«Mi dai un passaggio fino a Genova?». Resto con la tazzina del caffè a mezz’aria, appoggiato al bancone del bar, mentre fuori il benzinaio mi sta facendo il pieno. Ci guardiamo per qualche secondo, e immagino che ora tocchi a me dire qualcosa. «Ci passi da Genova per andare in Francia, no? A me serve solo un passaggio.» La barista mi guarda sorridendo, come se la sapesse molto lunga. Me lo fa sempre lei il caffè, da un anno tutti i mesi, ogni volta che lascio Firenze per venire da te. «Se ci passi, stacco adesso…» Sale in macchina e io ancora non ho detto una parola. La accetto o la subisco, non riesco a distinguere. «Si può fumare qui dentro?» Rolla due sigarette e ce le fumiamo insieme. È così lunga che sembra non starci tutta intera nel sedile davanti. Se non dovessi guidare fisserei il suo profilo. È perfetto, sembra disegnato. Non come il mio, che… «Mettiamo un po’ di musica?» Si mette a rovistare fra i miei cd. «Di tutta questa roba si salva solo Bob Marley…» Inizia a canticchiare e a muoversi dentro la cintura di sicurezza, mentre fuori comincia a piovere forte, e dentro c’è una nebbia al tabacco che sfuma i contorni delle cose e mi pesa sulla testa.
«Com’è?»
«Chi?»
«La tua ragazza.»
«Forse non è più la mia ragazza».
Asfalto, grigio, pioggia, campi di girasole e nuvole giganti. Tutto scorre veloce mentre Genova si avvicina e fra poco su quel sedile ci sarà di nuovo solo il tuo fantasma. Per adesso devi dividerlo con Gaia. «Anch’io viaggio per amore. Faccio una sorpresa al mio fidanzato. Ti assomiglia un po’, sai.» La luminosità del suo sorriso che intravedo di lato mentre guido squarcia il velo di nebbia delle mille sigarette che ci stiamo fumando. È finito il tabacco.
«E tu che ci fai in un autogrill?»
«Facevo la modella prima.»
«Si vede…»
«Preferisco fare caffè.»
Ride forte quando parlo troppo toscano, dice che non mi capisce, ma non è vero, lo fa apposta a esagerare. Con te davvero ci abbiamo messo un paio d’anni a capirci, ma adesso io insegno francese e tu canti allo stadio per la Fiorentina. «Dividiamo le spese?» Si allunga a darmi un bacio sulla guancia, mentre metà del suo lungo corpo di sirena è già fuori dalla macchina. Chiude lo sportello piano e sparisce verso il porto. Stringo fra le mani venti euro e il bigliettino col suo numero di telefono. Scendo a respirare l’aria di mare che respiro quando sono con te, la cerco ovunque quando tu non ci sei. Rimango un po’ qui ad aspettare prima di ripartire. Magari viene qualcun altro a chiedermi un passaggio.
Fa’ così il racconto di viaggio di Dania Dibitonto, vincitrice del Premio Letterario BlaBla Storie di Viaggio. Una storia d’amore e di viaggio che inizia chiedendo un passaggio e finisce con la condivisione della vita.
Abbiamo incontrato Dania a Torino, insieme agli altri vincitori: Werner Travagliati, Gladiola Mocka, Antonio Serra, Claudio Cimmelli e Giovanni Ruggero, arrivati da tutta Italia con l’auto condivisa per la premiazione con BlaBlaCar, La Stampa e ViaggiVerdi.
E’ un allegro pomeriggio invernale, con il sole Torino è più bella del solito e si ha la sensazione di toccare le cime innevate delle Alpi semplicemente allungando un dito. L’edificio bianco ed essenziale de La Stampa, ci accoglie con un tecnologico spazio espositivo. Un museo aperto a tutti, interamente dedicato alla storia del quotidiano torinese, e a chi quella storia l’ha fatta e continua a farla.
Quale luogo migliore per premiare scrittori in erba e giornalisti di talento arrivati da ogni parte d’Italia?
Dopo la premiazione dei vincitori ci mettiamo in viaggio tra gli oggetti e i ricordi che hanno fatto la storia della comunicazione… inizia così la visita guidata al museo de La Stampa.
Scopriamo un antenato dello smartphone, il “tele-foto” uno strumento portatile che veniva utilizzato già nel 1934 dai giornalisti per inviare le loro foto a distanza.
Osserviamo le immagini in bianco e nero delle staffette, in cui le notizie viaggiavano passate di mano in mano, e ci sorprendiamo di come in poco tempo si siano rivoluzionati i mezzi per condividere le informazioni.
Viaggiamo nel tempo tra le varie tecniche utilizzate per stampare i giornali: dalla composizione a piombo delle pagine alle edizioni web e alla presenza sui social network…
Nello stesso edificio del Museo si trova anche la redazione de La Stampa, che visitiamo insieme ai vincitori. Dimenticate lunghi corridoi, porte e stanze chiuse. La redazione lavora in un grande e luminoso open space: le scrivanie bianche disposte in cerchi concentrici ed un tavolo centrale dedicato alle riunioni. Appesi al soffitto monitor che trasmettono ininterrottamente news e informazioni da tutto il mondo.
Ringraziamo di cuore i vincitori, che hanno condiviso i loro racconti di viaggio e d’amore. BlaBlaCar e La Stampa, che hanno organizzato questo pomeriggio insieme, alla scoperta del passato e presente della redazione di un giornale. Ma anche le bellissime strutture ricettive sostenibili del Piemonte (Cascina Motto, BarBaricu, Il Giardino dei Semplici, e Relais Bella Rosina), che hanno ospitato i vincitori per un fantastico weekend di relax a Torino e dintorni!
Informazioni utili per visitare lo Spazio Espositivo La Stampa:
Indirizzo: via Lugaro, 21 Torino
Ingresso: Gratuito
Orari: lunedì – venerdì 10-19; Sabato 10-20; Domenica e festivi: 14-20
Visite guidate: ogni sabato e domenica alle 17.30; negli altri giorni su prenotazione (visite@lastampa.it)
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