Conosci la Ciclovia del Lago Trasimeno? Scopri il bello di una vacanza in bici, pedalando attorno al lago più esteso dell’Umbria
Davide Vasta, autore della guida ‘La Ciclovia del Lago Trasimeno‘, ci racconta come nasce la sua passione per i viaggi in bici e ci consiglia come organizzare una vacanza su due ruote attorno al Lago Trasimeno. Siete curiosi? Continuate a leggere!
Mi chiamo Davide Vasta, sono un VideoMaker e Fotografo, e da sempre ho avuto la passione per la bicicletta. Dal 2003 al 2016 ho avuto la possibilità di percorrere con diversi amici per ben 6 volte la famosa Ciclovia del Danubio, nel tratto che va da Passau a Vienna. Pur trattandosi sempre del medesimo percorso, ognuno dei 6 viaggi è stato diverso dall’altro, sia per la comitiva, sia per lo stile e lo spirito del viaggio, sia per la durata.
Nel tempo molte persone mi hanno chiesto come mai rifacessi sempre lo stesso viaggio e ad ognuno rispondevo allo stesso modo: ogni viaggio è un esperienza diversa, anche se i luoghi che si incontrano sono gli stessi. Una delle cose che mi ha però sempre spinto a percorrere la Ciclovia del Danubio è il desiderio di ritrovare metro dopo metro quelle abilità umane che nella vita di tutti giorni sono ospite. Tutti tranquilli dentro la nostra bolla di sicurezza, protetti dalle mura di casa, o protetti dalla vettura nella quale ci muoviamo, usiamo tutti i comfort di questa vita “moderna” vivendo in un mondo ovattato, dove tutto è possibile con minimo sforzo.
Ecco, un viaggio in bici come la Ciclovia del Danubio, ci costringe a tirare fuori quelle abilità sopite: forza di volontà, intuito, pazienza, forza, intraprendenza… tutto ciò che ci serve per poter affrontare un viaggio di molti chilometri, senza alcuna pianificazione, affrontando man mano che ci arrivano addosso, problemi e criticità. Tutto ciò mi fa sentire vivo, mi fa battere forte il cuore nel petto, mi accende il cervello alla ricerca di soluzioni, mi fa sentire il freddo, il caldo e la pioggia sulla pelle… o la rugiada e l’umidità la mattina presto, quando inizio a pedalare in mezzo alla vegetazione che costeggia il Danubio.
Nella mia regione, l’Umbria, c’e’ una ciclabile che sebbene molto diversa (e sicuramente molto meno impegnativa) della Ciclovia del Danubio, può avere il potere di ricreare quelle medesime condizioni, seppur su scala diversa. Può cioè rimetterci al centro delle nostre emozioni, delle nostre abilità, dei nostri pensieri.
È con questo spirito e per questo motivo che ho deciso di scrivere una guida che possa accompagnare i viandanti nel percorso della Ciclovia del Lago Trasimeno. Quello che propongo è indubbiamente una mia “visione”, direi un interpretazione del percorso. Il senso di rotazione, così come il luogo di partenza sono una scelta puramente personale… È il mio modo di prendere per mano il viandante e mostrargli quello che ho esperito di questo luogo e come, secondo me, è possibile viverlo ed esplorarlo.
Il Mezzo
Ciò che rende interessante la Ciclovia del Lago Trasimeno è globalmente la bellezza e facilità del percorso, che per gran parte si svolge su piccole stradine sbrecciate quasi esclusivamente riservate a ciclisti e pedoni. Solo in alcune sezioni, in particolar modo tra Sant’Arcangelo e Castiglione del Lago bisognerà pedalare a fianco di automezzi facendo attenzione, anche se le strade non sono molto trafficate.
Per il resto si è soli… noi e il lago e talvolta in compagnia di altri ciclisti, soprattutto nei mesi estivi, poichè il Lago Trasimeno è una meta turistica per molti cittadini europei.
Il percorso è del tutto piatto, e date le caratteristiche si può utilizzare qualsiasi bici, purchè sia dotata di gomme adatte allo sterrato. La cosa in assoluto più importante, sia che si tratti di una mountain-bike, di una bici da trekking o una city bike è il sellino. Volendo infatti compiere l’intero anello dobbiamo essere certi che sia sufficientemente comodo, magari imbottito di gel.
In ogni caso è sicuramente consigliabile l’utilizzo di pantaloncini sportivi imbottiti in gomma piuma. Un altro aspetto rilevante è se la bicicletta sia ammortizzata o meno. Specialmente nei tratti sconnessi, avere un sistema di ammortizzazione può infatti aumentare di molto il comfort di guida.
La domanda poi viene ormai naturale: bici “muscolare” o bici elettrica? Il mio punto di vista è che essendo totalmente pianeggiante, non serve una bici elettrica, ma trattandosi di svariati kilometri l’elettrica (soprattutto se usata con parsimonia) può essere un modo per miscelare lo sforzo muscolare con un po’ di assistenza alla pedalata, soprattutto superata la metà del percorso.
La preparazione fisica
67 km possono sembrare pochi a chi è già molto allenato, oppure diventare interminabili per chi fa scampagnate occasionali in bici. Un grande aiuto proviene ovviamente dal percorso in sé, poco impegnativo, senza salite e su buon fondo stradale. La presenza di vari luoghi e paesini consente al ciclista di adeguare il proprio ritmo alle singole tappe in funzione delle proprie capacità fisiche ed esigenze personali.
È comunque buona norma avvicinarsi alla nostra escursione con un minimo di preparazione, soprattutto per evitare eventuali dolori dovuti alla lunga permanenza sul sellino.
Se non siamo preparati a questo tipo di percorso e mediamente i nostri giri sono nell’ordine dei 4/5 km è raccomandabile fare un po’ di pratica sulle strade vicino casa, scegliendo percorsi poco trafficati e soprattutto allungando un po’ il chilometraggio solito. Magari può essere l’occasione anche per scoprire nuovi sentieri vicino dove abitiamo.
Il Percorso
La ciclabile è un percorso ad anello che costeggia il Lago Trasimeno per un totale di circa 67 km. Il punto di inizio che io propongo in questa guida si colloca sul versante che dà verso Magione, precisamente nel paesino di San Feliciano. Al momento in cui questa guida viene scritta il percorso ha ancora alcuni tratti nei quali sarà necessario pedalare su strada, facendo ovviamente attenzione alle auto. Queste parti un po’ scomode sono ripagate però dai tratti che si immergono totalmente nella natura, specialmente nel tratto Borghetto > Passignano > Torricella. Il senso di rotazione che io propongo al viandante è il senso orario.
Il motivo di tale scelta è che in questo modo la ciclabile si troverà sempre alla nostra destra, rendendo semplici e sicuri gli scambi in quelle zone nelle quali saremo costretti a pedalare in strada.
Parlando di sicurezza c’è ovviamente da domandarsi se sia un percorso adatto a tutti, soprattutto ai più piccoli. Il problema principale è che nel tratto Sant’Arcangelo > Castiglione del Lago si pedala su strada normale e siamo quindi esposti al traffico stradale, lascio quindi ai singoli valutare questa situazione. Detto questo, nella mia guida, propongo una divisione del percorso in 10 zone. Ovviamente durante il procedere il lettore troverà nella guida anche luoghi intermedi che, per vari motivi, possono meritare una visita.
Vuoi approfondire il percorso della Ciclovia del lago Trasimeno e leggere tutti i consigli per percorrerla? Li trovi per esteso in questa guida.