La Foresta Amazzonica è il polmone verde del Pianeta Terra. Però con il passare degli anni la foresta pluviale più estesa del mondo sta diventando sempre meno verde. Cosa fare per preservarla?

La foresta Amazzonica si estende per 6,7 milioni di kmq in nove Paesi del Sud America: Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname, Venezuela e Guyana francese. Si tratta della più vasta foresta pluviale del pianeta, e con la sua vegetazione regola e condiziona l’intero clima della terra. Ecco perché la foresta Amazzonica, che mantiene il primato mondiale per estensione e biodiversità, è così importante. Oggi questo patrimonio naturale inestimabile è minacciato dalla deforestazione, oltre che dai cambiamenti climatici.

Immagine del Rio delle Amazzoni
Rio delle Amazzoni Foto Canva Pro

Perché la Foresta Amazzonica è sempre meno verde?

Secondo i dati del WWF, ogni anno scompaiono circa 12.000 mq di foresta Amazzonica, e in alcuni anni si sono persi persino 28.000 kmq. È incredibile pensare che solo nel territorio Brasiliano si perde una superficie di foresta pluviale pari a 3 campi da calcio ogni minuto. La principale causa è la deforestazione illegale che avviene spesso tramite incendi “slash and burn”, ovvero taglia e brucia, per trasformare la foresta in campi coltivabili o pascoli.

Secondo le ricerche scientifiche, i principali responsabili della perdita delle foresta Amazzonica sono le aziende che si occupano dell’allevamento di animali da carne, responsabili dell’80% della perdita di aree boscate.

Inoltre, il Brasile nel periodo in cui ha governato il Presidente Bolsonaro ha avuto un aumento di quello che viene definito “conflitto per la terra”. Si tratta di episodi per lo più contro le popolazioni indigene dell’Amazzonia. E questo ha fatto si che la foresta Amazzonica fosse sempre più a rischio.

Nel 2022 sono stati registrati 759 episodi di violenza che hanno coinvolto 113.654 famiglie. I dati sono diffusi dalla Fides (Organo d’informazione delle Pontificie Opere Missionarie) su quanto ha rilevato il CPT (Commissione Pastorale della Terra).

Chi sono gli abitanti della Foresta Amazzonica?

Indigeno al lavoro
Indigeno Foto Canva Pro

Gli abitanti della Foresta Amazzonica sono quattro milioni e per lo più sono indigeni davvero molto poveri. Queste comunità indigene riescono a sopravvivere grazie all’agricoltura famigliare.

Purtroppo la siccità che è “figlia” della deforestazione ha fatto sì che molti dei tanti agricoltori abbiano venduto ai latifondisti.

I latifondisti possono contare su impianti di irrigazione ultra moderni che i poveri contadini non possono permettersi. Di conseguenza, i piccoli agricoltori sono stati costretti a trasferirsi nelle città anzi, per meglio, dire nelle baraccopoli che sono nelle zone più povere delle metropoli.

Tra i contadini c’è anche chi non si vuole arrendersi e andarsene. Per questo subisce le continue angherie da i grandi proprietari che vogliono le loro terre da coltivare.

Incendio
Incendio Foto Canva Pro

Il Fondo Amazzonia

Per combattere i grandi proprietari terrieri le oltre 300 tribù locali che vivono nella Foresta Amazzonica hanno chiesto al Presidente Lula di agire in fretta e senza indugio e questo sta già avvenendo.
Tanto più che la Corte Suprema Federale ha tolto il sigillo al Fondo Amazzonia che era stato messo in stand by da Bolsonaro.

Il Fondo Amazzonia, Fundo Amazônia in portoghese, è il principale strumento di cooperazione utilizzato dall’Europa per finanziare progetti di tutela della porzione brasiliana della foresta amazzonica.

Questo fondo che aveva visto la sua nascita nel 2008 con un accordo tra Brasile e Norvegia, proprio grazie a Lula, aveva fatto si che la deforestazione diminuisse addirittura del 70%. Un traguardo davvero molto significativo.

Cosa significa sbloccare il “Fondo dell’Amazzonia”? Lo sblocco del “Fondo Amazzonia” consente di avere disponibilità economiche per supportare progetti di tutela della foresta pluviale. Riattivare questo fondo contro la deforestazione è un passo importante per salvare la foresta amazzonica e fermare i cambiamenti climatici.

Foto copertina via Canva Pro


Autore: Monica Palazzi

Amo molto viaggiare (lavoro permettendo)... Sono diplomata come perito turistico e conosco bene l’inglese, il francese, il tedesco e un giorno vorrei imparare anche lo spagnolo. Adoro sia leggere (in modo particolare i cosiddetti libri gialli) sia scrivere. Mi piace molto cucinare e i miei piatti “forti” sono il risotto, in tutte le sue forme, e i dolci come la torta sia la paradiso sia la marmorizzata. Stravedo per gli animali soprattutto i cani. Vieni a trovarmi anche sul mio blog personale https://monicajollystella.wixsite.com/di-tutto-un-po
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