Immagina di trovarti sul ponte di un traghetto al tramonto. Davanti a te, il mare sardo si apre come un tappeto cangiante di blu intensi, turchesi e riflessi dorati. L’aria è profumata di salsedine e macchia mediterranea, un miscuglio inconfondibile di lentischio, mirto e rosmarino selvatico. All’orizzonte, le coste dell’isola appaiono lentamente: scogliere modellate dal vento, calette nascoste, torri antiche che vigilano sul mare e piccoli borghi che sembrano sospesi nel tempo. È un ingresso dolce e poetico a un luogo dove la natura detta ancora i ritmi e il viaggio stesso diventa parte integrante dell’esperienza.

costa della sardegna dalla barca
foto via Canva PRO

In questo contesto da sogno, scegliere di raggiungere la Sardegna via mare non è solo suggestivo, ma anche una scelta sostenibile. Il traghetto rappresenta infatti una “porta d’ingresso verde”: consente di limitare l’impatto ambientale rispetto ai voli aerei, permette di viaggiare con maggiore flessibilità negli orari e offre la possibilità di trasportare mezzi elettrici o condivisi, riducendo ulteriormente l’impronta ecologica. Le compagnie propongono partenze distribuite su più giorni e fasce orarie, così da poter pianificare con calma e scegliere le opzioni più adatte alle proprie esigenze.

Per organizzare al meglio la traversata è utile affidarsi a portali di confronto come TraghettiPer-Sardegna, che permettono di consultare in un’unica piattaforma tratte, compagnie, prezzi e disponibilità, prenotando con serenità e trasparenza. Una volta sbarcati, la Sardegna rivela la sua vera anima: non solo spiagge da cartolina, ma anche aree naturali protette, comunità locali radicate e un patrimonio storico e culturale da scoprire con passo lento. Sempre più viaggiatori scelgono questa filosofia: meno frenesia, più qualità. Il turismo sostenibile non è una moda passeggera, ma un nuovo modo di vivere l’isola, che valorizza le risorse e ne rispetta la delicatezza.

Borghi certificati e reti sostenibili: il cuore autentico dell’isola

Le suggestive case colorate di Bosa, Sardegna
Le case colorate di Bosa, foto via Canva PRO

Per preservare e valorizzare questa identità, la Regione Sardegna ha avviato il progetto della “Rete dei Borghi di eccellenza della Sardegna”, un’iniziativa che mette al centro i valori ambientali, la lentezza e la qualità dell’accoglienza. Si tratta di un vero e proprio circuito regionale dedicato ai paesi che si distinguono per autenticità, sostenibilità e cura del territorio. In questa rete spiccano già alcuni nomi noti e amati dai viaggiatori: Aggius, incastonato tra i graniti della Gallura; Bosa, affacciata sul fiume Temo con le sue case colorate; Castelsardo, antica roccaforte sul mare; Atzara e Gavoi, custodi della cultura barbaricina; e Posada, borgo medievale immerso nella Riserva della Biosfera UNESCO di Tepilòra.

Castelsardo, suggestivo borgo sul mare della Sardegna
Castelsardo, foto via Canva PRO

Uno degli strumenti più importanti per valorizzare questi luoghi è la Bandiera Arancione, riconoscimento assegnato dal Touring Club Italiano ai borghi eccellenti per accoglienza, qualità e sostenibilità. Non si tratta solo di un simbolo turistico, ma di un impegno concreto: questi paesi si dotano di protocolli per l’efficienza energetica, progetti di gestione intelligente dei rifiuti, iniziative per valorizzare il patrimonio culturale anche nei mesi non estivi e attività legate all’artigianato e all’enogastronomia locale. Visitare questi borghi significa entrare in contatto diretto con le comunità, partecipare alla loro vita quotidiana e diventare parte attiva della salvaguardia del territorio.

