La Valtellina? E’ ancora più bella se, nell’anno dei cammini, si visita a piedi o in bicicletta. Percorsi accessibili per tutti, come quello della Val Masino, oppure comode ciclabili, come quella da Colico a Tirano lungo il fiume Adda, o ancora percorsi ciclo-pedonali lungo i terrazzamenti e e le sfumature di verde delle viti, da percorrere con tutta la famiglia. Scopriamo insieme 3 itinerari imperdibili per una vacanza slow e a portata di tutti in questa affascinante vallata lombarda.
Siete alla ricerca di un luogo per ritemprarvi dallo stress quotidiano, dai mille telefoni che squillano, i messaggi sul cellulare che vi sommergono e la schiena che duole a causa delle ore passate davanti allo schermo del pc?
Bene, anzi male. Però abbiamo una prima soluzione: la vostra destinazione per rigenerare mente e corpo e regalarvi una pausa di relax verde e nel verde è la Valtellina.
Potete passare le vostre giornate sdraiati su un prato verde e circondati da fiori di montagna, con il solo incomodo di dovervi spostare qualche metro più in là se una mucca bruna al pascolo decide che siete sulla sua erbetta (no panic, le mucche della Valtellina sono animali placidi più interessati ai fili d’erba che a voi).
Se invece avete bisogno di caricare le pile facendo qualche attività, avrete davvero di che sbizzarrirvi: free climbing, parapendio, kajak, ma anche trekking, mountain bike e passeggiate. Nota da sottolineare: la Valtellina sta attivando seriamente una serie di percorsi e di strumenti che rendano una buona parte dei suoi suoi percorsi accessibili davvero a tutti, anche a chi è portatore di un qualche handicap.
Vi suggeriamo tre itinerari su cui potrete correre, camminare, andare in bicicletta e ancora percorrerli interamente, percorrerne solo dei tratti, fermandovi a fare dei picnic o fermandovi in una delle trattorie e dei ristoranti locali, perché conoscere un luogo senza conoscerne i sapori e l’enogastronomia è un peccato, no?
Il percorso sensoriale Bagni di Val Masino
Un piccolo gioiello appena inaugurato (giugno 2016) e una perla nel campo del turismo sostenibile in Italia e accessibile a tutti, proprio tutti, quindi davvero un esempio a cui ispirarsi.
Il percorso nato dall’impegno di Alt.Ra Valtellina (Associazione Italiana Turismo Responsabile), Ersaf (Ente Regionale Servizi gricoltura e Foreste) e grazie all’aiuto tecnico di due rappresentanti dell’Unione Italiana Ciechi, Gaetano e Mario, vi porta tra prati verde smeraldo screziati di giallo tarassaco e di blu viola delle campanule di montagna attraverso un bosco di abeti secolari sotto cui crescono felci giganti e poi un po’ più in basso, accanto a un impetuoso ruscello dalle gelide acque.
Ma soprattutto il percorso è fruibile in piena autonomia da portatori di handicap visivo grazie a:
- percorso in ghiaietto
- pannelli in Braille con indicazioni complete sia sul luogo che su flora e fauna della Val Masino
- barriere laterali in legno “batti bastone”
- plastici dei luoghi
A riprova dell’accessibilità del percorso, è previsto il servizio di una “joelette”, una particolare sedia che grazie all’ausilio di due accompagnatori consente anche alle persone con problemi di mobilità di affrontare il percorso, muoversi tra gli abeti e i faggi, arrivare sulla riva del ruscello e andare alla ricerca del “Gigiat”.
Chi è il Gigiat? Figura leggendaria, a metà tra enorme caprone e umano, questo animale si aggira sulle vette della Valtellina scendendo agli alpeggi più bassi in primavera per farsi tagliare il lungo manto caprino.
Chi vive in pace e armonia con la natura non ha davvero nulla da temere, anzi, e chi invece non la rispetta…beh, non è mai tornato per raccontare com’è il Gigiat e cosa fa ai malcapitati.
Il percorso dei terrazzamenti in Valtellina
Lungo circa 70 chilometri, il percorso dei terrazzamenti si snoda da Morbegno (So) fino a Tirano (So) portando gli appassionati di trekking e di bike alla scoperta di prati profumati, fiori di montagna, boschi e dei rinomati terrazzamenti coperti dai vitigni della Valtellina.
La Valtellina produce vino fin dal Medioevo ma è stato soprattutto nel Cinquecento che la produzione è diventata via via più rilevante. I vignaioli locali hanno continuato e ampliato l’opera dei predecessori strappando le aree coperte di bosco ai lati dei monti e terrazzandole per coltivare le uve.
Qui si produce soprattutto nebbiolo vinificato in vari modo tra cui lo “sforzato”.
Il percorso dei terrazzamenti è impegnativo sia a piedi che in bicicletta perché presenta pendii di media intensità, ma regala scorci preziosi e un ‘immersione nel patrimonio ambientale, storico e artistico unica.
Per preservare la bellezza è anche possibile adottare, sia per associazioni che per enti, una o più porzioni del percorso rivolgendosi all’associaizone Strada dei Vini di Valtellina.
E’ possibile percorrere anche solo pochi tratti e scegliere poi di rifocillarsi a suon di “sciàtt” (palline di formaggio locale fritte) o di “pizzoccheri” (pasta di farina di grano saraceno condita con verdure) ricoperti da una generosa dose di “bratto” il formaggio locale.
Il Sentiero Valtellina
Seguite il percorso del fiume lombardo Adda che si snoda da Colico (Lc) a Tirano (So) lungo il Sentiero Valtellina sia in bicicletta che a piedi.
Il percorso è accessibile sia a famiglie con bimbi che a amatori non presentando particolari difficoltà.
Correndo nei pressi della linea ferroviaria, inoltre, è possibile decidere di percorrerne solo una parte in bicicletta, portandola direttamente da casa o noleggiandola in loco e tornando, se troppo stanchi, in treno al luogo d’origine.
Non mancano neppure gli spazi per un picnic o potrete decidere di fare una digressione, molto caldeggiata, in una delle trattorie e osterie locali per gustare profumati formaggi d’alpeggio, pasta con sughi sostanziosi, salumi genuini e i mitici “pizzoccheri”.
Potrete trovare più informazioni sul percorso e sul noleggio biciclette sul sito di Valtellina Turismo.
Il tuo soggiorno eco-sostenibile in Valtellina
ViaParadisoB&B è un ‘ottima soluzione perché fa del rispetto dell’ambiente (riciclo e uso attento dell’acqua) e del sostegno delle risorse locali (prodotti della Valtellina come il pane di segale di una volta, le marmellate bio, etc) i suoi punti di forza e la vista sulle Alpi dalla sala colazione è ipnotica.