Per l’UNWTO (United Nation World Tourism Organization), l’ecoturismo è quel sistema di attività in grado di soddisfare contemporaneamente i bisogni dei viaggiatori e quelli della destinazione ospitante, in modo da lasciare in equilibrio, e quindi inalterati, gli aspetti economici e sociali: integrità culturale, ecologia, sistemi di vita e diversità biologica. Tutto fa rima con il concetto di sostenibilità ambientale. Una definizione analoga di ecoturismo è quella fornita dal Mibact (Ministero italiano per i beni e le attività culturali e per il turismo). Basta prenotare una vacanza per scoprire delle destinazioni eco-friendly Italiane. Eccone alcune, tra le più belle, che popolano il nostro paese da nord a sud.
4 Mete Eco-Friendly del Belpaese
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Il Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre, nato nel 2013, comprende 13 comuni del viterbese, con Calcata, Civita Castellana e Nepi tra i più famosi. Tutti i percorsi si basano sulla valorizzazione del rispetto verso l’ambiente e il paesaggio. Sul fronte dell’agricoltura e dell’alimentazione green, ad esempio, si cerca di limitare ogni tipo di monocoltura impattante, come quella che troppo spesso coinvolge i noccioleti della Tuscia, in termini di utilizzo di corsi d’acqua e fitofarmaci.

A Quartu Sant’Elena si punta invece a far scoprire il territorio in simbiosi con il benessere dei cittadini. La costa quartese merita valorizzazione e salvaguardia, considerando la ricca morfologia del territorio, dominata da piscine naturali e falesie, da Poetta a tutto il Golfo degli Angeli. Cicloturismo, produzioni a chilometro zero e seminari estivi sulla Terra Cruda, tra i nuraghi e la riserva naturale di fenicotteri rosa, valorizzano la Pianura del Campidano, il Parco dei Sette Fratelli e l’oasi del Parco Molentargius – Saline, secondo i principi dell’ecoturismo.
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Anche Mantova e Sabbioneta, inserite nella lista del Patrimonio UNESCO, stanno investendo nell’ottimizzazione dei flussi turistici in ottica sostenibile e responsabile. Il cicloturismo con bici classiche oppure a pedalata assistita consente in tre ore di ammirare le verdi Valli del Mincio e il Po in modalità green. Encomiabile, del resto, la cura con cui la dinastia dei Gonzaga, dai primi dl 1330, si sia impegnata a edificare e strutturare il centro urbano nell’interesse della sua popolazione, per migliorarne la qualità della vita. Un esempio che riverbera ancora oggi e che ancora oggi costituisce un modello da imitare.
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Le isole Eolie puntano invece alla de-stagionalizzazione estiva balneare, in modo da armonizzare i flussi e diversificare verso altre forme di ecoturismo locale anche nelle stagioni fredde: escursioni geologiche e naturalistiche su tutte. Insomma, rallentare il turismo massivo di Lipari e preservare l’ecosistema naturale e culturale delle località eoliane. Il progetto EXCOVER Eolie del Comune di Lipari è già attivo per erseguire i suoi obiettivi volti a implementare nuove forme di turismo sostenibile.
Tutte le località appena descritte sono solo alcune delle mete italiche incluse nella edizione annuale di IT.A.CÀ Festival del Turismo Responsabile , che promuove una rete di oltre 700 attori per a promozione dell’ecoturismo, in grado di rispettare l’ambiente e le comunità locali. Una prospettiva diversa sul piano civico e culturale.