Spalato vi sorprenderà per il mix incredibile di storia e contemporaneità. Il cuore della Dalmazia era la dimora lussuosa dell’imperatore Diocleziano. Oggi è una delle architetture romane meglio conservate al mondo, trasformata e rivissuta nei secoli fino ad arrivare fino a noi. Un intrico di stradine di pietra bianca, giardini nascosti, opere d’arte, architetture patrimonio dell’Umanità, caffè, negozi e piazzette animate da musica. Spalato è una città dalle mille sorprese, antica e contemporanea al tempo stesso.

Ecco le 10 cose che assolutamente non potete perdervi a Spalato. Quelle che noi abbiamo preferito visitando la seconda città della Croazia (e in assoluto la più bella!)

1. Scoprire le meraviglie del Palazzo di Diocleziano

Cosa fare a Spalato? Scoprire le meraviglie del Palazzo di Diocleziano

Si dice che sia uno dei monumenti dell’architettura Romana meglio conservati al mondo. L’imperatore Diocleziano aveva deciso di costruire la sua lussuosa villa imperiale proprio qui, in quella che oggi è la città di Spalato, perché la posizione geografica era davvero perfetta. Il panorama sul mare, l’acqua fresca, e la poca distanza da Salona, città natale dell’imperatore.

Il Palazzo di Diocleziano era la sintesi di una ricchissima villa imperiale (in cui l’imperatore si sarebbe ritirato durante la sua pensione) e un castrum romano, diviso in 4 parti da due strade principali. Il cantiere durò ben 10 anni: dal 295 d.C. al 305 d.C. con il lavoro di centomila schiavi.

Per la costruzione di quest’opera architettonica possente, dove fu utilizzata principalmente la pietra bianca proveniente dall’isola di Brač, Diocleziano non badò a spese: importò anche marmi preziosi dall’Italia e dalla Grecia, colonne e sfingi dall’Egitto.

L’acqua del mare lambiva il lato Sud del palazzo di Diocleziano (come si può vedere nel dipinto di Ernest Hébrard).

Ricostruzione dell'aspetto originale del palazzo di Diocleziano nel 305 dC, di Ernest Hébrard
Ricostruzione dell’aspetto originale del palazzo di Diocleziano nel 305 dC, di Ernest Hébrard

Patrimonio Mondiale Unesco, il Palazzo di Spalato è senza dubbio una delle architetture romane più suggestive al mondo.

Ma non aspettatevi un museo. Il Palazzo coincide oggi con il cuore vibrante della città di Spalato, è un labirinto di stradine di pietra bianche, piazzette vivaci, negozi, bar e ristoranti.

La struttura originale del palazzo di Diocleziano è stata infatta continuamente modificata nel corso dei secoli. Le successive ricostruzioni e i progressivi adattamenti hanno contribuito ad aumentare il fascino del luogo.

Costruito come fortezza e residenza imperiale il palazzo misura 215 metri da nord a sud e 180 metri da est a ovest. Le mura del palazzo hanno visto migliaia di anni di storia, e dal ‘700 sono state abitate dai rifugiati slavi che avevano deciso di occupare gli spazi del palazzo abbandonato e in rovina, ricostruendolo e modificandolo nel tempo.

Nasceva così la città Spalato, che prendeva il nome dai fiori gialli delle ginestre che crescevano spontaneamente tutt’attorno al possente palazzo.

Il Palazzo aveva la struttura classica del Castrum Romano, con strada principale (cardo) da nord a sud, e il decumano da est a ovest. Ognuna delle 4 pareti ha al centro una porta, che prende il nome da un metallo. Troviamo così la porta Aurea (a nord), la porta di Bronzo (a sud), la porta d’Argento (a est) e la porta di Ferro (a ovest).

2. A passeggio sul lungomare di Spalato

Lungomare Riva, passeggiata verde con le palme, a Spalato.
Lungomare Riva, Spalato.

Una passeggiata sul lungomare Riva fermandosi a bere il caffè in uno dei tanti baretti che si trovano a fianco del viale di Palme è un’esperienza davvero rilassante.

