Una vacanza in bici? Dove, se non nella provincia di Grosseto, immersi nella natura della Maremma? Questo angolo selvaggio della Toscana regala a noi eco-viaggiatori infinite possibilità e un gran numero di piste ciclabili e percorsi da affrontare in MTB.

Nella provincia di Grosseto, la Maremma ha mantenuto il suo animo più autentico, offrendo ancora oggi scorci indimenticabili, arte millenaria, panorami sorprendenti e infinite distese di macchia mediterranea. Tutto sembra invitare il viaggiatore a rallentare, a godere della bellezza semplice ma mozzafiato della natura. Allora, tuffiamoci nel verde. Pedaliamo tra colline e mare, seguiamo le orme degli animali selvatici che hanno fatto della Maremma la loro casa.
Abbiamo selezionato 5 itinerari in bici capaci di soddisfare i desideri di famiglie, gruppi, coppie o singoli viaggiatori; scopriamoli insieme!

La Via Leopoldina in bici

La Via Leopoldina in bici
Foto via Canva Pro

Per il primo itinerario alla scoperta della Maremma su due ruote abbiamo scelto un punto di partenza d’eccellenza: il Glamping Il Sole. Qui puoi dormire in una casa sull’albero, all’interno di una suggestiva cupola, di un grande tepee indiano o di una yurta, il tutto circondato da una natura incontaminata. Glamping il Sole offre agli ospiti un servizio di noleggio e-bike e biciclette elettriche per partire alla scoperta delle colline della Maremma in modo eco-friendly. Proprio a pochi passi dalla struttura green parte uno storico e affascinante percorso, oggi perfetto per una vacanza in bici. È la Via Leopolinda, antica strada commerciale voluta da Pietro Leopoldo di Lorena.

L’itinerario parte dalla Piazza della Vittoria di Paganico e si dirige verso il Cassero Senese, porta fortificata di origini medievali. Da qui si imbocca la S.P. 64 che bisognerà percorrere con particolare attenzione per circa 3 chilometri, sino a girare a sinistra in direzione Monte Antico, passando sotto il ponte della ferrovia. Da qui la strada procede in leggera salita sino a raggiungere un podere, antica stazione di posta. La pendenza aumenta sensibilmente negli ultimi 600 metri prima di scollinare: ora inizia la ripida discesa fino al borgo di Fercole. Attraverso scenari panoramici e viali di cipressi raggiungiamo poi il castello di Casenovole. Proseguiamo in direzione di Monte Antico e Paganico, lungo la piana dell’Ombrione sino a tornare al punto di partenza.

Il percorso, interamente su asfalto, è abbastanza impegnativo, soprattutto per la lunghezza di 38,4 chilometri.

Pedalando tra i vigneti e i borghi della Maremma

I vigneti del Morellino di Scansano in bici
Foto via Canva Pro

La Morellino Gravel è un progetto del Consorzio Morellino di Scansano e di Saturnia Bike che ha come obiettivo quello di promuovere l’enocicloturismo nel territorio della denominazione. Il percorso oggi è aperto a tutti e permette di scoprire la storia, la natura e i sapori di questi territori. Attraversiamo infatti i luoghi dove nascono alcuni dei tesori più preziosi della Maremma: l’olio EVO e il Morellino di Scansano. Nel susseguirsi di saliscendi e vigneti, l’orizzonte spazia sulla costa tirrenica tra Monte Argentario, Parco della Maremma e le isole dell’arcipelago toscano.

Si tratta di un percorso ad anello di 67 chilometri che percorre i comuni di Grosseto, Magliano in Toscana e Scansano. Qui ti aspetta il Podere Novo, agriturismo e centro per attività olistiche e artistiche.
Il dislivello complessivo dell’itinerario è di circa 1300 m, con il punto più alto che si raggiunge nei pressi di Scansano a circa 535 m slm.

Da Semproniano a Saturnia, tra bici e terme

Terme di Saturnia
Foto via Canva Pro

Partendo da Semproniano, borgo medievale edificato prima dell’anno mille, possiamo raggiungere una delle località più famose della Maremma Toscana: Saturnia. Lasciandoci alle spalle la mesatosa Rocca Aldobrandesca di Semproniano, seguiamo le indicazioni stradali per Manciano, poste all’incrocio che troviamo all’uscita del paese. Duecento metri dopo, nella biforcazione, si tiene la destra per immettersi sulla SP 155 di Fibbianello. Appena fuori il paese troviamo la Chiesa della Madonna delle Grazie, risalente al XVI secolo. Il nostro itinerario prosegue sulla destra della chiesa, subito dopo la strada inizia a serpeggiare tra gli olivi con una pendenza che va aumentando fino a raggiungere, in alcuni tratti, il 14%. Continuano a pedalare sulla nostra bici e ben presto possiamo ammirare una meravigliosa vista su Saturnia e la valle dell’Albegna. Dopo qualche chilometro, eccoci nella piazza principali del piccolo borgo. Possiamo fermarci per ammirarne la bellezza o perseguire direttamente verso le sue Terme Naturali; qui la sosta è d’obbligo.

