Sigmund Freud amava così tanto questo angolo di Alpe Cimbra da sceglierlo più volte per le sue vacanze. Abbiamo ripercorso i suoi passi per scoprire paesaggi, tradizioni, sapori ed esperienze green da non perdere a Lavarone

Per Freud le vacanze erano un momento sacro. Così il famoso psicoanalista austriaco rifiutava le richieste ben pagate dei suoi pazienti e intraprendeva viaggi in Italia per scoprire paesaggi e nuovi punti di vista. Amava la montagna, aveva esplorato in lungo e in largo il Trentino, ma il suo rifugio preferito era Lavarone. Qui, tra “i più bei” boschi di conifere e le rive cristalline del lago, il fondatore della psicoanalisi trascorse per ben tre volte le sue vacanze e “in giornate luminose” compose una delle sue opere più importanti la “Gradiva”.

Attratto dalla natura semplice e seducente dell’Alpe Cimbra, dal silenzio e dall’ “insospettata solitudine” dei luoghi, Freud sapeva bene come passare il suo tempo organizzando cene, momenti di svago, passeggiate nei boschi, gite in alta quota, e sopratutto immancabili bagni nelle acque cristalline del lago di Lavarone.

Lago di Lavarone, foto di Matteo Ianeselli,
Lago di Lavarone, foto di Matteo Ianeselli, via wikimedia

Oggi Lavarone non è molto diverso dal piccolo paesino di montagna che aveva incantato e sedotto Sigmunt Freud. Con poco più di mille abitanti, è un insieme di frazioni – un tempo semplici masi e gruppi di case contadine – intervallate da pascoli, boschi e montagne. I dipinti di Serge Micheloni, in mostra nel municipio di Lavarone, raccontano la perfezione poetica dei suoi paesaggi.

Paesaggio di Lavarone rappresentato in un'opera di Serge Micheloni
Paesaggio di Lavarone rappresentato in un’opera di Serge Micheloni

Da pochi giorni Lavarone è entrata a far parte delle Perle Alpine le destinazioni virtuose che promuovono la mobilità dolce, la sostenibilità e le tipicità regionali tra le Alpi. Qui, come aveva fatto Freud più di 100 anni fa, ancora oggi di può assaporare la vita lenta della montagna, immergersi nella natura, nuotare nel lago, camminare nei boschi.

Avete voglia di scoprire le bellezze di Lavarone? Ecco 6 esperienze da non perdere nel cuore degli Altipiani Cimbri:

1. Camminare nei boschi

I boschi degli altipiani cimbri
I boschi degli altipiani cimbri, foto di S. Ombellini

Si dice che faccia bene sia al corpo che all’anima: camminare nei boschi migliora l’umore e scaccia i pensieri negativi. Così sono sempre più diffusi passatamenti come il forest bathing, letteralmente “immersioni nella foresta”. Sugli altipiani cimbri i boschi sono bellissimi, e si possono percorrere a piedi, lungo sentieri adatti sia alle famiglie con bambini, che agli escursionisti più esperti.
Tra i percorsi più facili, che ti faranno innamorare di questo Altipiano, ti consigliamo:

  • Il Respiro degli Alberi: un percorso tra arte e natura simile a quello di Arte Sella. Percorrendo questa breve camminata ti ritroverai ad ammirare sculture intagliate nel legno e altre opere d’arte immerse nel bosco.
  • Il sentiero delle Sorgenti: un antico percorso che utilizzavano i pastori per far raggiungere le sorgenti dalle quali le mucche si abbeveravano, potrai ammirare ben sei fontane e sorgenti di acqua cristallina.
  • Il giro dei Camini: proprio affianco al Forte Belvedere, è una breve escursione tra storia e natura.
Frazione di Bertoldi a Lavarone - foto via flickr
Frazione di Bertoldi a Lavarone – foto via flickr

Per gli escursionisti più esperti, invece, consigliamo:

  • Cornetto della Vigolana: 2.060 metri di altitudine in mezzo alle Alpi calcaree meridionali
  • Il Becco di Filadonna: uno spettacolo naturale che è possibili ammirare da ogni angolazione del comune di Lavarone
Becco di Filadonna, Lavarone, Trento, Italia
Becco di Filadonna – foto di Luca Bobbiesi via Flickr

2. Scoprire l’antico confine Italia-Austria lungo le tracce della Grande Guerra

Vicino alla località Nicolussi, puoi percorrere un breve tratto a piedi ed arrivare fino allo storico Forte Belvedere. Un tempo forte austro-ungarico, oggi è un’imponente fortezza, museo della prima guerra mondiale. Da qui si ha un panorama mozzafiato su tutta la Val d’Astico, dove si trovava proprio la linea di confine tra il Regno d’Italia e quello Austroungarico. La fortezza è mantenuta in un ottimo stato, infatti, è possibile visitare l’interno con una guida (per gli orari e le tariffe consultare questo link). Un vero viaggio attraverso la storia di questo Altipiano che ha vissuto in prima linea la Grande Guerra.

Inoltre, il Forte Belvedere è una tappa del percorso denominato i 100 km dei forti. Un percorso in bici per gli appassionati della mountain bike che si suddivide in 3 circuiti ad anello indipendenti l’uno dall’altro. Per godersi la storia pedalando.