La rete dei borghi certificati è anche un modo per distribuire i flussi turistici in modo equilibrato, evitando il sovraffollamento delle località balneari e incentivando la scoperta di luoghi meno noti ma altrettanto ricchi di fascino. Così il viaggio in Sardegna si trasforma in un percorso di esplorazione culturale, sostenuto da infrastrutture rispettose dell’ambiente e da una visione lungimirante.

Ecoturismo e itinerari esperienziali: la Sardegna che si vive lentamente

Area protetta della Riserva di Biosfera MaB UNESCO Tepilòra - Sant’Anna - Rio Posada
Area protetta della Riserva di Biosfera MaB UNESCO Tepilòra – Sant’Anna – Rio Posada. Foto via Canva PRO

Accanto ai borghi, negli ultimi anni si è sviluppata una rete sempre più articolata di iniziative ecoturistiche. Nel 2019 è nata la Rete Ecoturismo Sardegna, che mette in collegamento operatori locali, associazioni e strutture ricettive impegnate a promuovere un turismo slow, esperienziale e responsabile. Questo progetto ha contribuito a far emergere itinerari che attraversano l’isola dal mare alla montagna, combinando natura, cultura e comunità.

Tra i luoghi simbolo spicca il Parco Museo S’Abba Frisca, vicino a Dorgali, un percorso immerso nella vegetazione che unisce acqua sorgiva, memoria botanica e tradizioni contadine. Qui, il paesaggio diventa museo a cielo aperto e racconta storie antiche attraverso fontane, sentieri ombreggiati e installazioni etnografiche. Un altro esempio di eccellenza è la Riserva di Biosfera MaB UNESCO Tepilòra – Sant’Anna – Rio Posada, un’area protetta che abbraccia montagne, fiumi e zone costiere, riconosciuta per la sua straordinaria biodiversità e per i progetti locali di educazione ambientale e sviluppo sostenibile.

Per chi ama camminare, la Sardegna offre anche cammini e sentieri di lunga percorrenza che attraversano zone interne, borghi silenziosi e paesaggi spettacolari. Questi itinerari permettono di vivere la dimensione più intima e autentica dell’isola, lontano dalle rotte affollate. Raggiungere questi luoghi è semplice: dopo lo sbarco in porti strategici come Olbia, Porto Torres o Arbatax, è possibile pianificare spostamenti verso l’interno con mezzi pubblici, auto condivise o navette sostenibili.

Borghi come Aggius, Gavoi, Bosa e Posada rappresentano tappe ideali di questo viaggio lento. Ognuno offre esperienze uniche: dall’arte tessile gallurese alle sagre montane della Barbagia, dalle passeggiate lungo il Temo ai panorami mozzafiato della valle costiera di Posada.

Essenza Sardegna, struttura ricettiva eco-sostenibile nel Parco Tepilora
Essenza Sardegna, struttura ricettiva eco-sostenibile nel Parco Tepilora

Per vivere la Sardegna in modo responsabile, bastano alcuni accorgimenti: preferire partenze meno affollate, limitare l’uso dell’auto privata, soggiornare in strutture che adottano pratiche green e partecipare a iniziative locali come laboratori artigianali, visite guidate e cammini comunitari.

Visitare i borghi nei periodi meno turistici non solo evita il sovraccarico, ma regala esperienze più autentiche e profonde. Sostenere artigiani, agricoltori e ristoratori locali significa alimentare un’economia virtuosa che rafforza le comunità e tutela il territorio.

Viaggiare, meglio più consapevolmente

Esplorare la costa della sardegna in modo eco-friendly

Viaggiare verso la Sardegna può essere molto più di una vacanza al mare. Può diventare un percorso di scoperta, rispetto e lentezza, dove ogni tappa racconta storie autentiche e ogni scelta contribuisce a preservare la bellezza dell’isola.

Il futuro del turismo in Sardegna passa attraverso questa visione: meno quantità, più qualità. Grazie alle reti di borghi certificati, alle iniziative ecoturistiche e all’impegno delle comunità locali, l’isola può continuare a incantare i viaggiatori senza rinunciare alla propria identità.

Immagine di copertina: foto via Canva Pro