Una volta tornati in sella, ci dirigiamo verso Catabbio, seguendo poi le indicazioni Catabbiaccio – Scalabrelli.
Raggiunto il piccolo centro di case sparse Scarabrelli, ci troviamo davanti a nuovi panorami. Ci troviamo infatti sotto il crinale spartiacque tra i fiumi Albegna e Fiora. Da qui possiamo la valle del Fiora, la Riserva Naturale del Monte Penna, le vestigia della Rocca Silvana e il Convento della Santissima Trinità nella Selva di Monte Calvo. Continuano a salire per qualche altro chilometro per poi discendere gradualmente verso le porte di Semproniano. L’itinerario è lungo 30 km e ha un dislivello di 830 metri.

Se ripartire dopo un bagno caldo nelle sorgenti termali sembra troppo difficile, sappi che poco distante ti aspetta il Relais Villa Acquaviva, romantico agriturismo di charme con ottimo ristorante.

In bici, sulle tracce degli Etruschi

Area archeologica di Roselle
Foto via Canva Pro

La Maremma grossetana è una destinazione perfetta anche per chi si avvicina per la prima volta al cicloturismo o per chi non è tanto allenato. Non mancano infatti i percorsi più semplici, come quello che parte da Roselle. Dopo aver soggiornato in uno dei bellissimi appartamenti dell’agriturismo Corte degli Ulivi, siamo pronti ad affrontare questo itinerario che ci condurrà alla scoperta dei tesori paesaggistici e archeologici che legano il territorio alla cultura etrusca.

Il percorso inizia dalle antiche Terme Leopoldine di Roselle, da dove imbocchiamo prima Via Batignese e poi Strada dei Ruderi. Dopo il sottopasso della E78 si seguono le indicazioni per Nomadelfia – Sementarecce e ci si immette nella Strada della Valle, via leggermente in salita che passa all’interno della valle di Nomadelfia e offre ampi scorci panoramici sulla zona archeologica di Roselle, comprese le grandi mura etrusche e il Tino di Moscona. Poco dopo, sulla nostra destra, possiamo notare il torrente Salica, lungo il quale si possono ancora scorgere i resti di antichi mulini ad acqua. Proseguiamo sino a raggiungere il borgo medievale di Batignano. Qui possiamo visitare la pieve romanica di San Martino, la Chiesa della Confraternita di San Giuseppe in stile barocco e, nella parte finale della suggestiva via di Mezzo, un loggiato a tre arcate costruito con colonne e capitelli romani di riuso. Di nuovo sulla bici per procedere lungo la SP Batignanese, che ci condurrà sino al sito archeologico che custodisce importanti testimonianze della civiltà etrusca. Da qui è possibile tornare alle Terme Leopoldine di Roselle.
L’itinerario ad anello è lungo 22 chilometri ed è su asfalto e pista ciclabile.

Da Follonica a Capalbio, lungo la Ciclovia del Sole

Da Follonica a Capalbio in bici
Foto via Canva Pro

Maremma è macchia mediterranea, colline coltivate e fitti boschi, ma anche mare cristallino, lunghe spiagge e scogli impervi. Allora saliamo in sella alla bici e percorriamo quello che è un tratto della ciclovia Euro 7. Il punto di partenza è Follonica, rinomata meta estiva. Si pedala lungo il suo litorale fino alla Località Puntone dove si prosegue verso l’interno arrivando a Castiglione della Pescaia, caratteristico borgo marinaro arroccato su un promontorio. Oltrepassato il ponte sul Fiume Bruna, raggiungiamo la pineta costiera del Tombolo dove inizia il percorso ciclabile che conduce fino alla Marina di Grosseto. Da qui si torna verso l’interno, fino all’incrocio con la S.P. 158 dove si prende la ciclabile che ci conduce nel centro di Grosseto.

Da qui si procede in direzione sud, parallelamente alla ferrovia. Una volta fuori dal centro abitato, imbocchiamo la S.P. 154 “Spadino” arrivando sul ponte che attraversa l’Ombrone. Quindi seguiamo le indicazioni prima per Istia d’Ombrone e poi per Pratini. Dopo un sottopassaggio comincia la Strada Comunale della Grancia che attraversa un bel tratto di campagna con abitazioni rurali. Dopo poco più di tre chilometri la strada si immette sulla S.P. 16 di Montiano. Prendiamo quota tra le belle colline dell’entroterra, avvicinandoci al borgo di Montiano e arrivando poi a Magliano in Toscana. A questo punto abbiamo due possibilità: procedere verso l’Argentario o verso Capalbio. Noi scegliamo quest’ultimo: è qui che ci aspetta questo meraviglioso campeggio, direttamente sul mare.

L’itinerario è molto lungo e perciò impegnativo. È possibile dividere i suoi 94 chilometri in due giornate.