L’Agriturismo la Fattoria dell’Autosufficienza è un centro di ecologia applicata situato ai confini del Parco delle Foreste Casentinesi. Un luogo meraviglioso, immerso nella natura incontaminata, dove trovare ispirazioni per uno stile di vita sostenibile.
L’agriturismo la Fattoria dell’Autosufficienza è una perla di rara bellezza. È completamente immerso nel verde e circondato dalle montagne dell’Appenino. È il luogo perfetto per gli amanti della natura che sono alla ricerca di un momento di pace e di relax.
La fattoria, nata nel 2009, si trova nella Comunità montana dell’Appenino Cesenate, nel territorio del Comune di Bagno di Romagna. Il progetto, che nasce con l’idea di diffondere un nuovo modello di vita virtuoso e che rispetti l’ambiente, si basa su 4 pilastri:
- Autosufficienza alimentare
- Autosufficienza energetica & bioedilizia
- Formazione ecologica ed olistica
- Ecoturismo e salute
Questa è la squadra di lavoro che cura si occupa ogni giorno del funzionamento della Fattoria dell’Autosufficienza.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Francesco Rosso, ideatore e custode della Fattoria dell’Autosufficienza.
Ecco cosa ci ha raccontato:
1. Come è nata la Fattoria dell’Autosufficienza?
La Fattoria dell’Autosufficienza è nata inizialmente come piano B per la mia famiglia. Ci siamo resi conto di come l’essere umano, in particolare quello “occidentale” stesse diventando ogni anno sempre più debole. Per trecentomila anni siamo stati in grado di sopravvivere in autosufficienza con ciò che l’ambiente circostante ci offriva. Negli ultimi decenni abbiamo delegato la nostra capacità di sopravvivenza ad un piccolo gruppo di multinazionali che ci garantisce l’acqua, il cibo, l’energia, il calore, i materiali per costruire, i farmaci e di fatto tutto ciò che ci mantiene in vita. La nostra capacità di adattarci a cambiamenti epocali ampiamente previsti quali crisi economiche, ambientali ed energetiche è molto bassa.
Così nel 2009 abbiamo deciso di acquistare un terreno di 70 ettari inabitato da 50 anni, dove i terreni non erano più coltivati da 20 anni, ma ricco di acqua di qualità, aria pulita, terreni incontaminati, boschi e che offriva la possibilità di costruire.
L’incontro con la permacultura ci ha fatto sposare le tre etiche: prenderci cura della terra, delle persone e del futuro. Così il progetto è diventato molto di più di quella che era l’idea inziale.
Siamo partiti pensando di creare un’arca di Noè per la nostra famiglia mentre oggi la Fattoria dell’Autosufficienza è diventata un luogo di accoglienza, formazione, sperimentazione e di ispirazione per chi cerca un’alternativa concreta allo stile di vita che ci sta portando all’autodistruzione. Oggi la Fattoria dell’Autosufficienza rappresenta per il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.
2. Quali buone pratiche di sostenibilità avete adottato?
Sono tante le pratiche che abbiamo implementato per garantire un soggiorno eco-friendly ai nostri ospiti. Le nostre strutture sono ad alto risparmio energetico e sono state costruite con materiali naturali come terra, paglia, calcecanapa e legno. I mobili utilizzati sono autocostruiti con legno di recupero e inoltre utilizziamo oli e vernici naturali. I materassi sono in lattice naturale, i cuscini e le coperte sono biologiche. Il sistema di illuminazione adottato è 100% a led.
Abbiamo previsto stazioni di ricarica per le auto elettriche e abbiamo adottato impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica con 66 kw di accumulo in batteria. Utilizziamo pannelli solari per l’acqua calda e, per il riscaldamento di tutti gli edifici, utilizziamo legna autoprodotta. Discorso simile per il cibo, che viene autoprodotto in maniera biologica. Il nostro ristorante, infatti, è 100% biologico e vegetariano. In merito al sistema idrico è previsto un sistema di captazione delle sorgenti ed una fitodepurazione con recupero di acque nere e grigie. Abbiamo anche una biopiscina, che non prevede l’utilizzo di sali e di cloro e con ridotti sprechi di acqua.
Inoltre c’è la raccolta di acqua piovana su cisterne e laghi di discrete dimensioni. Nei rubinetti invece sono stati inseriti i riduttori di flusso. Per infiltrare l’acqua nel terreno ed evitare l’erosione sono stati realizzati swales e terrazzamenti. Infine abbiamo individuato zone di rewilding dove lasciamo che la natura viva indisturbata.
Ma siamo ancora all’inizio…
3. Cosa apprezzano maggiormente i vostri ospiti?
La bellezza e la coerenza del luogo. Inoltre, gli ospiti sono molto entusiasti della biopiscina, inaugurata nel 2022. È realizzata su 3 livelli e c’è un delicato sistema naturale di depurazione e ossigenazione effettuato da batteri, piante, ghiaie e vortici d’acqua in movimento.
La nostra bio-piscina è ecologica perché, rispetto alle piscine tradizionali, non è stato utilizzato cemento armato per la sua realizzazione e non vengono prodotte acque di scarico con sostanze chimiche nocive per l’uomo e l’ambiente. Inoltre, favorisce la biodiversità e l’arricchimento di spazio vitale per flora e fauna autoctone e durante la stagione fredda non necessita di copertura.
Anche la colazione è un servizio molto apprezzato dai nostri ospiti. Infatti, la possibilità di degustare prodotti locali freschi lascia al cliente un ricordo positivo dell’esperienza.
4. Quali itinerari lenti (a piedi, in bicicletta) ed esperienze green consigliate di non perdere nei dintorni?
Nella alta Valle del Savio esistono diverse realtà virtuose costruite da persone che hanno deciso di tornare a vivere a contatto con la natura, in modo più sostenibile e attento.
C’è chi ha fatto questa scelta già 30-40 anni fa e chi si è avviato da poco. C’è chi si è dedicato all’agricoltura biologica, chi ha messo in pratica i principi della permacultura, chi si è specializzato in pratiche erboristiche o nell’artigianato, chi ha deciso di allevare animali in modo sano e si è dedicato alla produzione di alimenti. Inoltre, c’è chi si è ritrovato a progettare e sperimentare modelli educativi in natura e chi ha fatto dell’accoglienza sostenibile la propria missione… Insomma, di pionieri coraggiosi ce ne sono! Le loro porte sono aperte e la loro disponibilità a mostrare e raccontarsi è unica.
Con una nostra guida è possibile fare un tour di visite presso queste realtà, per rendersi conto che è davvero possibile diventare il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.
5. Cosa significa per voi essere parte di Ecobnb?
Far parte di una comunità di strutture di accoglienza di varia natura che in maniera più o meno avanzata stanno facendo un percorso verso la sostenibilità ambientale.