Forte Belvedere a Lavarona, foto via Wikimedia Commons
Forte Belvedere a Lavarona, foto via Wikimedia Commons

3. Assaggiare il miele a km zero

In località Tobia, a Gionghi, si trova il paradiso del Miele: una Casa Museo dedicato alle Api e al loro nettare. Dall’impollinazione fino al miele in barattolo: una guida ti spiegherà tutti i segreti nascosti della laboriosità di questi insetti vitali per l’ambiente e la vita dell’uomo. Ma non finisce qui, la Casa del Miele offre molte attività ricreative per i più piccini e persino per le scolaresche, per approcciarsi a questo mondo affascinante. Qui potrai degustare quindi moltissime varietà di miele e imparare qualcosa di nuovo.

4. Rilassarsi sul Lago di Lavarone

Lago di Lavarone
Lago di Lavarone – foto di Camilla Tecchio

Inutile dire che l’attrazione principale di Lavarone è il suo famoso Lago, che si è aggiudicato persino la Bandiera Blu nel 2019. Meta prediletta per chi ha bisogno di prendersi una pausa e sguazzare tra le acque balneabili per ricaricarsi. Durante l’inverno, il lago si traforma in una grande pista di pattinaggio, circondata da un paesaggio incantato di abeti innevati.

Non tutti però sanno che questo non è l’unica oasi di verde dedicato al relax a Lavarone. Infatti, nella frazione opposta a Chiesa (dove si trova lo specchio d’acqua), a Cappella ci imbattiamo in un formidabile parco Giochi: il Parco Palù. Una distesa verde attrezzata con qualsiasi giostra per bambini. E’ presente anche un piccolo skate park e d’estate si può saltare sui tappeti elastici.

5. Gustare il formaggio Vezzena dalla Malga alla Tavola

In località Cappella si trova un Caseificio molto antico degli Altipiani e del Vezzena che produce formaggi di qualità, presidio slowfood. Alcuni di questi certificati biologici e tutti rigorosamente a km 0!
La parte più bella di questo Caseificio è che spesso dedicano serata e pomeriggi per spiegare ai più curiosi tutto ciò che c’è da sapere sul formaggio e derivati. Le protagoniste del formaggio, le mucche, sono sempre presenti in questi eventi ed è possibile degustare il loro prodotto di punta: il Vezzena di Lavarone. Se sfortunatamente non fossero fissati degli eventi ufficiali, è sempre possibile prenotare una visita guidata al Caseificio. Aiuta anche tu un’azienda rispettosa del territorio e assaggia le loro prelibatezza.

6. Sulla neve a Bertoldi

Con il suo impianto di risalita che parte da Bertoldi, una frazione tra Azzolini e Gionghi, e arriva fino a Malga Laghetto e località Vezzena, Lavarone offre oltre 30 km di piste in un comprensorio sciistico suggestivo. Durante la stagione invernale, si popola di sciatori che amano lo sport ed è ben fornito di rifugi e baite dove fermarsi per assaporare le specialità trentine tra una discesa e un’altra. La pista di spicco del comprensorio è l’Avez del Prinzep, una lunga e ampia discesa in mezzo agli abeti. Qui, infatti, si poteva ammirare anche l’abete bianco più alto d’Europa che purtroppo è stato abbattuto da una forte raffica di vento lo scorso autunno.

Panorama dell'Altipiano Cimbro
Panorama dell’Altipiano Cimbro dalle piste da sci – foto di C. Tecchio

A Lavarone però non ci sono attrazione solamente per sciatori o snowboarder tradizionali, infatti, la pista di Millegrobbe è stupenda per chi preferisce lo sci di fondo.

L’impianto di risalita di Bertoldi ed in particolare la pista rossa Tablat, durante l’estate si trasforma nel Bike Park Lavarone da cui i più avventurosi potranno scendere e fare mille peripezie in mountain bike.

7. Dormire green

La vita lenta e di montagna si gusta dormendo in una piccola struttura ricettiva a gestione famigliare, in una malga immersa nel vede o in un piccolo bed & breakfast a basso impatto ambientale! Nel piccolo borgo di Nosellari, l’Hotel Mignon che ti offre un panorama mozzafiato sul paesaggio e sui prati verdissimi frequentati ogni mattina da diverse famiglie di camosci. L’hotel offre ogni comodità ai propri ospiti e soprattutto una formidabile cucina tradizionale trentina!

Paesaggio con camosci davanti all'hotel Mignon di Nosellari
Paesaggio con camosci davanti all’hotel Mignon di Nosellari, foto di Paolo Buzi, via facebook

Cosa aspetti? Prenota il tuo soggiorno in montagna con Ecobnb e scopri le Alpi Cimbre e Lavarone.

Immagine di copertina: vista sul Becco di Filadonna da Lavarone, foto di Tommaso Croce via flickr 


Autore: Camilla Tecchio

Sono Camilla, 22 anni, studentessa di Intermediazione Linguistica presso l’Università di Trento. Viaggiare è la mia passione e stare a contatto con la natura è la parte che preferisco di ogni nuova esperienza. Credo nella sostenibilità perché sento il bisogno di prendermi cura dell’ambiente che mi circonda in ogni situazione, per il futuro di tutti noi.
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