Dalle spiagge atlantiche alle dune del Sahara, passando per montagne e città storiche, il Marocco è una delle mete più affascinanti del Nord Africa.
Il turismo qui non conosce crisi e proprio per questo, negli ultimi anni, il paese ha avviato una virata decisa verso un modello di turismo eco-sostenibile, fondato sul rispetto per l’ambiente, la valorizzazione delle risorse locali e il coinvolgimento attivo delle comunità.
Si tratta di un cambiamento concreto, che sta trasformando il turismo marocchino in una risorsa responsabile, equa e duratura.

Un turismo che crea valore per l’ambiente e le persone
Dal 2006, anno della firma della Carta del Turismo Responsabile da parte di oltre 60 città, il Marocco ha scelto di promuovere un turismo rispettoso delle persone, dei luoghi e delle tradizioni. L’obiettivo è duplice: da un lato proteggere il patrimonio naturale e culturale, dall’altro creare opportunità di crescita e benessere anche per le popolazioni locali.

Questo approccio sfocia quindi nella promozione di destinazioni meno note come Azilal, Taroudant, Errachidia o Ifrane: luoghi in cui la natura, l’artigianato e l’ospitalità tradizionale si intrecciano, regalando esperienze di viaggio autentiche e a basso impatto ambientale.
Centrale, in questo senso, il coinvolgimento delle comunità locali nel turismo sostenibile marocchino. Cooperative, artigiani e guide vengono supportati per offrire ai turisti esperienze autentiche. In città come Chefchaouen o Essaouira, infatti, oggi è possibile soggiornare in riad familiari, immergendosi completamente nella quotidianità.

Marchi e iniziative per un cambiamento reale
A confermare l’impegno del Marocco sono stati accolti e introdotti marchi di qualità ambientale e programmi di certificazione che possano ufficializzare l’impegno delle realtà coinvolte. Tra questi, spiccano:
- Il marchio “Chiave Verde”, destinato agli alloggi turistici che adottano pratiche sostenibili;
- La “Bandiera Blu”, che oggi sventola su oltre 20 spiagge marocchine per premiare la pulizia e la gestione ecologica delle aree costiere;
- I Trofei del Turismo Responsabile, promossi dal Ministero del Turismo, che riconoscono ogni anno le realtà più virtuose del settore.

Accanto a questi riconoscimenti, si sviluppano anche importanti progetti di conservazione attiva, come il trattamento delle acque reflue a Marrakech – utilizzato anche per irrigare i campi da golf – o i programmi a tutela di riserve naturali e dei parchi regionali.
Ai primi posti per le energie rinnovabili
Non solo turismo però, il Marocco infatti, è tra i leader africani nella produzione di energia pulita. La centrale solare di Noor a Ouarzazate è la settima al mondo nel suo genere, ed è un esempio significativo dell’ambizione marocchina nel campo delle rinnovabili, che vengono ovviamente utilizzate anche dalle strutture ricettive.
Viaggi organizzati: una scelta consapevole
In un Paese così vasto ed eterogeneo, optare per viaggi organizzati da realtà attente alla sostenibilità è una scelta pratica ma anche consapevole.
I tour eco-responsabili permettono di scoprire il Marocco in modo confortevole e rispettoso, limitando gli spostamenti superflui, prediligendo strutture sostenibili e sostenendo l’economia locale.

Si tratta di un’alternativa intelligente per chi vuole viaggiare senza compromettere l’equilibrio di un territorio tanto ricco quanto fragile.
Un modello per un turismo del futuro
Il turismo eco-sostenibile in Marocco non è più un sogno, ma una realtà positiva che cresce e si consolida anno dopo anno. Grazie alla sinergia di politiche pubbliche, iniziative private e impegno delle comunità, il Paese offre un esempio concreto di come un altro modo di fare accoglienza sia possibile. Quando il turismo diventa un atto responsabile, la tutela della bellezza del mondo e la valorizzazione della diversità culturale diventano una conseguenza automatica.

Per chi cerca un’esperienza autentica, rispettosa e indimenticabile, il Marocco oggi è una destinazione ideale, dove l’eco-turismo non è una moda, ma un modo di guardare al futuro con etica e lungimiranza.




