Non vedi l’ora di lasciare la terraferma e partire per un’avventura in barca? Ecco 10 regole da seguire per rendere i tuoi viaggi in barca più eco-sostenibili e rispettosi della natura.
Quando è tempo di prendersi una pausa e trascorrere qualche giorno di relax, c’è chi preferisce abbandonare la terra ferma e farsi cullare dai dolci movimenti delle onde. Oceani, mari, laghi, ogni luogo è perfetto per prendere un’imbarcazione ed allontanarsi dal caos della città per passare un po’ di tempo tra la quiete e la serenità delle acque. Ricordiamoci però che anche i viaggi in barca possono impattare sull’ambiente e rappresentare una fonte di inquinamento importante, basta pensare all’impatto ambientale delle Crociere.
Scopriamo perciò quali accorgimenti seguire per rendere la vostra vacanza in barca più sostenibile e rispettosa della natura.
10 consigli ecologici per i tuoi viaggi in barca green
1. Per una vacanza in barca preferisci mezzi ecologici
Barche a vela e barche elettriche solari sono due ottime soluzioni per rendere i tuoi viaggi in barca più sostenibili. Infatti utilizzano semplicemente la forza e l’energia del vento e dei raggi solari per consentire alla barca di muoversi: in questo modo il viaggiatore potrà evitare di inquinare inutilmente e sentirsi maggiormente legato alla natura ed all’ambiente e distaccarsi completamente dal trambusto cittadino.
Finalmente anche i viaggi in barca possono occupare un posto nella lista dei mezzi di trasporto basati su energie rinnovabili, energie pulite, che in nessun modo possono intaccare il benessere e la serenità degli ambienti marini e lacustri. La barche elettriche sono inoltre particolarmente silenziose rispetto a quelle tradizionali, perciò vi eviteranno anche ogni tipo di inquinamento acustico!
2. Evita perdite inquinanti durante il viaggio in barca
Se proprio ti trovi a dover scegliere un’imbarcazione con motore, ricorda che la perdita in acqua di sostanze inquinanti come gas, olio e petrolio, rappresenta uno dei peggiori soprusi che si possono compiere nei confronti dell’ambiente marino. Non solo sono estremamente pericolosi per la fauna e la flora acquatica, ma sono anche particolarmente difficili da ripulire, perciò è sempre necessario avvisare immediatamente appena si avvista una perdita di qualsiasi tipo, in modo che si possa agire con anticipo.
La dispersione di petrolio in mare non solo affligge pesci e grandi mammiferi marini, ma anche una vasta porzione di volatili che trova il suo nutrimento in acqua. La sostanza penetra nelle piume degli uccelli riducendone la capacità di isolamento termico ed esponendoli a fenomeni di ipotermia, oltre che renderli inadatti a nuotare e volare.
Perciò, è estremamente importante ricordarsi di:
- rifornire di carburante la vostra barca quando vi trovate al porto, non in acqua;
- controllare quanta benzina può contenere il vostro serbatoio per evitare di riempirlo eccessivamente;
- controllare che non ci siano perdite o fratture nel serbatoio o nelle taniche di riserva prima della partenza
3. Attenzione agli scarichi durante i viaggi in barca
Quando si parte per un viaggio in barca di più giorni, è necessario prendere in considerazioni tutte le eventualità e bisogni. Per esempio, come e dove smaltire correttamente gli scarichi fognari umani. Infatti, disfarsi di scarichi non trattati gettandoli in acqua è normalmente illegale (entro tre miglia dalla costa, quasi 5 km), pertanto esistono dei metodi decisamente più “verdi” per far fronte alla questione:
- Esistono dei dispositivi chiamati Marine Sanitation Devices (MSD), composti da un bagno collegato ad un serbatoio di raccolta, che può essere svuotato in determinate strutture addette al trattamento degli scarichi.
- Alcuni tipi di MSD invece, sono in grado di trattare gli scarichi ed immetterli successivamente in mare;
- Infine, alcuni optano per la toilette compostante, ovvero un dispositivo che trasforma gli scarichi umani in compost, poi riutilizzabile come concime organico: attraverso l’azione aerobica di batteri, i microrganismi pericolosi ed inquinanti presenti negli scarichi vengono eliminati.
4. Sii previdente per tuoi spostamenti in barca
Può essere fondamentale, prima della partenza, eseguire alcune azioni che ti torneranno utili una volta in viaggio. Essere previdente a volte risulta essere la soluzione a tutti i problemi, perché garantisce di intraprendere i nostri viaggi in modo sicuro e dimezzando le probabilità di incontrare situazioni spiacevoli.
Per esempio, perché non…
- controllare se la barca presenta già dei danni?
- assicurarsi che la sentina e le eliche siano pulite e funzionanti (come il resto della barca)?
- riempire il serbatoio prima di lasciare il porto?
- controllare che l’olio del motore non sia stato contaminato?
Ovviamente gli accorgimenti sopra riportati non sono gli unici da tenere in considerazione per il buon mantenimento dell’ambiente e della tua barca, ma si tratta sicuramente di un buon inizio.
