, che da Vinci aveva progettato di rendere navigabili, e il traghetto di Imbersago (nella foto sopra).
Si procede ancora verso Lecco, dove si può ammirare il paesaggio che è stato scelto come sfondo per la Gioconda, con il ponte Azzone Visconti.
Fino a qui siamo arrivato soltanto alla 4° tappa del percorso, che ha un totale di 26 tappe, 12 fino a San Bernardino e 14 per tornare a Milano.
Per raggiungere San Bernardino è necessario affrontare anche il passo dello Spluga, attraversando il confine con la Svizzera e il San Bernardino. Quest’ultimo tratto dovrebbe essere la strada fatta da Leonardo durante una spedizione nelle Alpi. Pare infatti che Da Vinci fosse anche un appassionato alpinista e si pensa sia salito sul monte Adula, 34oo mt., che sovrasta il passo Spluga.
Una descrizione più dettagliata delle tappe: qui trovare la mappa con il tracciato in Gps e il link al sito ufficiale del Sentiero di Leonardo.
5 motivi per non perdere il Sentiero di Leonardo
- E’ un itinerario che può essere fatto tutto in bicicletta o in e-bike. Il percorso è strutturato lungo piste ciclabili come la ciclabile dell’Adda e la ciclabile del Ticino. In alcuni casi, l’itinerario percorre strade antiche, come ad esempio l’antica alzaia del naviglio.
- È immerso nella natura. Si passa vicino ad aree protette come il Consorzio Riserva Naturale Pian di Spagna, sopra il Lago di Como. Noto per la presenza di molti uccelli, i quali furono osservati attentamente da Leonardo, che sognava di mettere le ali anche all’uomo, come testimoniano le sue invenzioni.
- Testimonia l’impegno a preservare la cultura dei territori che attraversa, valorizzando la storia e rintracciando le impronte che ha lasciato Leonardo da Vinci. Un personaggio che può essere un modello di vita per grandi e piccini.
- L’itinerario di Leonardo sostiene le comunità locali perchè stato ideato in collaborazione con i comuni che attraversa. La regione Lombardia fornisce un passaporto gratuito, che può essere completato richiedendo il timbro ufficiale in ogni tappa del percorso! Trovi maggiori informazioni qui.
- Come tutti i viaggi, puoi renderlo tu stesso un percorso green, preferendo una bicicletta all’auto, mangiando in ristoranti con prodotti locali e scegliendo strutture ricettive eco-friendly.
Buon viaggio lento!