Tra le voci dei passanti e il profumo di mare, chiacchieriamo con la nostra amica Nastja, che lavora nell’Organizzazione no profit Sunce, a due passi da qui. Ci racconta che d’estate, in particolare a luglio e agosto, la città è totalmente invasa dai turisti, e molte persone che abitano in centro (come lei) in quei mesi sono costrette a traslocare più lontano, in luoghi più periferici della città.

Il problema di Spalato sembra essere quello del turismo delle navi da crociera. Quando i giganteschi condomini motorizzati approdano nel porto di Spalato, in pochi minuti l’intrico di stradine bianche della città è letteralmente invasa da orde di turisti. La sensazione è che non vi sia più spazio per camminare e per godersi le bellezze della città. Esattamente quella percezione di overtourism che affligge molte destinazioni in Europa.

In quei momenti è meglio allontanarsi dalle stradine del centro storico e ritrovare un po’ di spazio per camminare, per fermarsi e chiacchierare sul lungomare Riva.

3. Tra i vicoli di pietra bianca, attraverso secoli di storia

Quando i migliaia di turisti rientrano stanchi sulle grandi navi da crociera, finalmente il centro di Spalato ritrova il suo ritmo naturale. E’ il momento perfetto per addentrarsi a piedi tra i vicoli di pietra bianca e gustarsi le meraviglie dell’antico palazzo di Diocleziano.

Non si tratta solo di visitare le rovine di un antico palazzo del IV secolo. E’ anche un percorso alla scoperta della Spalato contemporanea, capace di convivere con secoli di storia.

Camminando con il naso all’insù, ammiriamo le trasformazioni dei 220 edifici che si trovano all’interno dei confini dell’antico palazzo, dove oggi vivono circa tremila persone.

Passeggiamo tra stradine di pietra bianca che nascondono cortili, passaggi coperti, alcune piazzette deserte e misteriose, altre animate da musica, bar e caffè.

4. Ammirare le forme perfette del Mausoleo di Diocleziano

Cosa fare a Spalato? Ammirare le forme perfette del Mausoleo di Diocleziano
Foto di Silvia Ombellini

Le note musicali di un gruppo folkloristico locale avvolgono lo spazio circolare dell’antico mausoleo di Diocleziano. L’acustica è perfetta e lo spazio offre un’atmosfera magica.

Il Tempio e Mausoleo dedicato a Diocleziano si trova nel cuore dell’antica Villa Imperiale. Coperto da una suggestiva cupola, lo spazio è avvolgente e buio, scandito da colonne di marmo rosso provenienti dall’Egitto (il rosso era il colore dell’imperatore). Al centro dello spazio, un antico sarcofago di marmo rosso che conteneva il corpo dell’imperatore.

Le incredibili decorazioni, alcune delle quali con la rappresentazione del volto dell’imperatore, e i pavimenti policromi si sono conservati fino ad oggi, grazie al fatto che dal 1600 il mausoleo è stato trasformato nella Cattedrale di Spalato.

5. Conoscere gli abitanti famosi di Spalato

La nostra visita alla scoperta di Spalato continua nella “Fruit’s Square” una piazza vivace e allegra circondata da palazzi del ‘500. Proprio in questo luogo, che tutte le mattine si riempe di profumi e colori con il mercato della frutta, era nato il famoso scrittore croato Marko Markovic.

Camminando verso un’antica porta di marmo bianca, osserviamo inoltre la casa dove lo psicologo Sigmund Freud era stato in vacanza (una targa sulla parete ricorda il soggiorno del famoso psicoanalista austriaco).

6. Acquistare frutta e verdura km zero nel mercato di Split

La piazza del mercato è un luogo magico, ricco di colori, profumi e sapori. Merita sicuramente una visita. Camminiamo tra bancarelle stracolme di frutta, aglio e peperoncino.

