Il Plogging è l’ideale per chi vuole coniugare lo sport alla tutela dell’ambiente. È una nuova disciplina che nasce in Svezia e che adesso ha tantissimi “adepti” anche in Italia come in tutto il resto del mondo.

Come è nato il plogging? E cosa significa?

Plogging nasce dalla parola svedese “pluck” che significa raccogliere (e in inglese si dice to pick up) con l’unione della parola anglofona jogging ed ecco plogging.

La parola “plogging” così come questa disciplina fu ideata nel 2016 dal podista svedese Erik Ahlstrom che dovendosi trasferire in un’altra città prima di partire decise di ripulire la zona in cui si era allenato fino ad allora.

Plogging ossia come unire sport e tutela dell’ambiente

rifiuti abbandonati sulla spiaggia
Foto di John Cameron su Unsplash

Il plogging è una disciplina, come già detto, che è amica della natura in quanto prevede che mentre si pratica dello sport (per lo più si tratta di corsa o camminata) si raccolgano anche eventuale sporcizia che si trova sul proprio cammino.

L’idea di base del plogging è quella di fare due cose in una poiché si ottimizza il tempo che normalmente dedichiamo a fare sport a fare anche qualcosa di utile all’ambiente che ci circonda.

Cosa serve per poter praticare il plogging?

Per poter praticare il plogging serve essere per prima cosa amanti sia dello sport sia della natura!!

E, oltre a questo, però serve munirsi di un paio di scarpe da ginnastica (comode), di una tuta e cosa molto importante (e non secondaria) avere dei sacchetti (così da poter fare la differenziata) in cui mettere lo sporco e indossare un paio di guanti (meglio se quelli antitaglio) in modo da non toccare direttamente l’immondizia che si raccoglie da terra.

Eventualmente si consiglia per i più scrupolosi pure l’uso delle pinze “dedicate” per la raccolta dell’immondizia. Segnalo che queste pinze si trovano in qualsiasi (un po’ grandicella però) negozio di bricolage, fai da te e anche in qualche ferramenta.

praticare plogging aiuta l'ambiente
Foto di Alex McCarthy su Unsplash

Dove praticare il plogging?

Il plogging può essere praticato ovunque perché ogni posto può aver la necessità di essere ripulito.

Perciò si può andare sia in centro città sia in periferia così come per i sentieri di montagna piuttosto che lungo le spiagge o sui corsi dei fiumi.

Un paio di consigli utili su come fare plogging

qualche consiglio su come praticare plogging
Foto di Tara Glaser su Unsplash

Quando ci si abbassa per raccogliere lo sporco è importante accovacciarsi ma va bene anche piegarsi su una gamba (magari, se possibile, alternandole) e in questo modo si allenano i muscoli dell’anca senza dimenticare che questi piegamenti rassodano gambe e secondariamente anche le braccia. Secondo, ma non certo per importanza, consiglio è quello di cambiare sovente il braccio con cui li si porta in modo da non affaticare sempre e solo lo stesso arto.

Come si sta diffondendo in Italia e nel resto del mondo?

Nel Nord Europa il plogging è una disciplina che si è diffusa molto ma molto rapidamente anche grazie al passa parola mediatico e così facendo sono nate delle iniziative ad esso dedicate in cui la gente si ritrova per praticarlo.

Un esempio in Francia è nata anche una fondazione “ad hoc” che si chiama “Trail Rail Fondation” che vuole insegnare come praticare in modo corretto la raccolta dei rifiuti durante il running.

In Italia, invece, stanno nascendo a fianco delle classiche corse / camminate cittadine anche delle corse /camminate dedicate esclusivamente al plogging e tanto per citarne qualcuna a Bologna, Firenze e Bari.

plogging
Foto via Canva PRO

Un primato tutto italiano

Il nostro paese detiene anche il primato come prima nazione in cui si sono tenuti i primi campionati mondiali di plogging che si sono tenuti dal 1 al 3 ottobre del 2021 e si sono svolti sulle Alpi Torinesi della Val Pellice.

In quell’occasione si sono raccolti grosso modo 800 kg di immondizia su di un percorso di circa 1.780 km.

Qualche curiosità sul plogging

  • Non c’è solo il plogging a piedi (che comunque resta la specialità più classica ed anche la più praticata) ma c’è anche quello in bicicletta così come quello marino e questo secondo tipo si pratica stando su delle imbarcazioni a remi e così facendo si ha la possibilità di raccogliere tutta la sporcizia che caratterizza i fiumi, i laghi e i mari. Senza dimenticare il dog plogging è ovvio il nostro amico peloso non potrà raccogliere lo sporco però sarà una valida e simpatica compagnia.
  • E sapete come si chiama la persona che pratica il plogging?! Il nome esatto è plogger e va bene sia per chi lo pratica a livello agonistico sia per coloro i quali lo fanno a livello amatoriale.

Per avere maggiori informazioni sul plogging consiglio di visitare i seguenti siti internet https://worldploggingchampionship.com/ e https://www.ploggingchallenge.com/

Cover Image: Foto via Canva PRO


Autore: Monica Palazzi

Amo molto viaggiare (lavoro permettendo)... Sono diplomata come perito turistico e conosco bene l’inglese, il francese, il tedesco e un giorno vorrei imparare anche lo spagnolo. Adoro sia leggere (in modo particolare i cosiddetti libri gialli) sia scrivere. Mi piace molto cucinare e i miei piatti “forti” sono il risotto, in tutte le sue forme, e i dolci come la torta sia la paradiso sia la marmorizzata. Stravedo per gli animali soprattutto i cani. Vieni a trovarmi anche sul mio blog personale https://monicajollystella.wixsite.com/di-tutto-un-po
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