Sostenibilità sociale: cosa si intende con questa espressione? Andiamo a scoprirlo assieme e vediamo perchè il benessere al lavoro è così importante per garantire la sostenibilità di un’azienda.

La sostenibilità sociale inizia stando bene al lavoro
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Nel 2015 le Nazioni Unite hanno lanciato l’Agenda 2030 per promuovere lo sviluppo sostenibile e hanno individuato i 17 obiettivi globali da perseguire. In questo modo, sia imprese sia istituzioni stanno cercando di raggiungere quando deciso e sottoscritto da 193 Stati.

L’Agenda 2030 è diventata la linea guida da seguire, come detto, sia per ditte sia per gli Stati. La sostenibilità ambientale, economica e sociale è anche detta Esg. Cosa vuol dire Esg? Esg è l’acronimo di: E per enviroment (ambiente); S per social (sociale) e G per governance (gestione).

Se le aziende grandi, medie e piccole vogliono avere maggiori investimenti e affari ma anche posizionarsi in modo migliore sul mercato devo, per forza di cose, migliorare la loro immagine e, quindi, tener presente i criteri “Esg”. Per farlo e per capire a che punto si è arrivati bisogna verificare costantemente i propri bilanci sociali così da capire a che punto si è arrivati e quanta strada si deve ancora fare prima di arrivare al traguardo dell’Agenda 2030.

A che punto siamo? Un traguardo vero e proprio è ancora lontano e, difatti, si sta ancora lavorando per capire bene quali sono le azioni e i comportamenti che si possono definire sostenibili o quanto meno quei comportamenti che possono servire a difendere e realizzare i principali e basilari diritti umani.

E la pubblicazione, detta “tassonomia sociale”, da parte dell’Unione Europea è slittata a giugno 2024 vale a dire dopo le elezioni europee.

La sostenibilità sociale inizia stando bene al lavoro
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Tuttavia nel frattempo le aziende hanno iniziato a lavorare per preparare le azioni che dovranno intraprendere per fare in modo di avere un impatto positivo sia sui lavoratori sia sul territorio dove tali aziende sono ubicate.

Tra gli obiettivi principali da perseguire, vi sono: cercare di mettere la parola fine sia alla povertà sia alla fame (punti 1 e 2 dell’agenda 2030) e assicurare benessere e salute per tutti (punto 3).

La sostenibilità sociale inizia stando bene al lavoro
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Stando a quando afferma Eurostat, per salute si intende: “lo stato di completo benessere fisico, mentale, sociale e non la semplice mancanza o infermità elemento primario della qualità della vita, del benessere e della partecipazione alla vita sociale ma anche un prerequisito alla crescita economica”

La salute è certamente un fattore personale che tuttavia può essere anche influenzata in senso positivo o negativo anche dall’ambiente lavorativo. Le aziende devono creare dei luoghi di lavoro sicuri, sereni e sani. E, difatti, il punto 8 recita che “proteggere i diritti del lavoro e promuovere un ambiente sicuro e protetto di lavoro per tutti i lavoratori”.

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Come può essere un ambiente di lavoro sicuro, sereno e sano?

Un ambiente di lavoro sicuro, sereno e sano dovrebbe dare, ad esempio, la possibilità ai propri dipendenti di avere delle campagne annuali gratuite di prevenzione per la salute.

E, ancora, delle zone adibite a pausa pranzo con sedie, tavoli, una musica classica o rilassante di sottofondo, o delle zone in cui andare in pausa pranzo o dopo il lavoro a fare ginnastica. Perchè stare bene sul lavoro vuol dire essere meno stressati e, quindi, maggiormente produttivi. In questo modo ne trarrà beneficio sia il datore di lavoro sia il dipendente.

Oppure anche, sempre per perseguire il minor sovraccarico da parte del dipendente, dare dei permessi extra in caso di donne/mamma lavoratrici oppure di studenti lavoratori. Consentire lo smart-working e il social working.

Ecco queste sono solo alcune proposte che se fossero prese in considerazione da tutte le aziende permetterebbero di avere una sostenibilità sociale sul lavoro.

Foto Copertina via Canva Pro


Autore: Monica Palazzi

Amo molto viaggiare (lavoro permettendo)... Sono diplomata come perito turistico e conosco bene l’inglese, il francese, il tedesco e un giorno vorrei imparare anche lo spagnolo. Adoro sia leggere (in modo particolare i cosiddetti libri gialli) sia scrivere. Mi piace molto cucinare e i miei piatti “forti” sono il risotto, in tutte le sue forme, e i dolci come la torta sia la paradiso sia la marmorizzata. Stravedo per gli animali soprattutto i cani. Vieni a trovarmi anche sul mio blog personale https://monicajollystella.wixsite.com/di-tutto-un-po
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