Incrociamo lo sguardo di vecchine sorridenti che vendono i prodotti dei loro orti. Acquistiamo mandarini profumatissimi, datteri e olive squisite.

Una tappa da non perdere per respirare l’atmosfera autentica di Spalato e preparare una merenda (o pic-nic) a base di prodotti a chilometro zero.

7. Accarezzare l’alluce che porta fortuna

Cosa fare a Spalato? Accarezzare l'alluce portafortuna della Statua di Gregorio di Nona, opera dallo scultore croato Ivan Meštrović.
Statua di Gregorio di Nona, opera dallo scultore croato Ivan Meštrović. Foto di Silvia Ombellini

Avete bisogno di un po’ di fortuna? Prima di un esame o di un impegno importante gli abitanti di Spalato passano davanti alla grande statua di Gregorio di Nona, e accarezzano l’alluce del suo gigantesco piede che spunta dalla lunga tunica di metallo.

Realizzata dallo scultore croato Ivan Meštrović, la statua si trova sul retro del Palazzo di Diocleziano. La trovate uscendo dalla porta aurea, subito dopo aver attraversato un giardino e salito una scalinata.

Ci troviamo così ai piedi della gigantesca statua del vescovo Croato. La nostra amica e guida ci racconta che secondo la tradizione l’alluce della statua esaudisce i desideri e porta fortuna a chi lo tocca, per questo è così luminoso.

8. Scoprire gli angoli verdi di Spalato

Chi avrebbe mai immaginato di scoprire tra i vicoli intricati di Spalato, quasi sempre affollati di turisti, piccoli angoli di silenzio, oasi di verde e di pace?

File di panni colorati stesi tra le case bianche. Un passaggio misterioso e buio. Un giardino verdissimo e profumato. Una piazzetta dove i bambini giocano a calcio tra le antiche mura e le vecchiette osservano dalla finestra i passanti.

Questa è la parte di Spalato che abbiamo più apprezzato. Quella che ci siamo divertiti a cercare e a scoprire, passeggiando per il centro della città.

9. Provare un’ospitalità eco-friendly

Dove dormire eco-friendly vicino a Spalato? Alcune strutture ricettive della Croazia, piccoli B&B, agriturismi biologici e hotel, si stanno impegnando per offrire un’ospitalità rispettosa dell’ambiente. Qui troviamo, ad esempio, colazioni a base di prodotti bio e locali, attenzione verso la scelta dell’energia pulita, impegno nella riduzione dei rifiuti, degli sprechi di acqua o energia.

Nel cuore del palazzo di Diocleziano troviamo ad esempio questo appartamento eco-friendly ricavato nel XVI secolo all’interno delle antiche mura. L’arredamento è semplice, pensato per rispettare le caratteristiche originali del luogo. Il punto di partenza ideale per scoprire il cuore di Spalato.

10. Partire per Lastovo

Lastovo, isola verde e incontaminata, raggiungibile in traghetto da Spalato.
Lastovo, isola verde e incontaminata, raggiungibile in traghetto da Spalato. Foto di S. Ombellini.

Spalato non è solo il nostro punto di arrivo, è anche il nostro porto di partenza. Dall’antica città di Diocleziano ci imbarchiamo per scoprire la piccola isola di Lastovo. Un paradiso verde e incontaminato. La meta ideale per chi ama l’ecoturismo.

Nel mare di Lastovo puoi nuotare ammirando pesci coloratissimi, muoverti in canoa lungo la costa, o in bicicletta tra sentieri e fattorie. Assaggiare vino squisito e olive deliziose. Ma questa è tutta un’altra storia, che non vediamo l’ora di raccontarvi!


Autore: Silvia Ombellini

Sono un architetto con la passione del viaggio. Penso che sia sempre più urgente riuscire a vivere in armonia con l’ecosistema del quale siamo parte. Dopo la nascita del mio secondo bimbo è nato anche Ecobnb, un'avventura intrapresa per cambiare il modo di viaggiare, per renderlo più sostenibile, giusto e buono con l'ambiente, i luoghi e le persone che li abitano.
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