Il Parco Nazionale della Val Grande è un area naturale protetta nel cuore della Alpi Lepontine nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte. Venne istituita nel 1992 per proteggere uno dei territori più selvaggi del nord d’Italia. All’interno del Parco Nazionale sorgono la riserva naturale della Val Grande e la riserva naturale del Monte Mottac.Il Parco Nazionale copre un territorio di 14.598 ettari, completamente montano, ricco di vegetazione, torrenti e fiumi che sfociano a pochi chilometri dal Parco nel Lago Maggiore.

parco nazionale della Val Grande
Autore: Mara Piraglia; Fonte: wikimedia

Scopriamo insieme le meraviglie del Parco Nazionale della Val Grande.

La storia del Parco Nazionale

parco nazionale della Val Grande
Autore: Lichinga; Fonte: wikimedia

Il Parco Nazionale della Val Grande è un territorio selvaggio caratterizzato da una storia antropica peculiare. I primi insediamenti risalgono all’età del ferro e sono state ritrovate incisioni rupestri, necropoli e manufatti funerari. Molto interessante è il “mascherone” di Vogogna in pietra ollare. Risalente al periodo celtico sembra rappresentare la divinità celtica Cernunnos, dio della natura selvaggia. Il paesaggio si trasforma con l’arrivo di pastori e agricoltori che si insediano nella zona. Il territorio della Val Grande vide un grandissimo sviluppo legato alla produzione di legname che si arrestò nel dopoguerra. Con la fine della guerra il territorio venne definitivamente abbandonato, lasciando che la natura riprendesse possesso dei suoi spazi. Nel 1953 iniziano i progetti per rendere la Val Grande un parco nazionale per proteggere la natura selvaggia. Gli sforzi che sono stati fatti negli anni per proteggere l’ambiente naturale che domina in queste valli si sono concretizzati nel 1992.

Flora e fauna del Parco Nazionale della Val Grande

L’abbandono dal parte dell’uomo di questi territori ha permesso un ambio sviluppo della vegetazione e una grande proliferazione della fauna. È possibile incontrare i tipici ungulati italiani come il camoscio, il capriolo, il cervo e il cinghiale. Non mancano i predatori caratteristici delle montagne italiane come il lupo, la volpe, l’aquila reale. Completano il quadro faunistico i piccoli carnivori come la donnola, la faina e la martora.

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Autore: Lelegro; Fonte: wikimedia

La vegetazione ha a lungo risentito dell’opera dei boscaioli dell’inizio novecento. La produzione di legname ha ampiamente maltrattato il bosco. Con il successivo abbandono, la flora ha ricominciato a prosperare. Il giovane bosco che ora compare la vallata è composto da noccioli, faggi e castagni. Le foreste di latifoglie sono accompagnate dalla spettacolare fioritura di specie floreali come l’arnica montana e il giglio martagone.

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Autore: Carlo Galli; Fonte: wikimedia

Specialità culinarie e gastronomiche

Il territorio del Parco Nazionale della Val Grande ha una lunga tradizione di produzione norcina. Sono molto famosi i salumi, prosciutti e la bresaola della Val d’Ossola prodotti nelle valli. Le valli del parco sono rinomate anche per l’allevamento del maiale allo stato brado, agli animali veniva messo un anello al naso per evitare che grufolando andassero a rovinare le coltivazioni e i pascoli. Nella valle ci sono anche molti allevamenti di bovini e capre con una lunga tradizione casearia risalente addirittura all’anno mille. I formaggi tipici prodotti sono Ossolano d’Alpe e lo Spress. Nella zona del Parco Nazionale vengono preparati ottimi prodotti da forno come il pane nero di Coimo e il pan dolce.

Dove dormire green vicino al Parco Nazionale della Val Grande

Agriturismo Corte Merina

Agriturismo Corte Merina

Immerso nella natura del Parco Nazionale l’Agriturismo Corte Merina offre la possibilità di rilassarsi e circondati da un ambiente genuino e casalingo. L’agriturismo si trova a 5 minuti dal borgo Cicogna dove il paesaggio della natura selvaggia vi darà la possibilità di immergervi nel trekking alla scoperta delle tracce della civiltà contadina e delle faggete centenarie. Un magico incontro tra natura e storia per delle vacanze all’insegna del relax e dell’ecosostenibilità. L’agriturismo offre anche la possibilità di campeggiare con la propria tenda per rendere l’avventura ancora più selvaggia.

Il Feriolo

Eco bnb Il Feriolo

Il b&b Il Feriolo a Baveno, è un gioiello di edilizia ecosostenibile. Si trova sulla sponda piemontese del Lago Maggiore offrendo la possibilità di scegliere tra le montagne e il lago. Svegliarsi potendo ammirare questo paesaggio incantevole e sorseggiare il caffè ammirando le imponenti montagne renderà il vostro soggiorno indimenticabile. Il piccolo comune di Baveno, nel golfo del Borromeo, è una piacevole località turistica, punto d’incontro tra la natura e il relax da dove potrete partire per fantastiche escursioni nel Parco Nazionale della Val Grande o tra le isole Borromee.

Le migliori escursioni nel Parco Nazionale della Val Grande

parco nazionale della val grande
Autore: Galli Carlo; Fonte: wikimedia

Il Parco Nazionale della Val Grande ospita itinerari per tutte le fasce d’età. Molto interessante da visitare è l’Ecomuseo della pietra ollare e degli scalpellini a Malesco. Il museo gestisce anche le attività del Museo del Parco Nazionale della Val Grande, del Mulino di Zornasco e del lavatoio storico.

parco nazionale della val grande
Autore: Fabrizio Colace; Fonte: wikimedia

Il territorio del parco è ricco di sentieri e percorsi alla scoperta della natura. Il sito del parco offre una bellissima mappa per poter organizzare le proprie escursioni. Considerata la natura dei paesaggio selvaggio e le peculiarità del territorio si consiglia di essere molto prudenti e farsi accompagnare dalle guide del parco. Inoltre all’interno della folta vegetazione non c’è copertura di rete per la telefonia mobile. Il buon senso è il miglior amico dell’escursionista. Se non vi sentite hikers esperti il parco offre degli agevoli – e meravigliosi – sentieri naturali nella zona più esterna del parco.

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Autore: Galli Carlo; Fonte: wikimedia

Curiosità e leggende

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Autore: Gallica65; Fonte: wikimedia

Il Parco Nazionale della Val Grande è un territorio ricco di leggende e personaggi legati al folklore locale. La varietà dell’erpetofauna ha dato origine al mito del basilisco, chiamato anche Re di Biss nel dialetto locale. Il basilisco è un serpente provvisto di cresta con la capacità di uccidere o pietrificare i malcapitati che lo guardano negli occhi. Vi ricorda qualcosa? Anche nei parchi italiani è possibile rivivere le avventure di Harry Potter. A Civiasco (Valsesia) ogni anno si organizza la Notte del Re di Biss, con degustazioni, letture e dustazioni a lui dedicate. Un esperienza magica da non perdere!