5. Evita di scaricare le acque grige in mare
Oltre alle acque nere, composte da scarichi fognari umani, esistono anche quelle grigie, ovvero acque non trattate provenienti da lavandini, docce, vasche da bagno ed altri elettrodomestici, come lavatrice e lavastoviglie. Si tratta di acque generalmente mischiate con prodotti di origine industriale e chimica, come saponi per il corpo e detergenti, i quali contengono sostanze altamente nocive per l’ambiente marino.
Per questo motivo è consigliato compiere tutte le azioni riguardanti la pulizia ed il lavaggio in strutture vicine alla riva. Inoltre, si raccomanda di utilizzare docce a basso flusso di acqua e di pulire con prodotti e saponi eco-friendly!
6. Non buttare la tua spazzatura in acqua
Buttare i propri rifiuti e la propria spazzatura in acqua è forse uno tra gli atteggiamenti più riprovevoli e negligenti che si possono assumere quando si viaggia in mare. Infatti, i rifiuti vanno a danneggiare sia la bellezza estetica, sia la sua salute degli oceani: prodotti come la plastica, che non essendo biologica non è sottoposta ad una azione di biodegradazione, sono particolarmente nocivi poiché con il passare del tempo vengono divisi in parti sempre più piccole secondo un processo di fotodegradazione, arrivando a dimensioni molecolari. Queste particelle di plastica si comportano in natura come il plancton e vengono ingerite da animali che si nutrono dello stesso, portando all’introduzione della plastica nella catena alimentare dell’ecosistema marino.
Uno degli esempi più tragici dello scarico di rifiuti in mare è il Pacific Trash Vortex, detta isola di plastica, un accumulo gigante di spazzatura che galleggia nell’Oceano Pacifico, composto milioni di tonnellate di rifiuti, soprattutto plastica, formatosi a causa delle correnti oceaniche.
Tuttavia, prevenire questo orrore non è un’azione complessa: semplicemente, munisciti di cestini adatti alla raccolta differenziata, e non considerare mai l’acqua una discarica a tua disposizione.
7. Ricordati di pulire con prodotti verdi
Per quanto strano vi possa sembrare, utilizzare prodotti di pulizia inappropriati durante i vostri viaggi può trasformarsi in una fonte di inquinamento non trascurabile: infatti, l’utilizzo di prodotti chimici può formare delle nuvole e degli scarichi di inquinanti che vanno a finire direttamente in acqua ed in atmosfera.
Se dovete pulire la vostra barca, può non essere nemmeno necessario l’uso di detergenti, ma semplicemente svariate taniche di acqua dolce, qualche spugna e tanta buona volontà. Tuttavia, se desiderate fare le cose per bene ed usare dei veri e propri saponi, esistono varie alternative verdi ed eco-sostenibili al posto dei classici detergenti, adatte anche alla pulizia della vostra barca!
8. Evita l’ossido di rame per la parte inferiore della barca
Molto spesso la parte inferiore della barca viene ricoperta da uno strato protettivo per evitare incrostazioni durante i viaggi. Questa specie di verniciatura contiene quantità abbastanza elevate di ossido di rame, un composto che risulta utile a prevenire la crescita di determinati batteri sulla barca, ma che a sua volta può essere distruttivo per la fauna e la flora marina, arrivando persino ad uccidere alcune specie.
Nonostante l’ossido di rame rappresenti una buona tattica di prevenzione nei confronti del diffondersi di batteri, ciò non significa che non possa essere sostituito da altri elementi che a differenza sua, non hanno influenze negative sull’ambiente acquatico. Scegliere delle tinte alternative è la soluzione.
9. Sceglia la barca giusta per il tuo viaggio
Molte barche vengono dotate di un motore a due tempi, un tipo di motore a combustione interna che scarica i prodotti esauriti tramite un impianto di scarico. Sfortunatamente, questi motori utilizzano grandi quantità di carburante, di cui una percentuale inutilizzata viene rilasciata direttamente in acqua, avendo un effetto inquinante.
Per questa ragione, quando possibile (ogni barca deve avere il giusto motore per le sue dimensioni), è meglio passare ad un motore a quattro tempi, ovvero un motore più facile da utilizzare e che soprattutto prevede meno sprechi.
Muoversi sfruttando l’energia del vento, a bordo di una barca a vela, è sempre la soluzione ottimale.
10. Fai attenzione alla crema solare
Sempre nella categoria dei piccoli, ma utili, accorgimenti: la scelta della crema solare, per quanto frivola possa sembrare, può avere delle serie ripercussioni sull’ambiente marino. Infatti, viene direttamente a contatto con l’acqua quando, dopo esserci spalmati e protetti per bene dalle radiazioni solari, ci tuffiamo per fare una nuotata.
Molte creme contengono sostanze come l’oxybenzone, altamente nocive per l’oceano, che vengono considerate parzialmente responsabili dello sbiancamento dei coralli e della loro successiva morte. Pertanto è sempre importante controllare gli ingredienti delle lozioni e in tal caso rivolgersi ad alternative sostenibili.
Se ami i viaggi in barca puoi rendere la navigazione un’esperienza rispettosa della natura, e sentirti più vicino al mare, oceano o lago. Non esiste modo migliore di navigare se non quello di farlo nella consapevolezza della fragilità degli ecosistemi marini sotto di noi e nella volontà di prendercene cura e mantenerli vivi e sani.
Foto copertina: Photo by Matthias Jordan on Unsplash