Acque turchesi che sfumano nel blu profondo, calette nascoste tra le rocce, dune dorate, profumo di mirto e vento salmastro sulla pelle. Le coste della Sardegna non hanno bisogno di presentazioni: sono tra le più belle e selvagge del Mediterraneo. Ma questa bellezza è fragile.

Negli ultimi decenni, il turismo di massa e l’overtourism hanno lasciato un segno pesante: spiagge affollate, rifiuti abbandonati, sentieri erosi e un ecosistema costiero messo a dura prova. Oggi più che mai, è necessario cambiare rotta!

Esplorare la Sardegna in modo sostenibile significa scegliere il proprio viaggio con consapevolezza. Vuol dire rallentare, rispettare i luoghi, entrare in sintonia con la natura e le persone. E soprattutto, lasciare la costa così come l’hai trovata: pura, autentica, viva.

Ecco 5 modi concreti e ispiratori per scoprire le coste della Sardegna in modo sostenibile, senza lasciare traccia.

Muoversi lungo la costa in modo sostenibile

Muoversi lungo la costa in modo sostenibile: in Kayak da Cala Gonone a Cala Luna
In Kayak da Cala Gonone a Cala Luna

La vera avventura comincia quando abbandoni l’auto.

  • In bicicletta, puoi percorrere affascinanti ciclovie costiere, come quella tra Bosa e Alghero, oppure lanciarti in un’esperienza di bike-packing lungo la costa est.
  • In kayak o SUP, esplora le grotte marine e le calette raggiungibili solo via mare. Indimenticabile il tratto da Cala Gonone a Cala Luna, immersi nel silenzio e nei profumi della macchia mediterranea.
  • A piedi, vivi l’emozione di camminare lungo antichi sentieri, come il Cammino Minerario di Santa Barbara, oppure i percorsi mozzafiato del Parco Naturale di Tepilora, con viste su Monte Nurres, Cuccuru ‘e Luna e le gole di Gorropu.
  • Durante l’estate, privilegia i mezzi pubblici o le navette ecologiche verso le spiagge: molte località, come Villasimius o Chia, offrono bus elettrici per ridurre il traffico e l’inquinamento.

Come arrivare in Sardegna in modo green?

Se vuoi davvero iniziare il tuo viaggio in modo sostenibile, scegli i traghetti invece dell’aereo, utilizzado piattaforme di prenotazione online come Ferryhopper. I traghetti producono in media meno emissioni di CO₂ per passeggero rispetto ai voli, soprattutto sulle tratte brevi come quelle per la Sardegna. Inoltre, ti permettono di portare con te la bicicletta, l’auto elettrica o l’equipaggiamento per sport outdoor, riducendo cosi la necessità di noleggi e spostamenti inquinanti sull’isola.

Dormire green: scegliere alloggi eco-friendly

Rifugio di mare Sardegna
Rifugio di Mare, Alghero

Scegliere il posto giusto dove dormire può fare davvero la differenza. Lungo la costa sarda, sempre più strutture abbracciano pratiche ecologiche, dal risparmio energetico all’uso di prodotti locali e biologici.

Ecco alcune tra le più belle ospitalità green della Sardegna :

Rifugio di Mare, vicino ad Alghero, nasce dal recupero di un’antica postazione militare, un rifugio sospeso sulla falesia tra natura e mare. Offre biciclette per esplorare i sentieri del Parco di Porto Conte e una cucina genuina a km 0, ideale per chi cerca un’immersione autentica nel verde.

A sud-ovest, l’Eco-Hotel Aquadulci è un’oasi eco-friendly affacciata su una delle spiagge più incontaminate della Sardegna. Con camere luminose e materiali naturali, regala relax tra piscina, terrazza e il suono del mare, lontano dal turismo di massa.

Nel cuore di Cabras, Limòlo House è un innovativo coliving in bioarchitettura, che unisce design sostenibile e spirito comunitario. Qui si vive un’esperienza di eco-ospitalità fatta di condivisione, arte e pratiche a basso impatto ambientale, a due passi dalla costa della penisola del Sinis, famosa per le sue spiagge e per il mare cristallino.

