Le auto danneggiano il pianeta, nonché la nostra salute: perché allora non dare queste informazioni ai consumatori esattamente come avviene per sigarette, alcol e tabacchi? È questa l’idea della nuova normativa che entrerà in vigore dal 1 Marzo in Francia e che ha come obiettivo quello di indirizzare i cittadini verso acquisti più responsabili e sostenibili.

Le pubblicità delle auto in Francia dovranno disincentivarne l'utilizzo
Foto via Canva Pro

Le pubblicità delle auto dovranno contenere al loro interno un disclaimer chiaro che ne disincentivi l’utilizzo. Le case automobilistiche potranno scegliere tra tre tipi di messaggio: “Considera il carpooling“, “Per viaggi brevi, scegli di camminare o andare in bicicletta” o “Usa i mezzi pubblici per i tuoi spostamenti quotidiani“. Gli spot dovranno inoltre includere l’hashtag #SeDéplacerMoinsPolluer” (spostarsi inquinando meno). Si tratta di una prima svolta ecosostenibile nella commercializzazione delle auto; il primo passo verso il 2028, anno in cui sarà vietato promuovere attraverso i canali pubblicitari i veicoli più inquinanti, ovvero quelli che emettono più di 123 grammi di CO2 per chilometro.
Le nuove regole valgono per le pubblicità televisive o radiofoniche, nei cinema, su Internet o sulla carta stampata . Chi non le rispetterà rischia una multa da 50 mila euro per ogni annuncio non idoneo.

Pubblicità delle auto per consumatori più consapevoli

In Francia le pubblicità dovranno suggerire di utilizzare bici e mezzi di trasporto pubblici
Foto via Canva Pro

Proprio come avviene ormai da tanti anni nelle confezioni dei prodotti da fumo, ora Oltralpe gli stessi produttori di auto dovranno sconsigliare l’utilizzo dei veicoli promuovendo mezzi di trasporto alternativi.

Può essere una mossa vincente per rendere i consumatori più consapevoli? È un modo adeguato per accompagnarli lungo la strada per il 2035, anno che la Commissione Europea ha scelto per lo stop ai motori termici? Le reazioni sono state, naturalmente, diverse. Da tutte le fazioni, molti notano come la legge non faccia un distinguo tra i modelli elettrici e quelli termici.

È però un primo passo, che ricorda quello che ha stravolto e migliorato l’advertising delle sigarette. Tu cosa ne pensi? Arriverà in Italia una normativa del genere?


Autore: Chiara Marras

Sono Chiara, 30 anni, una laurea in tasca e tanti progetti in mente. Credo fortemente nel web come punto di scambio e divulgazione e penso che uno dei temi più urgenti in questo momento sia l'eco-sostenibilità. Perché allora non riscoprire il viaggio come unione con la natura e con la cultura locale?
Altri articoli di Chiara Marras →


Questo articolo è stato pubblicato il curiosità ed etichettato , , . Ecco il permalink.