Scoprire le cime innevate del Gran Paradiso e rifugiarsi in alta quota. Tra paesaggi mozzafiato e buon cibo, il Rifugio Muzio è la tappa perfetta per chi ha bisogno di dimenticare lo stress, spegnere il cellulare e staccare la spina. Abbiamo intervistato il suo gestore, Davide Coldesina, per scoprire le scelte etiche e rispettose della natura proposte dal rifugio.
Arriviamo tra le cime innevate del Gran Paradiso, nella perla Alpina di Ceresole Reale. Attorno a noi solo Natura incontaminata, quella del Parco Naturale più antico d’Italia. Qui tutto è perfetto – dice Davide Coldesina, esperto educatore e giovane gestore del Rifugio Muzio. L’aria è purissima, la natura ricca di biodiversità. Forse per questo, arrivando in questo luogo sentiamo di dover rispettare al massimo la sua bellezza. Il Rifugio Muzio ci invita a conoscere il Parco in modo lento e a ritrovare il contatto autentico con la natura. Ci insegna ad assaggiare i prodotti a chilometro zero del territorio, a ridurre gli sprehi, e a scegliere la mobilità sostenibile (anche grazie alla bellissima iniziativa A piedi tra le nuvole).
Il Rifugio Muzio è un’autentico progetto di eco-ospitalità. Come è nata questa idea?
Tutto nasce dall’amore nei confronti dell’ambiente che ci circonda. Non possiamo non salvaguardare questi posti eccezionali. Vogliamo metterci al servizio di chiunque voglia scoprire questa meravigliosa porzione di montagna. L’idea in particolare è legata alla gestione del rifugio in ottica esclusivamente eco-ospitale. Qui intorno tutto è perfetto, per questo ci sono bastati solo piccoli accorgimenti al fine di migliorare i servizi già offerti.
Quali caratteristiche rendono unica la tua eco-ospitalità?
Senza alcun dubbio tutto si relaziona con il luogo. Rifugio Muzio è fortemente legato al turismo slow. Portiamo avanti progetti con l’obiettivo di rendere unica l’esperienza in un rifugio all’interno di una area protetta. A conferma di tutto ciò, siamo conosciuti per i nostri numerosi marchi di qualità. In più la gestione e l’offerta di servizi è di prima qualità. Cerchiamo sempre di non lasciare nulla al caso. Le nostre certificazioni ambientali lo testimoniano.
Quale itinerario, esperienza o escursione consigliate di più a chi viene da voi?
Come dicevo prima, per noi l’ambiente viene prima di tutto. Per questo, tanto in estate come in inverno consigliamo di utilizzare l’auto il meno possibile. La qualità dell’aria in montagna è molto importante. Oggi non sono moltissimi i luoghi in cui poter respirare tranquillamente a pieni polmoni. Il nostro consiglio alternativo all’auto è quello di usare le ciaspole o le bici elettriche. E se i nostri ospiti vogliono muoversi ancora più velocemente ci sono sempre i mezzi pubblici. Tra le montagne inoltre sono presenti diversi percorsi per escursionismo con sci o a piedi. Le guide del parco sono sempre a disposizione dei nostri ospiti e li accompagnano nelle loro visite.
Quali buone pratiche di sostenibilità avete adottato?
Stiamo lavorando per essere più sostenibili possibile e ridurre al minimo il nostro impatto ambientale. Prediligiamo cibi a km zero perché ci permettono di ridurre i consumi e le emissioni di gas serra. Stiamo attenti all’utilizzo di ogni risorsa. È una responsabilità che tutti dovremmo assumere. Inoltre differenziamo tutti i rifiuti cercando sempre di produrne il meno possibile e per far non usiamo alcun prodotto usa e getta. Nemmeno in omaggio. La nostra accoglienza è essenzialmente l’accoglienza tipica dei rifugi CAI, cioè rigorosamente basata sul rispetto della qualità ambientale.
Cosa significa per te essere un “Ecobnb” e una “Perla Alpina”?
Essere un Ecobnb e una Perla Alpina è innanzitutto motivo di grande orgoglio. È la realizzazione di quello che volevo. Per me comunque una struttura “certificata” è quella nella quale l’ospite può soddisfare pienamente le sue esigenze a favore di un servizio attento alla natura e al territorio.
Dare risposte in questo senso significa regalare all’ospite un esperienza unica. Per questo diamo particolare valore alle buone pratiche di gestione del territorio e ai servizi offerti nell’ambito della mobilità sostenibile. I nostri ospiti si attendono il meglio e io faccio di tutto per non deluderli.
Grazie Davide per l’intervista!
Per il prossimo viaggio nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, questo è l’indirizzo da conoscere per organizzare una vacanza slow perfetta!
Immagine di copertina: cime innevate nel Parco Naturale del Gran Paradiso, foto di Danis Massoni, archivio del Parco Naturale del Gran Paradiso