Infine, a Carloforte, sull’Isola di San Pietro, il B&B Trilli è un angolo di tranquillità circondato dal mare turchese del Sulcis. Gestito da una famiglia sardo-tedesca, propone colazioni a km 0 e spazi accoglienti, dove tradizione e sostenibilità si incontrano per un’accoglienza a cinque stelle.

Mangiare locale e stagionale

Pane carasau
Pane carasau. Foto via Canva PRO

Gustare i sapori tipici della Sardegna è un’esperienza che non si dimentica, ma anche un gesto importante per promuovere l’economia del luogo.

Cerca ristoranti, chioschi e bar che propongono cucina a km 0, usa prodotti stagionali e valorizzano le tradizioni locali. Visita i mercatini dei contadini o acquista direttamente nelle fattorie e gli agriturismi biologici vicini alla costa.

A seconda della stagione i sapori cambiano: prova queste delizie stagionali:

  • Primavera: fave e pecorino, insalata di carciofi crudi, ravioli di ricotta e menta.
  • Estate: pomodori camona, zuppa fredda di fregula, frutta mediterranea.
  • Autunno: zucca al forno, pane carasau con verdure grigliate, zuppe di legumi.
  • Inverno: cavoli selvatici, minestre di orzo e verdure.

Porta con te una borraccia riutilizzabile, evita la plastica e scegli contenitori sostenibili, sia per lo street food, il pic-nic o il pranzo in spiaggia.

Rispettare la natura e la biodiversità marina

Sinis
Sinis, foto via Canva PRO

Le coste della Sardegna sono veri e propri scrigni di biodiversità, per questo è fondamentale esplorarle in modo sostenibile.

Spiagge protette come la Spiaggia Rosa dell’Isola di Budelli o Cala Goloritzé non si toccano: segui i sentieri tracciati, non raccogliere sabbia né conchiglie, e non lasciare rifiuti.

Visita le Aree Marine Protette come Tavolara, Capo Carbonara o Sinis in modo consapevole, scegliendo tour guidati da biologi o operatori che promuovono il turismo responsabile.

Partecipa a esperienze di volontariato ambientale, come le giornate di pulizia delle spiagge o lo snorkeling guidato per il monitoraggio della fauna marina.

Quando andare? Il turismo fuori stagione

Costa della Sardegna in autunno, da esplorare in modo sostenibile
Foto via Canva PRO

Le mezze stagioni, in particolare primavera e autunno, sono il momento perfetto per vivere la Sardegna più autentica, quella che si svela lontano dalla folla e dai ritmi frenetici dell’estate. In questi periodi, le coste si riappropriano del loro silenzio, i sentieri si percorrono con lentezza e il mare conserva tutta la sua magia, spesso deserta e incorniciata da una luce dorata.

Se decidi di viaggiare fuori stagione troverai:

  • Spiagge solitarie e paesaggi incontaminati, dove respirare la bellezza senza distrazioni.
  • Prezzi più accessibili e un’accoglienza più genuina da parte delle comunità locali.
  • L’occasione di partecipare a feste tradizionali nei borghi costieri, tra riti legati alla pesca, canti popolari e sapori del mare.

Viaggiare fuori stagione significa anche contribuire a un turismo distribuito nel tempo, che aiuta l’economia locale tutto l’anno e alleggerisce la pressione sull’ambiente.

Esplorare le coste della Sardegna senza lasciare traccia

Come esplorare le coste della Sardegna in modo eco-sostenibile in e-bike

Ogni scelta sostenibile che farai durante la tua vacanza — che sia prendere un traghetto anziché volare, dormire in un Ecobnb vista mare o scegliere un piatto locale cucinato con amore — sarà un piccolo gesto che contribuisce a preservare la straordinaria bellezza delle coste della Sardegna.

Esplora con lentezza. Lasciati guidare dai suoni del mare, dai racconti delle persone del luogo, dai profumi della macchia mediterranea. Cammina, pedala, pagaia… e torna a casa portando con te solo emozioni, senza lasciare traccia del tuo passaggio.

Immagine di copertina: foto via Canva PRO