Come sta cambiando il mondo della ricettività turistica? Quali sono le tendenze in atto e quali sono i modelli di hotel che hanno più successo oggi? Dall’hotel extra-ordinario, all’hotel storyteller, dall’albergo ibrido, a quello tecnologico, ecco le 7 tendenze da conoscere.
L’ospitalità è un mondo in continua evoluzione. Rispetto al passato, però, il cambiamento sembra essere diventato più rapido. Tanto che gli hotel e alberghi devono continuamente aggiornarsi, innovarsi e adattarsi ai cambiamenti in atto. Quali sono le principali tendenze? Quali modelli da seguire? Quali hotel hanno più possibilità di successo oggi e saranno sempre più ricercati in futuro? Per scoprirlo abbiamo visitato Expo Riva Hotel, una delle principali fiere di Italia dedicate al settore dell’ospitalità e della ristorazione.
In questi giorni alla fiera ExpoRivaHotel si parla di innovazione nell’ospitalità. Con Ecobnb abbiamo partecipato alla prima giornata di workshop di Riva del Garda. Abbiamo parlato con esperti, incontrato hotel e aziende del settore, esplorato i numerosi stand della fiera. Ecco quali sono le principali tendenze da tenere d’occhio per progettare l’ospitalità del futuro:
1. Hotel Extra-Ordinario
Una volta l’hotel era “standarizzazione”, oggi invece la parola chiave è unicità. E’ finita l’epoca in cui i grandi brand dell’ospitalità replicavano alberghi tutti uguali in giro per il mondo. I turisti di oggi sono alla ricerca di offerte uniche e diverse. Nicola Delvecchio di Teamwork Rimini ha parlato della diversità di bisogni, gusti e aspettative che caratterizza i viaggiatori contemporanei: “sempre connessi, ormai abituati a non scindere più lavoro e svago, sensibili alle tematiche ambientali e al benessere giustificano il nascere di nuovi modelli di ospitalità dove l’ordinario lascia spazio allo straordinario”.
Esempi di hotel extra-ordinari sono gli hotel di ghiaccio, le case sugli alberi, le tende mongole e tutti gli alberghi che sono riusciti a realizzare atmosfere uniche e insolite, qualificandosi come i più strani del mondo.
2. Hotel Ibrido (e informale)
Se un tempo l’albergo era quasi esclusivamente ricettività turistica, oggi può essere tante altre cose insieme. Coworking, spazio di lavoro, studentato, bookshop, negozio, piazza, punto di incontro… L’hotel del futuro è uno spazio ibrido che riesce ad accogliere e combinare più funzioni, aprendosi alla città e ai suoi abitanti.
La diversificazione delle funzioni crea ricchiezza. Ne è un esempio The Student a Firenze, presentato dall’architetto Giovanni Franceschelli di Rizoma Architetture. The Student è un hotel ibrido progettato sulla base di un concept innovativo, con diversi spazi comuni pensati sia per i turisti, che per gli studenti e gli abitanti. Una ricettività aperta alla città, dove le diverse start-up insediate negli uffici e negli spazi di coworking possono usufruire anche dei servizi dell’albergo, dal bar alla segreteria, dal palestra alla bellissima piscina con vista panoramica sulla città. Nelle piazze e negli altri spazi comuni dell’edificio si respira un’atmosfera intima e informale.
Cosa significa essere un albergo ibrido nel 2019? “Che non è pensato per garantire le sole funzioni tradizionalmente richieste a una struttura ricettiva come mangiare e dormire. L’albergo ibrido ha una natura multitasking. Nel 2019 gli hotel aprono, infatti, le loro porte a spazi retail e bookshop oppure a birrifici e negozi tematici, assumendo una connotazione più commerciale e molto diversa rispetto a quella originaria. Spazi contaminati, frequentati anche da non alloggianti, trasformano l’albergo in un punto di incontro come nel caso degli Student Hotel – combinazione di studentato, hotel e ambiente di coworking – oppure in templi del Food & Beverage come nel caso degli Hoxton Hotels”. Risponde così il presidente di Teamwork Rimini Mauro Santinato.
Perché mixare più funzioni? Per migliorare la redditività degli spazi. Ma anche per rispondere alle richieste dei viaggiatori che cercano originalità, autenticità e unicità. Ecco allora l’ostello libreria dove dormire tra i libri in Giappone, o l’hotel birreria in America.
