È calda la Maremma Toscana, asciutta d’estate e mite in inverno; sembra officiare un curioso rituale di investitura quando si risveglia in primavera e si tinge di giallo e bruno: luoghi alternativi, zone naturali, cartoline da fotografare, al riparo dal turismo di massa, protetti dalla macchia arruffata dell’Argentario…
Facciata della Chiesa di Lorenzo, Grosseto
Facciata della Chiesa di Lorenzo, Grosseto, foto di Allan Parsons via Flickr

1. Cosa vedere

A un tuffo dal mare, nella felice Valle dell’Ombrone, Grosseto sporge il muso alla pianura alluvionale della Maremma.

Proprio il museo archeologico e d'arte insieme a quello di Vetulonia è la testimonianza più importante dei ritrovamenti archeologici etruschi e romani nel sud della Maremma Toscana.

La storia cammina ciondolando, con fare inesatto tra la fortezza medicea e la sua porta senese. Racconta l'epoca senese e quella rinascimentale dei Medici di Firenze. La fortezza, imponente, immobile, sorge sul bastione fortificato ed è teatro di mostre, concerti e di uno splendido cinema all'aperto nell’estate maremmana.

Sempre a passo leggero si può percorrere perimetro esagonale della cinta muraria consente di godere il panorama su tutti i lati della città e della pianura Maremmana. Da questo punto di vista Grosseto semina immaginazione e talento, circondate dalle mura ancora completamente intatte. I 5 bastioni difensivi conservano ognuno uno scampolo di storia della città.

Dai viali alberati la passeggiata nell’intero centro storico e l’abitato circostante diviene quasi un esercizio di stile, accompagnati dallo stemma della città, il grifone alato, animale mitico su uno scudo rosso fuoco: luce di un ricordo antico che per sempre lo renderà elegante e misterioso.

Le cascatelle alle Terme di Saturnia, foto di Claudio Manenti via Flickr
Le cascatelle alle Terme di Saturnia, foto di Claudio Manenti via Flickr

2. Saturnia e Dintorni

Se da Grosseto vi state dirigendo a Saturnia per rilassarvi alle terme, sulla strada - forse - non vi accorgerete di aver superato una delle perle della Toscana sommersa, ad appena 6 Km da Saturnia. La piccola località di Montemerano, nel comune di Manciano.

Anche qui le cinte murarie la fanno da padrone: di diverse epoche e tre adiacenti porte di accesso; passaggi e scorci bellissimi si defilano da questo scudo di pietra; uno di questi è "il buco", a nord della cinta. Alcuni torrioni spaccati sono stati recuperati: una nuova vita da abitazioni private, con nuovi tetti che conferiscono al paesaggio vestigia di contemporaneità e slancio.

Da non perdere anche Magliano. Punto strategico per chi voglia godere dello splendido mare dell’Argentario: a soli 20 km troverete Orbetello e il lembo di terra che congiunge come una piccola appendice la penisola di Monte Argentario.

Vi consigliamo di percorrerlo tutto, fermandovi di tanto in tanto tra i campeggi che dimorano su entrambe le rive. Nel bel mezzo di questi insediamenti umani (“troppo umani”) troverete accessi al mare brancolanti nella macchia verde.

Giunti a Monte Argentario proseguite sull’unica statale e cercate Cala Piccola, lungo la strada potrete parcheggiare (non ci sono indicazioni) in prossimità di una curva sempre punteggiata di auto in sosta.
Da lì una ripida discesa vi separa da acque incantevoli, una piccola Liguria sassosa.

Magliano, dicevamo. Fermarsi in una delle decine di tenute immerse tra gli ulivi verdi è un ristoro per cuore e anima. Moltissime utilizzano pannelli solari, energia alternativa e curano con meticolosità la raccolta differenziata. Una di queste è la tenuta il Quinto. Una vera oasi di silenzio e bellezza, in località Sterpeti. Non dimenticate una cena alla Antica Trattoria Aurora. Esperienza dei sensi, in un piccolo giardino segreto incastonato tra i palazzi, vini rari e carni locali. Per non scadere nella solita “fiorentina” dei locali più abusati.

3. I sapori tipici e la cucina a km0

In Maremma la carne, frollata e cotta sulla griglia con la brace di carbone di legna, perché si formi una crosta e il “succo” non fuoriesca, è l’alimento più ricercato. La famosissima “bistecca alla fiorentina”. Ottime le rivisitazioni.

Per i palati più semplici ma esigenti i ceci al cacciucco e le cipolle farcite saranno ottimi compagni, insieme al coniglio e ai fegatini, serviti su deliziose bruschette imburrate;.

Il pane toscano senza sale accompagerà pressoché ogni vostro pasto. Strofinate le fette con aglio, salate, pepate e versate abbondante olio. Solo così lo gusterete al meglio.

Tra i primi, ottimi sono i tortelli di patate e le zuppe: acquacotta, zuppa di fagioli e di pesce.

Spingendovi verso il mare troverete ottimo pesce: triglie, alci e acciughe. Sempre servite con vini bianchi freschi e delicati.

I colori della Maremma Toscana d'estate
I colori della Maremma Toscana d'estate, foto di Dimit®i via Flickr

4. Natura, sport e Itinerari slow

Un tempo era disseminata di zone palustri e malsane, poi bonificate; oggi la Maremma è un lago verde senza principio né fine, che regala suggestioni antiche, con il verde delle pinete, gli odori della macchia mediterranea e gli incantesimi tutti da scoprire dei borghi medievali e dei castelli. Pedalando si può percorrere l'anello naturalistico dell'antico lago Prile. Un percorso molto semplice, adatto a tutti, che congiunge il cuore di Grosseto alla costa, facendosi largo tra le corsie di pini, incontrando gli argini verdi dell’Ombrone per poi ritornare al centro storico. Imperdibile il birdwatching nelle aree a un passo dalla la costa, con oasi di protezione della fauna e della biodiversità.

La Maremma è anche la terra dei butteri, i valorosi cavalieri “lavoratori”, in sella ai nobili destrieri morelli e baii che prendono nome dalla loro terra. Entrare in un maneggio è sempre un’esperienza mistica: assaporarne i rituali di bardatura dei cavalli, l’equipaggiamento tipico (bardella e scafarda) e le vesti intatte, di un tempo liquido, che torna e si rinnova.

Panoramica dei casali della Tenuta Il Quinto, Magliano, Grosseto
Panoramica dei casali della Tenuta Il Quinto, Magliano, Grosseto

5. Dove dormire in città e nei dintorni

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Autore: Angela Sebastianelli

Foto di copertina: Prospettiva sulla Maremma Toscana, foto di pibinko via Flickr

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