L’ambizioso progetto Città 30, promosso dall’Unione Europea, sta diventando realtà in moltissime città italiane. Un primo passo verso una mobilità più sostenibile?
La proposta del Parlamento Europeo di ridurre lo spazio dedicato alle auto e di imporre il limite di velocità di 30 km/h in tutte le città europee risale al lontano ottobre 2021. Una proposta attuata solamente in alcune capitali europee, ma abbastanza trascurata nella nostra penisola, perlomeno fino a giugno 2023. In quel periodo è infatti iniziata la transizione di moltissime importanti aree urbane in “città 30”, per una circolazione stradale più sicura e organizzata.
Quali saranno le Città 30 in Italia?
Bologna sarà una delle prime Città 30 in Italia, con numerosi interventi partiti il 1° luglio e finalizzati alla messa in sicurezza delle strade, all’abbattimento delle barriere architettoniche e all’installazione di nuove piazze scolastiche e pedonali. Un progetto che mira anche a riqualificare gli spazi urbani già esistenti, come ad esempio le piste ciclabili che verranno implementate e, nel caso di Bologna, formeranno una vera e propria Bicipolitana.
Nel 2024 moltissime altre città italiane potrebbero diventare delle Città 30, tra cui Milano, Torino e Parma. Si tratta di un percorso impegnativo, che porterebbe a riorganizzare, a volte anche radicalmente, la mobilità urbana delle città, ma sicuramente per il meglio…
I benefici delle città a 30 km/h
Sono tanti i vantaggi di una Città 30, sia a livello ambientale sia a livello di qualità della vita dei cittadini:
- una maggiore sicurezza stradale: la riduzione dei limiti di velocità da 50 a 30 km/h riduce il rischio di incidenti del 25 %, nonché i danni causati alla persona da un eventuale impatto diretto o fra veicoli;
- promozione della mobilità verde: uno degli obiettivi principali dell’Europa, con l’iniziativa delle Città 30, era proprio quello di incentivare l’utilizzo di mezzi ecosostenibili, tra cui ad esempio la bici, tramite l’implementazione delle piste ciclabili e la messa in sicurezza delle strade;
- ridotte emissioni di CO2, grazie ad una guida più tranquilla, all’utilizzo di mezzi ecosostenibili e alla riconsiderazione del commercio di vicinato;
- numerosi benefici sociali: l’iniziativa migliora la vita dei cittadini, che potranno spostarsi più serenamente anche a piedi. Le strade, più accessibili e meno trafficate, restituiranno autonomia anche alle persone più vulnerabili.
Foto di copertina via Canva PRO