3. Hotel Storyteller
Camere confortevoli ed servizi non bastano più. L’hotel vincente è quello che riesce a raccontare una storia. L’Architetto Ermanno Caroppi, progettista di oltre 120 alberghi in Italia, spiega come il saper raccontare storie sempre diverse attraverso gli spazi dell’hotel sia importante. Gli ospiti possono così immergersi nei racconti e vivere esperienze sempre uniche.
Quali storie può raccontare l’hotel? Storie legate al luogo, capaci di far emergere il famoso “genius loci“, ma anche raccontare storie legate ai proprietari della struttura ricettiva, oppure racconti pensati per il tipo di clientela che si vuole attrarre.
Nell’hotel Indigo, cinque stelle a Roma, sono le bellezze della città ad entrare nelle camere e negli altri spazi dell’albergo, dal ristorante alla palestra. Grandi immagini fotografiche raccontano il luogo, la storia e il fascino della città, sulle pareti dell’hotel.
Nell’hotel Ariae a San Giovanni Rotondo, le camere ripropongono pezzi della tradizione locale, ad esempio illuminazioni che re-interpretano le famose luminarie del paese in festa. Qui il tema del racconto è il volo, la leggerezza, anche con richiami alla religione (San Giovanni Rotondo è una famosa meta spirituale). Troviamo così immagini di ali, cieli, nuvole, e un uccellinno che è sfuggito dalla gabbia sui cuscini del letto.
4. Verde e Natura nell’hotel
Un recente studio universitario ha dimostrato come il verde, attraverso l’inserimento di pareti vegetali nelle aree comuni (ristorante, area meeting, ecc.), aumenti il tempo di permanenza media delle persone in quello spazio, e riesca a far crescere la loro spesa media. Alberi e piante portano riccezza nelle città, già lo sapevamo, e possono regalare benessere anche all’interno degli spazi costruiti. Inserire elementi di natura all’interno dell’hotel è sempre più importante, spiega l’architetto Ermanno Caroppi. Possono essere semplicemente pareti di muschi verdi, che richiedono poca manutenzione e vivono dell’umidità presente nell’aria.
5. Ospitalità Social
I viaggiatori Digital Native sono sempre più iperconnessi, impazienti di condividere le loro esperienze in tempo reale. Per loro la camera dell’hotel passa in secondo piano rispetto agli altri ambienti comuni dedicati allo svago, alla socializzazione e anche alla condivisione sui socials. Un’altalena con vista panoramica, una scultura particolare nel giardino, una parete con #hashtag. I luoghi dell’hotel che riescono a creare stupore e sorpresa sono quelli che vengono fotografati, “instagrammati” e condivisi sui social media. Nell’hotel Majestic di Madonna di Campiglio, ad esempio, la parete “wow” che lascia l’ospite a bocca aperta, è quella con la fotografia di un grande orso, dietro alle ante dell’armadio. Nell’hotel Atlantic Spa di Riccione, l’elemento di sorpresa più “instragrammato” è la spiaggia d’inverno, ricreata in uno spazio coperto ma aperto con grandi vetrate verso il giardino. Sabbia vera, una piccola piscina dedicata ai bambini, lampade a raggi infrarossi, sdraio e palloni per giocare come in spiaggia.
6. Hotel Tecnologico
Domotica, booking engines e software gestionali di ultima generazione popolano gli spazi della fiera di Riva del Garda. In media ogni struttura alberghiera utilizza dagli otto ai 10 tools digitali al suo interno. Tutti i relatori e gli esperti sottolineano l’importanza di scegliere una tecnologia friendly, facile e intuitiva per gli ospiti. Se la tecnologia che si vuole adottare nell’albergo è complicata, unfriendly, il mio consiglio è di evitarla – dice l’architetto Sergio Bizzarro, dello studio Bizzarro & Partners.
Nella sezione Eco Wellness & Technology della fiera ci sono droni, soluzioni tecnologiche per immergere il cliente in un’esperienza totale, completa e interattiva. Ma anche tecnologie per la sostenibilità, dai pannelli fotovoltaici, alle ricariche per i veicoli elettrici, e-bike e auto elettriche sempre più utilizzate dai viaggiatori.