Il turismo è una delle industrie più grandi al mondo e quella che sta crescendo più rapidamente, generando un’immensa quantità di denaro. Ma il sistema attuale del turismo di massa è insostenibile. Sempre più cittadini in tutta Europa protestano contro i turisti nelle loro città. E questo è solo l’inizio.

L’ondata di proteste anti-turistiche nelle destinazioni più popolari d’Europa sta crescendo. Dopo la Spagna, città come Roma, Venezia e Dubrovnik hanno cominciato ad esprimere il loro dissenso. La fobia del turismo è un argomento importante anche per l’Organizzazione Mondiale del Turismo che invita le autorità locali a gestire la crescita del turismo in modo sostenibile.

La Spagna sente il turismo insostenibile

Negli ultimi 24 anni il numero di turisti a Barcellona è aumentato di quattro volte. Gli abitanti sono scontenti soprattutto per i turisti che vengono dall’estero e si ubriacano nella città. A Barcellona si sono svolte diverse manifestazioni contro il turismo di massa. Potete trovare scritte sulle pareti come “turisti tornate a casa vostra” o “non distruggere la nostra città”.

Barcellona con solo 1,6 milioni di abitanti ospita ogni anno più di 75,6 milioni di turisti. È la quarta città più amata in Europa subito dopo Londra, Parigi e Roma. Gli abitanti locali invece preferiscono lasciare la città durante i mesi estivi e evitare i posti più turistici. Dicono che “il modello di oggi del turismo espelle le persone dai loro quartieri e danneggia l’ambiente”.
Nell’agosto 2017, 100 abitanti hanno protestato sulla spiaggia della città contro il turismo di Barcellona. L’aumento del turismo ha anche provocato un aumento del prezzo degli affitti.

Barcellona e il turismo di massa
Foto di Sandor Somkuti via Flickr

Anche a Maiorca e San Sebastián i cittadini sono frustrati a causa del turismo di massa. Non solo Barcellona “accoglie” i turisti con diverse scritte anti-turismo. Potete trovare segni come “Turista, sei un terrorista” o “I turisti tornino a casa, benvenuti immigrati” anche a Maiorca. Il gruppo ecologico GOB avverte che “dal sovraffollamento al crollo è solo un piccolo passo”. I locali non possono dormire durante tutta la giornata e la notte a causa di rumorosi turisti ubriachi, che non si interessano dell’ambiente circostante.

Un altro problema è la crescita esponenziale dei prezzi degli affitti. Un abitante dice: “Non posso più pagare il mio affitto, perché i prezzi si sono adattati ai turisti”.

L’Italia applica nuovi regolamenti

Nel luglio del 2017, migliaia di veneziani hanno partecipato alle proteste contro il turismo di massa nella loro città. Il messaggio era semplice: non ce ne andiamo. Venezia ha solo 55 000 abitanti, ma il numero di turisti raggiunge più di 20 milioni di visitatori all’anno. La critica non è solo l’aumento degli affitti, ma anche l’inquinamento causato dalle navi da crociera. Gli abitanti cercano di proteggere se stessi e l’ambiente.

Le autorità hanno vietato la costruzione di nuovi alberghi e hanno messo cartelli per responsabilizzare i turisti quali “non tuffarsi nei canali dai ponti” o “non dare cibo ai piccioni”. Inoltre hanno installato alcune telecamere di sorveglianza per monitorare il sovraffollamento.

Venezia e il turismo di massa che mette in pericolo la città
Foto di gnuckx via Flickr

L’Italia sta subendo il comportamento antisociale dei turisti anche in altre città. Roma ha pensato a nuovi regolamenti quali: i visitatori non possono mangiare vicino alle fontane o farci il bagno e bere l’alcool per le strade di Roma è proibito. Regole analoghe anche a Milano, dove è vietato fare selfies con bastoni da selfies.

La Croazia non ritarda

Dubrovnik è una piccola città storica che da qualche anno ospita più di 5 000 visitatori al giorno. La città sperimenta il boom a causa della famosa serie di Game of Thrones. Il nuovo sindaco della città ha installato le telecamere per monitorare questa situazione nella città di Dubrovnik, dichiarata patrimonio UNESCO, per cui il numero di turisti può essere rallentato o addirittura arrestato quando raggiunge un numero elevato. Di recente, il sindaco ha imposto il limite di 4000 visitatori al giorno. È la metà del numero raccomandato dall’UNESCO.

“Anche se perderemo un sacco di soldi – circa 1 milione di euro- , guadagneremo molto di più per il futuro” ha detto il nuovo sindaco di Dubrovnik, Mato Franković.

Dubrovnik
Foto di Jorge Franganillo via Flickr

Dubrovnik ha un grosso problema anche con le navi da crociera. L’anno scorso, 799 916 persone sono arrivate a Dubrovnik con 539 crociere. Le nuove limitazioni, quindi, colpiscono principalmente questo tipo di vacanza.

Le alternative esistono

Ecobnb da sempre suggerisce alternative di viaggio sostenibili, per evitare questo turismo insostenibile che inquina e disturba. Ecco alcuni consigli:

• Preferire luoghi meno
Anziché visitare Venezia è possibile recarsi nella città francese  di Colmar, anche qui ci sono le gondole! Invece di Barcellona, è possibile visitare la multiculturale Singapore, Amburgo al posto di Amsterdam, e la Val di Zoldo al posto di Cortina o di altre mete super gettonate delle Dolomiti.

• Evitare crociere
Sapevi che le crociere sono responsabili della distruzione delle barriere coralline e degli ecosistemi marini?

• Scegliere le basse stagioni per viaggiare
Sì, potrebbe esserci più freddo in alcuni luoghi ma le città non saranno affollate e le sistemazioni saranno meno costose.

Scegliere una struttura ricettiva che rispetta l’ambiente e offre servizi eco-sostenibilili.

Viaggiare consapevolmente
È importante prestare attenzione all’ambiente circostante, vivere ogni destinazione come un luogo sacro.

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